Chiesa
Addio a padre Novello, il prete amante dei cani e appassionato di fotografia
Il sacerdote è morto all’età di 84 anni, a causa di una malattia: da giovane fu missionario in Brasile

Era amante dei cani e un grande appassionato di fotografie e attrezzature cinematografiche. A Biancavilla tutti hanno conosciuto padre Salvatore Novello e da tutti viene ricordato per queste sue passioni.
Il sacerdote è morto all’età di 84 anni, dopo una malattia, che negli ultimi giorni si era particolarmente aggravata, al punto da richiedere il suo ricovero.
Il suo impegno sacerdotale è legato in maniera particolare alla chiesa di Sant’Antonio. Qui, in via Inessa, è stato rettore dal dicembre 1991 al dicembre 1999.
Entrato al seminario di Catania da ragazzo, padre Novello matura la sua vocazione per la missione e abbraccia l’ordine saveriano. Ordinato all’Istituto dei saveriani di Parma nel 1962 dal cardinale Richard James Cushing, arcivescovo di Boston, parte in missione in Brasile. Tra il 1965 e il 1968 è vice parroco a Cafeara Paranà e, in seguito, a San Paolo.
Tornato in Sicilia, dal 1975 al 1979 è nominato vicario parrocchiale presso la basilica di Biancavilla. Incardinato formalmente nella Diocesi di Catania nel 1980, padre Novello diventa parroco nella chiesa “Santa Maria del Carmelo” di Ragalna, fino al 1981.
Poi, il ritorno a Biancavilla, dove per 9 anni è rettore della chiesa di Sant’Antonio. È stato poi di nuovo vice parroco della basilica di Biancavilla, oltre a reggere per un anno la parrocchia “Madonna del Carmelo” di Santa Maria di Licodia.
L’arcivescovo di Catania, Salvatore Gristina, lo aveva nominato, lo scorso anno, rettore della chiesa della Mercede, a Biancavilla, dopo il completamento dei lavori di restauro. Un incarico che, di fatto, non aveva espletato sia per le restrizioni Covid che per la sopraggiunta malattia.
Un uomo di tante risorse, padre Novello: ingegnoso, sensibile alla tecnologia, all’arte della fotografia. I suoi funerali saranno celebrati in basilica, a Biancavilla, giovedì 27 maggio, alle ore 10.30.
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Chiesa
Nella chiesa dell’Annunziata restauri in corso sui preziosi affreschi del ‘700
Interventi sulle opere di Giuseppe Tamo, il parroco Giosuè Messina: «Ripristiniamo l’originaria bellezza»

All’interno della chiesa dell’Annunziata di Biancavilla sono in corso i lavori di restauro del ciclo di affreschi della navata centrale, della cornice e dei pilastri. Ciclo pittorico di Giuseppe Tamo da Brescia, morto il 27 dicembre 1731 e sepolto proprio nell’edificio sacro.
Gli interventi, cominciati a febbraio, dovrebbero concludersi a giugno, ad opera dei maestri Calvagna di San Gregorio di Catania, che ben conoscono hanno operato all’Annunziata per diversi restauri negli ultimi 30 anni.
Il direttore dei lavori è l’arch. Antonio Caruso, il coordinatore per la sicurezza l’ing. Carmelo Caruso. Si procede sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Agrigento.
«Quest’anno la Pasqua è accompagnata da un elemento che è il ponteggio all’interno della chiesa. Il ponteggio – dice il parroco Giosuè Messina – permette il restauro della navata centrale e delle pareti, per consolidare l’aspetto strutturale della volta e ripristinare la bellezza originaria dell’apparato decorativo. Chiaramente questo ha comportato una rivisitazione del luogo, soprattutto con l’adeguamento dello spazio per permettere ai fedeli la partecipazione alla santa messa».
«In questa rivisitazione dei luoghi liturgici, l’Addolorata – prosegue padre Messina – quest’anno non ha fatto ingresso all’interno della chiesa a seguito degli spazi limitati, ma abbiamo preparato l’accoglienza in piazza Annunziata, esponendo anche esternamente la statua dell’Ecce Homo. La comunità, insieme ai piccoli, ha preparato un canto e poi il mio messaggio alla piazza. Un messaggio di speranza: le lacrime di Maria sono lacrime di speranza».
I parrocchiani dell’Annunziata stanno sostenendo le spese del restauro, attraverso piccoli lasciti e piccole offerte, per ridare bellezza a questo luogo di culto, tra i più antichi di Biancavilla.
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Chiesa
L’Arciconfraternita dei Bianchi tra impegno culturale e momenti religiosi
Conferenza sul pellegrinaggio nella storia e, a seguire, ingresso e vestizione di due nuovi confrati

L’ Arciconfraternita dei Bianchi ha organizzato nella chiesa del Purgatorio di Biancavilla due momenti religiosi caratterizzati sotto l’aspetto culturale e confraternale.
“Il pellegrinaggio nella storia tra penitenza e speranza”. È il tema della conferenza tenuta dalla prof.ssa Flavia Ferreto, docente di Storia della Chiesa alla Facoltà Teologica “San Paolo” di Catania, prendendo spunto dell’anno giubilare.
Il successivo momento confraternale è stato incentrato sull’ammissione e la solenne cerimonia di vestizione di due nuovi confrati: Pasquale Pepe e Gaetano Allegra. L’assistente ecclesiastico della confraternita, don Pino Salerno, nella benedizione dei segni distintivi della congregazione, ha sottolineato i valori cristiani e la responsabilità dell’appartenenza ad una aggregazione religiosa.
Infine, è stato presentato il Consiglio degli Ufficiali guidato dal Governatore Agostino Sangiorgio e composto da Salvatore Zinna, Giuseppe Nicotra, Antonino Milone e Salvuccio Furnari.
Il Consiglio si avvarrà della collaborazione dei confrati Salvatore Uccellatore, Filippo Leocata, Claudio Tropea e Marcello Cantone. L’appuntamento per tutti è il Venerdì Santo per portare la Madonna Addolorata nelle processioni mattutina e in quella serale dei “Misteri”.
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