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Cronaca

Donna di 56 anni prende a calci e pugni i carabinieri di Biancavilla: arrestata

I militari erano intervenuti dopo l’allontanamento del figlio minorenne da una struttura sanitaria

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Arrestata dai carabinieri della Stazione di Biancavilla per violenza e resistenza a pubblico ufficiale, nonché lesioni personali. Protagonista dell’episodio, come riferiscono i militari, è una donna di 56 anni.

I carabinieri sono intervenuti a seguito dell’allontanamento del figlio da una struttura della provincia di Catania, cui era stato affidato per motivi di salute. I militari si sono recati nell’abitazione del ragazzo per constatare l’eventuale presenza del minorenne e le sue condizioni.

La madre, appena visti gli uomini in divisa, senza alcuna plausibile ragione, li avrebbe minacciati ed aggrediti per consentire al figlio di fuggire. Il ragazzo è stato affidato al padre che ne curerà il rientro in struttura.    

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Cronaca

Bimba investita, le mamme del plesso “Don Bosco”: «Vogliamo più sicurezza»

Incidente accaduto all’orario di inizio lezioni, impossibile accompagnare i bambini fino ai loro padiglioni

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Una bambina è stata investita da un’auto, nei pressi del plesso “San Giovanni Bosco” di Biancavilla, all’orario di inizio delle lezioni. La piccola avrebbe riportato una frattura. A trasportarla al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” un’auto privata, anche se sul posto è poi giunta un’ambulanza del 118, oltre ai carabinieri della vicina stazione.

L’accaduto ha riacceso le preoccupazioni dei genitori che, fin dallo scorso anno scolastico, hanno lamentato le disposizioni della dirigenza che impediscono di accompagnare i bambini all’interno del perimetro dell’istituto, nei rispettivi padiglioni.

«Il tutto è successo perché non ci sono vigili urbani, ma solo ragazzi ausiliari davanti alla scuola», lamenta una mamma a Biancavilla Oggi.

«I genitori – aggiunge – non possono più entrare dentro l’istituto come prima. Ma bisogna lasciare i bimbi ai cancelli con il pericolo che appunto vengano investiti. Non ci sono più posti, a causa della sosta selvaggia senza controlli. A questo si aggiungono mamme che restano lì sedute a parlare senza senso fino a tardi, togliendo il posto a chi vorrebbe sostare per accompagnare il bimbo».

Lamentele che già lo scorso anno si erano levate. «Prima – ribadisce la mamma – entravamo a scuola e i bambini li accompagnavamo ognuno nel proprio padiglione e c’era più ordine e sicurezza. Nonostante tutte le lamentele, da più di un anno, di genitori e rappresentanti, il personale scolastico non ci dà ascolto».

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