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Viale dei Fiori affoga nell’acqua: strada chiusa, residenti prigionieri

di Vittorio Fiorenza
L’abbondante pioggia della notte ha creato notevoli disagi a Biancavilla. Tra i punti più colpiti, l’allarme rosso si è acceso –soprattutto per la sua posizione strategica– sul solito tratto di viale dei Fiori, allagato con l’acqua fin sopra i marciapiedi.
Il risultato è che la strada è rimasta chiusa al transito per impraticabilità. La viabilità è stata aperta solo dopo mezzogiorno. Anche alcune vie alternative (come quella che dalla rotatoria della “Pedata di San Placido” porta a piazza Sgriccio) ha presentato tratti allagati con conseguente caos e ingorghi di auto.
Biancavilla, insomma, mostra ancora una volta la sua vulnerabilità, in un punto cruciale di entrata ed uscita dal paese, proprio nella strada principale di collegamento interno con Adrano. E non va dimenticato che il Dipartimento regionale di Protezione Civile ha sistemato l’arteria con oltre un milione di euro con la motivazione di farne una via di fuga in casi di emergenza. In realtà l’emergenza scatta proprio a causa dell’incapacità della strada di drenare l’acqua piovana in caso di pioggia. Problema che si trascina fin da quando le opere erano state completate, prima ancora della inaugurazione del maggio 2017 in pompa magna.
Alcuni interventi, l’attuale amministrazione comunale li ha compiuti. «Abbiamo monitorato lo stato dell’arte e devo dire che il sistema di deflusso dell’acqua piovana ha tenuto decisamente bene», aveva detto ad inizio autunno l’assessore ai Lavori pubblici, Mario Amato. «Ci siamo impegnati a lungo -aveva aggiunto allora pure il sindaco Antonio Bonanno- per venire a capo di una questione sulla quale si doveva in qualche modo intervenire e non restare inermi. Abbiamo trovato la soluzione definitiva? Mi sento di dire che nel corso dell’anno assisteremo di certo a meno allagamenti».
Che siano interventi insufficienti lo ha dimostrato il maltempo di questa notte: disagi per gli automobilisti, residenti della zona imprigionati. Certo, la pioggia è stata eccezionale. Ma non può essere una giustificazione per un’arteria importante come viale dei Fiori.
«Volevo sottolineare la situazione del viale dei Fiori, impossibile per me uscire da casa, ma se mi dovessi trovare in una situazione di emergenza? Cosa dovrei fare?», si chiede una persona che abita in una traversa del viale, rivolgendosi a Biancavilla Oggi.
«L’ultima volta per fare rientro a casa –racconta ancora la nostra lettrice– abbiamo dovuto attraversare il “mare” a piedi, poiché la macchina ci ha abbandonati proprio davanti “Sebbio D’Agata”. I bambini sulle nostre spalle e io e mio marito bagnati fin sopra le ginocchia. Per la situazione di panico non abbiamo avuto modo di fare foto, ovviamente. Ma credete sia possibile continuare così? Non sarebbe giusto intervenire adeguatamente?».
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Il vescovo Luigi Renna in visita ai reparti dell’ospedale di Biancavilla
«Bisogna essere grati per questo presidio che fa sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura»

Un saluto ad ogni paziente ricoverato, l’incontro con il personale medico e infermieristico, la visita al pronto soccorso e in tutti i reparti (con canti e sventolio di bandiere, in particolare, in “Pediatria”). L’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, ha fatto tappa all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.
«Sono rimasto molto ben impressionato – ha detto Renna – dalla manutenzione e dalla cura delle strutture, ma soprattutto dalla relazione che si è venuta a creare tra pazienti, medici, personale sanitario. È un ambiente luminoso sotto tutti gli aspetti. Bisogna essere grati per questo presidio che permette ai cittadini di sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura e ci sprona a fare sempre meglio».
Il vescovo è stato accolto dal commissario straordinario dell’Asp, Maurizio Lanza, e dal direttore sanitario della struttura, Mario Patanè. Un’occasione attraverso la quale ha conosciuto anche il personale di recente assunzione.
«Ho incontrato molti nuovi giovani medici, infermieri e operatore socio-sanitari. E questo – ha sottolineato il vescovo – fa ben sperare sia perché l’azienda sta assumendo sia perché ci sono tanti giovani che non emigrano, ma rimangono nel nostro territorio. È la vittoria di una sfida molto importante. Sappiamo che la nostra Sicilia si sta spopolando, dobbiamo fermare questa emorragia e credo che le assunzione abbiano un duplice vantaggio. Anzitutto dota di professionalità fresche il sistema sanitario e poi permette ai giovani di mettere su famiglia e di creare una società solida nella nostra Isola».
«Un ospedale proiettato nel futuro»
Sulla questione del personale si è soffermato il commissario Lanza: «Non c’è nessun problema per il personale infermieristico perché abbiamo approvato la nuova graduatoria. Conosciamo, invece, le carenze di determinate specialità mediche che riguardano tutta Italia».
Per l’ospedale di Biancavilla, Lanza ha voluto ribadire che si tratta di una struttura «pronta ad accogliere e proiettata nel futuro perché gli investimenti sono stati e saranno tanti». In particolare, «il vecchio plesso è oggetto di una nuova ristrutturazione e affiancherà il nuovo: due strutture sulle quali bisogna puntare per il futuro».
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