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Cronaca

Detenzione e spaccio di droga, arrestato un giovane di 24 anni

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I carabinieri della stazione di Biancavilla hanno tratto in arresto il 24enne paternese Marco Giuseppe Sciacca, già in regime degli arresti domiciliari per detenzione illecita di sostanza stupefacente ai fini di spaccio, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Catania. 

L’uomo dovrà scontare la pena residua di 4 mesi di reclusione e pagare la multa di 1.000 euro per il suddetto reato commesso a Paternò nel gennaio 2017. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso propria abitazione in regime di detenzione domiciliare, come disposto dall’autorità giudiziaria.

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Cronaca

Preso a calci e pugni per avere osato mandare un messaggio ad una ragazza

La vittima è un 40enne, gli aggressori sono due congiunti: per due anni sottoposti a “Daspo urbano”

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Divieto di accesso ad alcuni esercizi pubblici. Un provvedimento – il cosiddetto “Daspo urbano” – emesso dal questore di Catania e che i carabinieri hanno notificato ad un 50enne e al figlio 30enne per avere partecipato ad una violenta lite. In quell’occasione, i due avevano aggredito un altro biancavuillese di 40 anni.

Una lite prolungata, i cui retroscena erano stati ricostruiti dai militari, dopo un’accurata indagine.

La persona aggredita, secondo quanto riferiscono i carabinieri, avrebbe inviato un messaggio tramite smartphone ad una giovane, legata sentimentalmente al 30enne. Tanto è bastato per accendere la scintilla della contesa, avvenuta lo scorso agosto presso il bar in cui lavorava la ragazza.

Il fidanzato di lei e suo padre si sono presentati davanti al 40enne. Prima un’accesa discussione, poi calci e pugni verso l’uomo, ritenuto responsabile di avere importunato la ragazza. Un’aggressione che gli ha procurato la frattura del naso con una prognosi di 30 giorni, indicata dai medici del pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”.

I due aggressori, dopo la denuncia, sono stati sottoposti ora al provvedimento del “Daspo urbano”, che vieta loro per due anni non solo di entrare nel bar in cui sono avvenuti i fatti, ma anche di stazionare nei pressi di locali di Biancavilla adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande.

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