L'Intervento
Ecco gli auguri del mar. Rapisarda: «Un buon 2017 a tutti i biancavillesi»
Il messaggio arrivato in redazione da parte del comandante della stazione dei carabinieri di Biancavilla
Preg.mo Fiorenza, la prego di formulare attraverso Biancavilla Oggi e la sua seguitissima pagina Facebook, a nome mio e di tutto il personale della Stazione dei Carabinieri di Biancavilla, i più sinceri Auguri di Buon 2017 a tutti i Biancavillesi.
Personalmente desidero ringraziare tutte le Autorità Civili e Religiose, i Giornalisti, le Associazioni e tutti i Cittadini per aver accolto me e la mia famiglia con caloroso affetto tanto da farci sentire Biancavillesi a tutti gli effetti.
Proprio per questo Auguro alla Città tutta di proseguire nell’impegno quotidiano per assicurare ai nostri giovani un futuro ricco di concretezza e positività. BUON 2017 e come si dice in Africa HAKUNA MATATA a tutti.
ROBERTO RAPISARDA, Comandante dei carabinieri Biancavilla
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L'Intervento
«Nel ricordo di Borsellino, l’impegno è combattere la mentalità mafiosa»
Ci scrive l’assessore Vincenzo Randazzo: una riflessione su via D’Amelio che riguarda Biancavilla
Gentile direttore di Biancavilla Oggi,
oggi si ricorda la tragica morte del giudice Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta, tra i quali una donna. L’amministrazione comunale ha organizzato una fiaccolata che da Villa delle Favare giungerà a Piazza Falcone e Borsellino. A questa iniziativa partecipano, oltre alle diverse associazioni di volontariato, anche i ragazzi e i giovani dei diversi Grest. Una manifestazione importante per condividere il ricordo di uno degli eventi più tragici della storia italiana e caratterizzata dalla seria e concreta lotta contro il sistema mafioso, ma soprattutto contro la sua mentalità.
Ecco il punto: il messaggio di Paolo Borsellino e il suo volontario sacrificio hanno dell’attualità ancora un valore? Le nuove generazioni li recepiscono? Qualche dubbio mi sorge se guardo ai modelli sociali e culturali prevalenti: individualismo esasperato, esagerata messa in mostra di atteggiamenti malandrineschi, menefreghismo, esibizione del proprio desiderio di dominio, farsi ragione con la violenza… Appunto, mentalità mafiosa, che non poche volte determina risse.
Tutto questo rende vano quanto Paolo Borsellino ha cercato di insegnare e la cosa che amareggia di più è considerare un fesso il giudice palermitano. E come lui, fessi Falcone, Chinnici, Impastato, Don Puglisi, Livatino, Fava… E tanti che nel combattere la mafia sono caduti. Perdoni, direttore, il mio sfogo, ma tanto tanto tanto è il lavoro che va fatto. Come Amministrazione, certamente. Ma anche come famiglie, come istituzioni in senso lato, come scuola, come gruppi di volontariato… l’obiettivo è contrastare la mentalità mafiosa.
VINCENZO RANDAZZO, Assessore comunale
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