Cronaca
Non si ferma all’alt dei carabinieri, lungo inseguimento a Biancavilla


Non si è fermato all’alt dei carabinieri ed è fuggito via. Ne è scaturito un lungo inseguimento da parte dei militari, che hanno avuto la meglio, riuscendo a bloccare l’auto e a portare il conducente in caserma per i rilievi e gli accertamenti del caso.
Il giovane, privo di patente, è stato denunciato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Un militare ha fatto ricorso alle cure del pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.
© RIPRODUZIONE RISERVATA


Cronaca
Camion rubato a Biancavilla per l’assalto in banca del clan Santangelo
Dalle carte del blitz “Adrano libera”, emergono i retroscena del furto di un veicolo nel 2017


di VITTORIO FIORENZA
Un camion rubato a Biancavilla. Un furto dietro al quale non c’erano ladruncoli di provincia. Ma –si scopre adesso– gli uomini del clan Santangelo-Taccuni di Adrano, in primis il boss Gianni Santangelo.
L’episodio criminale è accaduto in via Stati Uniti d’America e i retroscena emergono ora dall’inchiesta “Adrano libera”, che ha colpito i Santangelo-Taccuni. Sono 36 le persone indagate, di cui 33 arrestate o raggiunte da provvedimento cautelare in carcere, dove si trovavano già per altre cause. I reati contestati –su indagini del commissariato di polizia di Adrano e della Squadra mobile di Catania– sono di associazione mafiosa, traffico di droga e furti.
Dalla lettura delle 464 pagine dell’ordinanza applicativa delle misure cautelari, a firma del giudice Giovanni Cariolo, Biancavilla Oggi nota come a sei indagati venga attribuito anche –nella più complessa impalcatura accusatoria– il furto del camion. Il fatto è avvenuto nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2017, a Biancavilla. Il giorno dopo, un secondo furto – questa volta nel deposito di una ditta di Santa Maria di Licodia – di un mini escavatore, caricato sull’autocarro.
Tutti preparativi –rivelano adesso gli inquirenti– per il colpo più importante messo a segno alcuni giorni. L’assalto al “Credem”, istituto bancario di via San Pietro ad Adrano. Il gruppo criminale, con l’ausilio del mini escavatore (trasportato sul camion “prelevato” a Biancavilla), aveva scardinato lo sportello Atm, portandolo via su un’auto furgonata e facendo perdere le tracce. Bottino: quasi 25mila euro.
Bottino destinato all’acquisto di droga
La Procura di Catania contesta questi specifici fatti al boss Gianni Santangelo e a Antonino Bulla, Vincenzo Bulla, Salvatore Foti, Roberto Leonardi e Toni Ugo Scarvaglieri.
Il denaro dell’Atm sarebbe stato destinato –svelano ancora gli inquirenti– all’acquisto di partite di droga. Il clan, infatti, gestiva importanti piazze di spaccio. Ma aveva contatti per l’approvvigionamento degli stupefacenti nelle province di Varese e Como e pure in Calabria e Albania.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Storie2 mesi fa
In volo con Lorenzo: ventenne di Biancavilla alla guida di aerei leggeri
-
Cronaca2 mesi fa
Operazione antimafia “Report”, c’è anche un biancavillese tra i 18 arrestati
-
Storie2 mesi fa
Svanisce una storia lunga settant’anni: chiude a Biancavilla il Circolo Diana
-
Storie3 mesi fa
«Mia mamma morta di Covid, tuteliamo gli anziani da questo virus terribile»