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Covid a Biancavilla, il numero dei guariti supera quello dei contagiati
Il sindaco Bonanno: «I dati confermano che il virus si diffonde con estrema facilità in ambito familiare»
Non era accaduto, finora. Non era accaduto dall’inizio di questa “seconda ondata” Covid a Biancavilla. Il dato più significativo che ci fornisce l’ultimo bollettino, sulla base delle statistiche dell’Asp di Catania, è che il numero delle persone guarite ha superato quello delle persone attualmente positive al coronavirus.
I biancavillesi che sono guariti risultano essere 232, mentre quelli che ancora combattono contro il virus (asintomatici o sintomatici) sono 212, dato in decrescita rispetto alle scorse settimane. La quota dei contagiati, quindi, è di 459 a Biancavilla fino ad ora, tenendo conto pure dei decessi. Le persone che si trovano in isolamento fiduciario, perché sono state a stretto contatto con soggetti “positivi”, sono attualmente 466.
«La fotografia attuale ci conferma ciò che sosteniamo e diciamo da tempo. Il virus si diffonde con estrema facilità all’interno delle famiglie. Tra gli attuali positivi sono moltissimi, infatti, i casi collegabili a legami familiari diretti». Questo il commento del sindaco Antonio Bonanno.
«Un monito in più – specifica il primo cittadino – a come affronteremo le imminenti festività del Santo Natale e del nuovo anno. Non possiamo lasciarci andare a pranzi e cenoni di sempre o a tradizionali scambi di auguri così come eravamo abituati. Non per quest’anno. Tuteliamo i nostri genitori, i nostri nonni, i nostri cari. Tuteliamo la nostra comunità».
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Ecco la “sala mortuaria” dell’ospedale di Biancavilla: una grave offesa alla dignità
Le condizioni ignobili di un luogo che dovrebbe accogliere con rispetto la persona deceduta e i loro familiari
Muri scrostati e mancanza di pulizia. Uno spazio ristrettissimo. Un ripiano rivestito di marmo (non in acciaio, come dovrebbe essere). Ripiano su cui sono evidenti, come nell’annesso lavandino, residui (organici?) che mostrano una mancanza di sanificazione minima. È qui che vengono appoggiate le salme. Un condizionatore d’aria, in alto sul muro, posto al di sopra di una piccola grata di ferro arrugginito.
È questa la camera mortuaria dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. Ma sembra un ripostiglio, ricavato in una stanzetta di fronte al vecchio pronto soccorso del plesso di via Cristoforo Colombo. Una porta in legno, un catenaccio e una targa: “Sala mortuaria”. Biancavilla Oggi vi mostra come si presenta, nel video che qui pubblichiamo.
Il luogo – a due passi dalla direzione sanitaria – è un’offesa al decoro e alla dignità che bisognerebbe riservare ai pazienti deceduti in reparto. Salme collocate qui, in attesa della vestizione funebre, della sistemazione nella bara e della consegna ai familiari. Un’attesa durante la quale gli operatori delle pompe funebri sono costretti a muoversi in pochissimo spazio. I parenti del paziente deceduto possono soltanto stazionare fuori, all’aperto, dove si trovano alcuni vecchi sedili in plastica.
Un’indecenza, tra muffa e ruggine. Una realtà poco conosciuta della struttura ospedaliera di Biancavilla, ma che rappresenta una triste esperienza per i familiari che hanno dovuto affrontare il decesso di un proprio caro in ospedale. Riesce difficile comprendere come nella nuova struttura ospedaliera non sia stata prevista o non ancora realizzata una sala mortuaria degna ad ospitare la persona deceduta e ad accogliere i familiari. Una questione di civiltà e di umanità. È una pretesa eccessiva?
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