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Fuori città

Giro d’Italia 2022, un murale alle Vigne di Biancavilla dedicato a Pantani

Un omaggio al “Pirata” realizzato da Placido Lavenia, su sollecitazione del sindaco Antonio Bonanno

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© Foto Biancavilla Oggi

Una dedica fatta col cuore e rivolta al grande Marco Pantani. Manca ormai poco al “Giro d’Italia” e al suo passaggio per le strade della nostra città e del nostro territorio. Così, un biancavillese, Placido Lavenia, ha voluto omaggiare la memoria del grande campione. Lo ha fatto con un murale, disegnato su un muro lungo la Strada Provinciale 158, in contrada “Castelluccio”, nella zona Vigne di Biancavilla.

Acquisita l’autorizzazione della proprietà (ovvero le suore salesiane di Biancavilla), sul muro tinto di rosa (con materiale offerto dall’impresa “Muracel” di Biancavilla), ecco il richiamo artistico al campione con le scritte “Quando la strada sale, Marco vive” e “Salita Pantani”.

Già, perché l’arteria, dal luglio della scorsa estate, è dedicata proprio al “Pirata” in un percorso di 20,6 km che va dallo svincolo della Ss 284 (dove è stata posta pure una stele in pietra lavica) fino al Rifugio Sapienza. Un omaggio voluto dal “Parco Ciclistico dell’Etna”, accolto dall’amministrazione Bonanno.

E adesso si aggiunge pure il murale, realizzato in maniera del tutto gratuita. «Sono stato sollecitato dal sindaco Antonio Bonanno –dice Placido Lavenia– ad esprimere con un segno “biancavillese” un tributo al mitico Marco Pantani. Sono un amatore di ciclismo, uno sport a cui mi sono avvicinato grazie al grande campione e, da piccolo, grazie a mio nonno Giovanni».

«Questa salita del nostro territorio -sottolinea ancora Lavenia- sarà interessata per la prima volta dal passaggio del “Giro d’Italia”. Quando percorro questa strada in bicicletta non posso che pensare a Marco e alle sue irripetibili e straordinarie imprese che tante emozioni hanno suscitato. Da qui, l’idea di realizzare il murale. Cosa che ho fatto con piacere».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Fuori città

Effetto “Sinner” a Biancavilla: in 60 al torneo di tennis “Ciuri di Mungibeddu”

Finale avvincente e di alto livello: trofeo vinto dalla coppia Salvo Bisicchia – Claudia Minissale

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Chiamiamolo pure “effetto Sinner”. Certo è che il tennis a Biancavilla e in tutto il territorio etneo non è mai stato così in forma. La quarta edizione del torneo di tennis doppio misto “Ciuri di Mungibbeddu” ha registrato numeri da record, con quasi trenta coppie uomo-donna iscritte. Un traguardo che conferma la crescente popolarità dell’evento sportivo. Nato in forma amatoriale solo pochi anni fa, la manifestazione si è rapidamente affermata tra le più attese nella zona.

La finale ha visto la coppia Salvo Bisicchia – Claudia Minissale affrontare Maria Giovanna Granuzzo – Marco Di Fazio, con una vittoria finale di 6-2, 4-6, 10-5 per la prima coppia. Il match è stato combattuto fino all’ultimo, offrendo un livello di gioco elevato che ha mantenuto alta la tensione, culminando dopo settimane di sfide serrate.

Competizione organizzata dalla famiglia Rapisarda

«Il successo di questa edizione è una grande soddisfazione per tutti noi – racconta Vincenzo Rapisarda, ideatore e organizzatore del torneo –. Vedere così tante coppie appassionarsi e partecipare con entusiasmo ci riempie di orgoglio. Il nostro obiettivo era creare un evento che non fosse solo una competizione sportiva, ma un momento di aggregazione per la comunità, mantenendo vivo lo spirito di tradizione che da sempre accompagna “Ciuri di Mungibbeddu”. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato, dai partecipanti a chi ha curato ogni dettaglio dell’organizzazione. E un pensiero speciale va alla mia famiglia, sempre presente sia nell’organizzazione che in campo tra i partecipanti, e a tutti gli amici del tennis che condividono con me questa passione. Spero che il torneo continui a crescere e a coinvolgere sempre più persone negli anni a venire».

Non sono molti i tornei di questo tipo nel territorio etneo, e “Sciuri di Mungibbeddu” si distingue per il successo che ha riscosso negli anni, grazie a una partecipazione in costante aumento, che ha visto la presenza di molte coppie provenienti da fuori provincia. Oltre alla famiglia Rapisarda, che ha messo a disposizione il proprio campo privato per la competizione, il merito va anche a chi ha gestito la logistica: la maestra di tennis Lidia Bondor del “TC Biancavilla” e Piero Di Fazio, presidente del “TC Adrano”.

Evento ispirato dal poeta Giuseppe Tomasello

Il torneo si lega alla poesia dialettale siciliana. Quattro anni fa, infatti, il celebre concorso di poesia dialettale “Ciuri di Mungibbeddu” ispirò la nascita dell’evento tennistico. Giuseppe Tomasello, il poeta-contadino, uno degli animatori del concorso, ebbe l’idea di trasferire l’essenza di quel progetto culturale sul campo da tennis, creando un legame originale tra sport e cultura.

«Ogni cosa bella è destinata a durare – dice Tomasello – spero che anche nei prossimi anni questa iniziativa possa crescere e coinvolgere sempre più gente. L’idea è nata grazie ai miei nipoti, che giocano a tennis e hanno trasmesso la passione anche ai miei pronipoti. Come ho già avuto modo di dire più volte, questo sport è così bello, armonico ed elegante da sembrare una vera poesia».

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