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Cronaca

Furto in abitazione in viale dei Fiori, poliziotti identificano un paternese

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Gli agenti del commissariato di Adrano hanno bloccato un sospettato. Si tratta di un paternese. Ma a suo carico non c’è alcun indizio schiacciante. È stato solo identificato.

 

di Vittorio Fiorenza

Furto in appartamento in viale dei Fiori, a Biancavilla. I ladri avevano fatto irruzione in casa, ma la segnalazione alle forze dell’ordine è arrivata subito. I malviventi hanno racimolato alcuni oggetti e, sentite a distanza le sirene, si sono dati alla fuga.

Allertati i carabinieri, questi hanno chiesto il supporto di una pattuglia della polizia del commissariato di Adrano, visto che si trovava più vicina al luogo.

Arrivati gli agenti, a poca distanza dall’abitazione, hanno notato un paternese, sospettando che potesse essere coinvolto nel colpo messo a segno poco prima. Non emergendo elementi schiaccianti a suo carico, l’uomo è stato soltanto identificato e contravvenzionato per violazione del codice della strada.

Non c’è stato alcun arresto, come riferito da alcuni organi di stampa. Sul posto sono poi arrivati anche i carabinieri. Il proprietario dell’abitazione ha sporto denuncia presso la caserma di via Benedetto Croce.

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Cronaca

Stranieri sfruttati sul lavoro: nei guai biancavillese a capo di una cooperativa

L’uomo, presidente del Consiglio di amministrazione, denunciato assieme ad altre due persone

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Un 32enne di Biancavilla, con precedenti penali, è fra i tre denunciati dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania nell’ambito di controlli contro lavoro irregolare e caporalato. L’uomo, presidente del consiglio di amministrazione di una cooperativa agricola, è ritenuto responsabile di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

I controlli hanno portato alla luce un sistema illecito di reclutamento e impiego della manodopera. Le vittime sono due lavoratori stranieri in condizioni di forte vulnerabilità.

Oltre al biancavillese, sono sotto indagine un 38enne marocchino residente ad Adrano, incensurato, che agiva come caporale e intermediario per conto della stessa cooperativa, e un altro 38enne di Scordia, con precedenti, che di fatto collaborava con l’azienda.

Secondo quanto emerso dagli accertamenti, i lavoratori extracomunitari venivano impiegati in condizioni lavorative ritenute altamente degradanti. Evidenziati retribuzioni ben al di sotto di quanto previsto dal contratto collettivo nazionale, turni di lavoro eccessivi e ambienti privi delle minime misure di sicurezza.

L’indagato di origini marocchine è inoltre accusato di estorsione. Avrebbe minacciato uno dei due lavoratori di licenziamento se non gli avesse restituito parte della già esigua paga percepita.

A conclusione delle attività, i due lavoratori sono stati affidati a una struttura protetta, gestita da un’organizzazione internazionale per le migrazioni. Adesso potranno ricevere assistenza e protezione.

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Cronaca

Evade dai domiciliari per le sigarette alla moglie: «È un inferno se non fuma»

Singolare “giustificazione” di un 52enne residente a Biancavilla in giro con la bicicletta a Catania

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I carabinieri della stazione di Catania Playa hanno arrestato un pregiudicato 52enne, residente a Biancavilla ma domiciliato a Catania, nella zona di Ippocampo di Mare. L’uomo doveva trovarsi ai domiciliari per reati contro il patrimonio. Però, i militari lo hanno sorpreso mentre, in bici, percorreva via San Francesco La Rena. Ha tentato di passare inosservato con il volto coperto da cappuccio e sciarpa, ma è stato fermato e identificato.

Di fronte alla constatazione della violazione, il 52enne ha cercato di giustificare la sua presenza fuori casa con una spiegazione singolare. Ha sostenuto di essere uscito per acquistare le sigarette alla moglie, una “accanita fumatrice” che, in mancanza di nicotina, si sarebbe irritata al punto da trasformare la giornata in un “inferno domestico”.

Una giustificazione che non ha però evitato l’arresto, eseguito sulla base degli elementi raccolti e ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento e disposto il ripristino della misura degli arresti domiciliari.

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