Cronaca
Finisce in carcere a Catania dopo avere violato due volte i domiciliari
Era stato arrestato per lesioni personali, con coltello e bastone, ai danni di un anziano di 75 anni e posto ai domiciliari. Violata la misura restrittiva, era stato nuovamente arrestato e riportato nella sua abitazione. A casa, però, non ci è rimasto e i carabinieri lo hanno sorpreso nuovamente in violazione degli obblighi a cui era sottoposto. Così, adesso è finito in una cella del carcere catanese di piazza Lanza.
I carabinieri della stazione di Biancavilla hanno arrestato il 51enne Antonino Rao, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Seconda Sezione Penale del Tribunale di Catania.
A seguito degli arresti in flagranza per evasione dai domiciliari grazie alle puntuali informative dell’Arma di Biancavilla (l’ultima in ordine di tempo lo scorso 17 novembre), i giudici hanno provveduto ad inasprirgli il regime detentivo con conseguente emissione del provvedimento restrittivo ed il trasferimento in carcere.
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Cronaca
Bimba investita, le mamme del plesso “Don Bosco”: «Vogliamo più sicurezza»
Incidente accaduto all’orario di inizio lezioni, impossibile accompagnare i bambini fino ai loro padiglioni
Una bambina è stata investita da un’auto, nei pressi del plesso “San Giovanni Bosco” di Biancavilla, all’orario di inizio delle lezioni. La piccola avrebbe riportato una frattura. A trasportarla al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” un’auto privata, anche se sul posto è poi giunta un’ambulanza del 118, oltre ai carabinieri della vicina stazione.
L’accaduto ha riacceso le preoccupazioni dei genitori che, fin dallo scorso anno scolastico, hanno lamentato le disposizioni della dirigenza che impediscono di accompagnare i bambini all’interno del perimetro dell’istituto, nei rispettivi padiglioni.
«Il tutto è successo perché non ci sono vigili urbani, ma solo ragazzi ausiliari davanti alla scuola», lamenta una mamma a Biancavilla Oggi.
«I genitori – aggiunge – non possono più entrare dentro l’istituto come prima. Ma bisogna lasciare i bimbi ai cancelli con il pericolo che appunto vengano investiti. Non ci sono più posti, a causa della sosta selvaggia senza controlli. A questo si aggiungono mamme che restano lì sedute a parlare senza senso fino a tardi, togliendo il posto a chi vorrebbe sostare per accompagnare il bimbo».
Lamentele che già lo scorso anno si erano levate. «Prima – ribadisce la mamma – entravamo a scuola e i bambini li accompagnavamo ognuno nel proprio padiglione e c’era più ordine e sicurezza. Nonostante tutte le lamentele, da più di un anno, di genitori e rappresentanti, il personale scolastico non ci dà ascolto».
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