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Detto tra blog

Movida a Biancavilla, Tony Manero ed una generazione in stato di ebbrezza

Amministrazione comunale sorda (esattamente come la precedente) su un fenomeno fuori controllo

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Non è la proiezione di una pellicola cult degli anni ’70, quella che rivive nelle strade del centro di Biancavilla. Bensì la movida serale, anzi notturna. Selvaggia e fuori controllo.

Molte sono le lamentele dei biancavillesi che corrono sui social e tra i balconi dei vicini. Lamentele giustificate dalla mancata azione dell’amministrazione comunale, volta a fare orecchio da mercante per la tutela del decoro e della quiete pubblica.

Sia inteso che anche nella passata amministrazione comunale, tali “mercanti” non hanno mai intrapreso un’azione concreta. Mai nessuna da quando Biancavilla è diventata centro del comprensorio per la movida, attirando giovani anche da paesi limitrofi.

Risse, vomito e urina: i “riti” del centro storico

Ci sono riti che si ripetono ormai quasi tutte le sere, ma soprattutto nei weekend. Centinaia di Tony Manero, annoiati dalla vita quotidiana, trovano sfogo nelle stradine biancavillesi con urla e schiamazzi fino a tarda notte. Non mancano risse e bravate ai danni di coloro che il centro lo abitano.

Lamentele su lamentele anche da parte di coloro che non riescono a rientrare a casa perché si trovano una barriera di gente e macchine che bloccano accessi a cortili e garage privati. Non mancano nemmeno le sorprese mattutine. Portoni “dipinti” con urine, bicchieri di plastica svuotati e lasciati sui davanzali delle finestre, chiazze di vomito seminato qua e là alla base dei muri.

Il rumore che attanaglia il centro cittadino (come piazze e parchetti di periferia) diventa insopportabile e rimbomba tra le pareti e i vetri delle case. Si va dai potenti scooter alle auto luccicanti che scorrazzano, sgommando con musica ad alto volume. Immancabile e puntualissimi i fuochi d’artificio che dopo le 24 fanno sobbalzare dai letti quei cittadini inconsapevoli.

Allora ci viene quasi da pensare che inizia a mancare un rapporto di fiducia, ma soprattutto speranza nel futuro per una generazione che molto spesso viene considerata in “stato di ebbrezza”. Ragazzi e ragazze che affollano il centro cittadino, profili proiettati sulle facciate storiche del paese. Con la triste e più diffusa considerazione negativa dovuta all’uso e abuso di alcol e droga, consumata nei vicoli più bui e nascosti. Celati non solo dalla luce dei lampioni, ma dalla visibilità diretta dei genitori. Quello che rimane, quindi, è l’amarezza per una generazione giovanile cruda e disperata. E un sentimento di sopraffazione che pervade il cittadino onesto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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2 Commenti

2 Commenti

  1. DinDin

    7 Settembre 2021 at 8:39

    Perché non considerare anche le responsabilità dei genitori, incapaci di dare una educazione adeguata ai loro figli? I minorenni, che escono da casa alle 22,00 per ritirarsi alle prime luci dell’alba, sono sotto la loro responsabilità, anche di fronte alla legge.
    Le responsabilità delle amministrazioni che si sono succedute in questi anni stanno sicuramente nell’aver permesso che Biancavilla diventasse “u’ paisi de’ pab”. Quanti di questi (troppi) locali sono in regola con la normativa di settore?

  2. Angela

    6 Settembre 2021 at 20:06

    Signor Pappalardo, ha delineato perfettamente la situazione che si vive la notte a Biancavilla. Abito in centro, ho una mamma anziana che la notte per on sentire il baccano e poter dormire deve prendere due pillole. Siamo ostaggio di un pugno di giovani incivili. Ho grande pena nel cuore perché si è abbassata l’età dei ragazzi che vivono la notte tra birra ,fumo e bravate di ogni genere. Grazie amministrazione!!!!

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Detto tra blog

Se anche a Biancavilla l’Etna è ritenuta femmina ci sarà pure un motivo?

Ho affiancato tante donne che guardano il futuro con occhi pieni di luce, grande grinta e passione

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"Gioiello", olio su tela, Anna Aiello

Che le donne in cantiere siano rare, ok, lo abbiamo capito. Ma questa volta non voglio più sottolineare il maschilismo e la disparità nel mio settore, perché sarei ripetitiva. Il tempo mi ha fatto maturare altre prospettive e altre riflessioni durante questo meraviglioso percorso nel mio straordinario paese: sì, straordinario!

Siamo abituati a trovare solo i difetti del nostro piccolo centro, che sicuramente ci sono, per carità. Ma girando tutto il giorno per le vie e molte case di Biancavilla, vedo solo “bellezza”. Non la bellezza che immaginate voi. Io incontro bellezza di anime tutte al femminile!

Vorrei elencarle ad una ad una le grandi Donne che ho affiancato nei loro sogni, nelle loro imprese e nelle loro lotte. Donne che guardano il futuro con gli occhi pieni di luce, con grande grinta, passione, senza mai tirarsi indietro alle sfide della vita.

Ho affiancato donne che hanno deciso di uscire fuori, allo scoperto, perché orgogliose del loro successo. Donne fuori dall’ordinario che hanno messo tutte se stesse per vedere realizzati i loro sogni. Donne che sfidano i luoghi comuni non per spiccare, ma per sbocciare. Colleghe, Collaboratrici, Amiche, Clienti… Tutte Donne con una marcia in più, piene di voglia di fare, di iniziative e di grande cuore verso gli altri.

Una cosa è certa, nessuna di loro sta a casa a fare “la maglia”, le cosiddette “casalinghe” sono un miracolo della natura…non solo con grande amore donano tutte se stesse per i loro cari, ma a volte vanno oltre e si occupano anche di realtà molto delicate e complesse del nostro comprensorio dedicando il loro tempo libero al prossimo.

Le chiamo le Super Donne di Biancavilla: designer, imprenditrici, artiste, avvocatesse, lettrici e scrittrici, madri, architette e – perché no? – “influencer”, dottoresse, ingegneri, commercianti, manager, insegnanti… Sì, esistono tutte queste donne a Biancavilla: sono loro che portano a Biancavilla la vera magia e sono sicura che saranno loro a cambiare questo nostro paese ma, a volte, siamo troppo ciechi per vederlo e troppo ottusi per capirlo.

Questa vera e fondata realtà è poco visibile. E poco se ne parla… perché, citando ancora una volta il mio grande saggio in cantiere, “le donne devono stare a casa”! Quindi, qualsiasi traguardo femminile è visto come deleterio per una società “patriarcale”. Se poi non hai figli… Ahhh, apriti cielo! Servi a poco o quasi a niente!

Ma ci sarà un motivo perché la nostra amata Etna è donna, no? L’importante è non farla arrabbiare! Gli uomini di Biancavilla? Simpatici. Lavorano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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