Cronaca
Incidente mortale a Zafferana Etnea, ferita pure una coppia di Biancavilla

Incidente mortale in via IV Novembre, la strada provinciale di collegamento tra Zafferana e le frazioni di Sarro e Fleri. Lo scontro è stato tra una Fiat Panda e una Land Rover. La vittima è il 29enne Salvatore Cristian Finocchiaro di Pedara, passeggero del primo veicolo, guidato da una ragazza di 27 anni, trasportata in gravi condizioni all’ospedale di Acireale.
Al pronto soccorso pure gli occupanti della Land Rover, una coppia di 60enni di Biancavilla. Marito e moglie sono stati medicati, ma hanno riportato lievi ferite.
Secondo una prima ricostruzione, la Panda, una volta perso il controllo, dopo una semicurva, avrebbe invaso la corsia opposta, andando a schiantarsi contro l’altro mezzo. Per il 29enne non ci sarebbe stato nulla da fare: è morto sul colpo. Per estrarre il suo corpo e la ragazza è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Acireale.
Le indagini sono affidate ai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Giarre e ai colleghi della stazione di Zafferana.
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Cronaca
La droga e un “pizzino” a casa del figlio di un esponente del clan di Biancavilla
Arrestato dai carabinieri un 41enne, già indagato a piede libero nell’inchiesta “Ultimo atto”

Il suo nome figura già tra gli indagati a piede libero del blitz “Ultimo atto” (traffico di sostanze stupefacenti è il reato contestatogli) ed è figlio di uno degli esponenti storici del clan mafioso Toscano – Mazzaglia – Tomasello. Adesso, i carabinieri di Biancavilla lo hanno arrestato per detenzione di marijuana nella sua abitazione.
Il blitz è scattato nell’abitazione dell’uomo, un 41enne, con l’ausilio del Nucleo cinofili. È stato King, il cane antidroga, a fiutare la sostanza stupefacente, nascosta in una cassettiera, in cucina.
I militari, qui, hanno trovato una busta sottovuoto trasparente piuttosto capiente, contenente diverse decine di grammi di marijuana. Sulla parte alta della stessa cassettiera, invece, trovato un bicchiere di plastica, al cui interno erano presenti 135 euro in banconote di diverso taglio, oltre a diverse monete, ritenute provento di attività illecita.
La perquisizione ha consentito di notare pure, nel comodino della camera da letto, un “pizzino” con nomi e numeri, adesso al vaglio dei militari perché si suppone sia un resoconto dello spaccio. Un “promemoria” che costituisce il tassello conclusivo grazie al quale i militari hanno ricostruito l’attività illegale messa in piedi dal 41enne.
Per lui sono scattate le manette. La marijuana sequestrata verrà sottoposta ad analisi di laboratorio, in modo da capire il tasso di tetraidrocannabinolo contenuto.
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