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Cronaca

Ruba a casa di un anziano e gli preleva 600 euro all’Atm: arrestato un 22enne

I fatti sono avvenuti nell’ottobre del 2019, adesso il ladro dovrà scontare 2 anni di reclusione

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Si era introdotto nell’appartamento di un anziano 88enne di viale Cristoforo Colombo, a Biancavilla. E da qui aveva rubato un televisore e una carta libretto postale. Il responsabile del furto -è stato scoperto ora- è un 22enne, anche lui biancavillese.

Il giovane, utilizzando la carta, aveva prelevato dallo sportell Atm dell’Ufficio postale di Adrano la somma di 600 euro. Un’operazione che aveva allarmato la vittima al punto da procedere al blocco del suo conto e a presentare denuncia.

L’attività investigativa dei militari, che tra l’altro hanno effettuato una disamina dei filmati delle telecamere di videosorveglianza dell’ufficio postale, ha consentito di identificare il 22enne. Un ragazzo, peraltro, già di loro conoscenza per i suoi trascorsi per reati contro il patrimonio.

Immediata la perquisizione presso la sua abitazione, che ha permesso ai militari di ritrovare la refurtiva ed anche gli indumenti da lui indossati il giorno del furto.

I fatti sono avvenuti nell’ottobre del 2019. I carabinieri della stazione di Biancavilla, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, hanno ora arrestato il ladro.

Il giovane dovrà espiare la pena definitiva di 2 anni, per i reati di indebito utilizzo di carte di credito e di ricettazione. È stato sottoposto ai domiciliari.

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Cronaca

Amianto, casalinga morta a 55 anni: chiesto risarcimento di 500mila euro

Causa contro il Comune ma è difficile provare responsabilità, il sindaco: «Ci sono gli indennizzi»

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© Foto Biancavilla Oggi

Non era mai accaduto da quando Biancavilla sa di convivere con la minaccia del minerale-killer: la fluoroedenite di monte Calvario, simile all’amianto, fonte di un inquinamento naturale che ha determinato decine di morti per tumore alla pleura. Ma adesso, al palazzo comunale, una famiglia che ha perso una persona cara a causa del mesotelioma chiede ora un risarcimento di 500mila euro.

Sono passati 26 anni dall’evidenza dei dati epidemiologici e 21 dalla scoperta e identificazione della fibra, riconosciuta a livello internazionale come “nuovo minerale” con proprietà altamente cancerogene. In tutti questi anni, nessuno aveva tentato una causa al Comune. Eppure, di morti per questa neoplasia che non lascia scampo, Biancavilla ne conta dal 1988 ad oggi circa 70, anche se la stima è che quelli reali siano almeno il doppio.

La causa civile al Tribunale di Catania

Tra questi, una donna di 55 anni, casalinga, deceduta nel 2012. Sono stati il marito e due figli ad avviare il procedimento alla sezione civile del Tribunale di Catania, adducendo una responsabilità con culpa in omittendo. Si punta il dito sul Comune per presunte omissioni nell’obbligo di tutelare la salute pubblica, soprattutto dopo che cause ed effetti dell’incidenza eccessiva di mesotelioma a Biancavilla sono stati ampiamente documentati dalla letteratura scientifica.

Una causa legittima, ma dal verdetto non così scontato per la famiglia biancavillese. La mobilitazione istituzionale, a partire dal 1997, per affrontare la problematica, non è mai mancata. Tenendo conto, poi, del lunghissimo periodo di incubazione tipico di questa patologia tumorale, i decessi finora avvenuti sono da considerare conseguenze di un’esposizione al rischio cominciata ben prima della fine degli anni ’90, quando il paese ha preso coscienza dell’esistenza del minerale-killer. Ad ogni modo, l’esito della causa civile dovrebbe arrivare il prossimo ottobre.

Aperta la strada dell’indennizzo una tantum

Se la strada dei risarcimenti si presume dallo sbocco incerto, quella da percorrere per vittime e famigliari delle vittime riguarda gli indennizzi. Fino a pochi anni fa anche questa possibilità – riservata solo a lavoratori esposti al rischio amianto – era impensabile da applicare alla realtà di Biancavilla. Ma interventi parlamentari e ministeriali hanno riconosciuto l’unicità del caso Biancavilla. Un cambio di rotta possibile anche dopo che la fluoroedenite è stata riconosciuta cancerogena dall’International Agency for Research on Cancer, riunita a Lione con 21 esperti di 10 paesi europei.

«Si sta lavorando – conferma a Biancavilla Oggi il sindaco Antonio Bonanno – agli indennizzi ai familiari delle vittime dell’esposizione ambientale. Vittime che per la prima volta vengono equiparate a coloro che si sono ammalati per esposizione lavorativa». Per queste ragioni, «ci stiamo interfacciando con l’Animil», l’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro.

«È stato possibile – sottolinea il primo cittadino – aumentare i fondi nell’ultima finanziaria. Nel decreto Milleproroghe sono state facilitate, inoltre, le procedure per ottenere un indennizzo una tantum, quantificato in 15mila euro, la cui erogazione compete all’Inail».

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