Cronaca
Nave traghetto sbatte sulla banchina, un giovane di 23 anni tra i feriti

di Vittorio Fiorenza
Un gruppo di adraniti è stato coinvolto nell’incidente avvenuto a Villa San Giovanni con una nave traghetto della compagnia “Caronte”. Ad intervenire sono stati i carabinieri, al comando del ten. Alessandro Cantarella, che è originario di Biancavilla.
A causa di un improvviso black out elettrico al motore, il traghetto si è schiantata sulla banchina mentre stava per attraccare a Villa San Giovanni.
Nell’impatto, sono state coinvolte alcune auto. Tra queste, quella la Peugeut 207 nella quale c’erano cinque persone di Adrano, in attesa di imbarcarsi per fare ritorno in Sicilia.
Uno dei passeggeri, in particolare, un giovane di 23 anni, ha riportato alcune contusioni alle ginocchia. Trasportato all’ospedale di Reggio Calabria, è stato medicato. La prognosi è di tre giorni.
A compiere gli accertamenti sul luogo è stato il ten. Alessandro Cantarella, comandante interinale della compagnia dei carabinieri di Villa San Giovanni e, da oltre un anno, a capo del nucleo operativo e radiomobile.
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Cronaca
Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne
Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.
Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.
Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.
Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.
Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».
La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.
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