Cronaca
Ciclista cade a terra e batte la testa, intervento dei carabinieri di Biancavilla
L’incidente si è verificato a Paternò, in contrada Iannarello: necessaria l’attivazione dell’elisoccorso


I carabinieri del Nucleo radiomobile erano impegnati in altra attività. Così sono stati i colleghi della stazione di Biancavilla a rispondere alla chiamata di aiuto. Una pattuglia della caserma di via Benedetto Croce è intervenuta a Paternò, lungo la Ss 192, vicino al bivio Iannarello.
Qui, un ciclista di 45 anni ha avuto un incidente autonomo, dopo avere perso il controllo della bicicletta, a causa della foratura di una ruota. L’uomo ha riportato un trauma cranico. Gli operatori del 118, arrivati sul posto dopo la chiamata di altri ciclisti che erano in compagnia del malcapitato, hanno richiesto l’attivazione dell’elisoccorso.
Il 45enne si trova adesso ricoverato in prognosi riservata all’ospedale “Cannizzaro” di Catania, dove ha subito un delicato intervento chirurgico.
I rilievi del caso sono stati effettuati dai carabinieri biancavillesi. Gli stessi militari hanno interrotto il flusso veicolare sul tratto di strada per la durata delle operazioni di soccorso.
AGGIORNAMENTO
(25.5.2022) Non ce l’ha fatta il ciclista, vittima di un incidente autonomo sulla Ss 192, in territorio di Paternò. Nonostante gli sforzi dei medici dell’ospedale “Cannizzaro”, l’uomo è morto, a seguito delle gravi ferite riportate.
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Cronaca
Amianto, casalinga morta a 55 anni: chiesto risarcimento di 500mila euro
Causa contro il Comune ma è difficile provare responsabilità, il sindaco: «Ci sono gli indennizzi»


Non era mai accaduto da quando Biancavilla sa di convivere con la minaccia del minerale-killer: la fluoroedenite di monte Calvario, simile all’amianto, fonte di un inquinamento naturale che ha determinato decine di morti per tumore alla pleura. Ma adesso, al palazzo comunale, una famiglia che ha perso una persona cara a causa del mesotelioma chiede ora un risarcimento di 500mila euro.
Sono passati 26 anni dall’evidenza dei dati epidemiologici e 21 dalla scoperta e identificazione della fibra, riconosciuta a livello internazionale come “nuovo minerale” con proprietà altamente cancerogene. In tutti questi anni, nessuno aveva tentato una causa al Comune. Eppure, di morti per questa neoplasia che non lascia scampo, Biancavilla ne conta dal 1988 ad oggi circa 70, anche se la stima è che quelli reali siano almeno il doppio.
La causa civile al Tribunale di Catania
Tra questi, una donna di 55 anni, casalinga, deceduta nel 2012. Sono stati il marito e due figli ad avviare il procedimento alla sezione civile del Tribunale di Catania, adducendo una responsabilità con culpa in omittendo. Si punta il dito sul Comune per presunte omissioni nell’obbligo di tutelare la salute pubblica, soprattutto dopo che cause ed effetti dell’incidenza eccessiva di mesotelioma a Biancavilla sono stati ampiamente documentati dalla letteratura scientifica.
Una causa legittima, ma dal verdetto non così scontato per la famiglia biancavillese. La mobilitazione istituzionale, a partire dal 1997, per affrontare la problematica, non è mai mancata. Tenendo conto, poi, del lunghissimo periodo di incubazione tipico di questa patologia tumorale, i decessi finora avvenuti sono da considerare conseguenze di un’esposizione al rischio cominciata ben prima della fine degli anni ’90, quando il paese ha preso coscienza dell’esistenza del minerale-killer. Ad ogni modo, l’esito della causa civile dovrebbe arrivare il prossimo ottobre.
Aperta la strada dell’indennizzo una tantum
Se la strada dei risarcimenti si presume dallo sbocco incerto, quella da percorrere per vittime e famigliari delle vittime riguarda gli indennizzi. Fino a pochi anni fa anche questa possibilità – riservata solo a lavoratori esposti al rischio amianto – era impensabile da applicare alla realtà di Biancavilla. Ma interventi parlamentari e ministeriali hanno riconosciuto l’unicità del caso Biancavilla. Un cambio di rotta possibile anche dopo che la fluoroedenite è stata riconosciuta cancerogena dall’International Agency for Research on Cancer, riunita a Lione con 21 esperti di 10 paesi europei.
«Si sta lavorando – conferma a Biancavilla Oggi il sindaco Antonio Bonanno – agli indennizzi ai familiari delle vittime dell’esposizione ambientale. Vittime che per la prima volta vengono equiparate a coloro che si sono ammalati per esposizione lavorativa». Per queste ragioni, «ci stiamo interfacciando con l’Animil», l’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro.
«È stato possibile – sottolinea il primo cittadino – aumentare i fondi nell’ultima finanziaria. Nel decreto Milleproroghe sono state facilitate, inoltre, le procedure per ottenere un indennizzo una tantum, quantificato in 15mila euro, la cui erogazione compete all’Inail».
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