Cronaca
Omicidio a sud di Biancavilla: sul posto carabinieri e polizia
Il cadavere di un uomo, con ferite alla testa, è stato trovato all’interno di un’auto, a pochi chilometri a sud di Biancavilla sulla strada che porta a Piano Rinazze. Si tratta di un omicidio. ►IN AGGIORNAMENTO

Il cadavere di un uomo, con ferite alla testa, è stato trovato all’interno di un’auto (una Fiat Stilo), a pochi chilometri a sud di Biancavilla sulla strada che porta a Piano Rinazze. Si tratta di un omicidio.
L’uomo, Antonio Crispi, classe 1972, biancavillese ma residente ad Adrano, secondo una prima analisi effettuata dal medico legale Giuseppe Ragazzi, potrebbe essere stato ucciso a colpi di pietra. Un dettaglio che porterebbe ad escludere la pista mafiosa per privilegiare quella del contenzioso personale.
Sul luogo ci sono i carabinieri della compagnia di Paternò con i colleghi della stazione di Biancavilla, assieme a personale del commissariato di polizia di Adrano. I militari sarebbero stati avvertiti questa mattina alle 8.30. Già avviate le indagini.
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Cronaca
La droga e un “pizzino” a casa del figlio di un esponente del clan di Biancavilla
Arrestato dai carabinieri un 41enne, già indagato a piede libero nell’inchiesta “Ultimo atto”

Il suo nome figura già tra gli indagati a piede libero del blitz “Ultimo atto” (traffico di sostanze stupefacenti è il reato contestatogli) ed è figlio di uno degli esponenti storici del clan mafioso Toscano – Mazzaglia – Tomasello. Adesso, i carabinieri di Biancavilla lo hanno arrestato per detenzione di marijuana nella sua abitazione.
Il blitz è scattato nell’abitazione dell’uomo, un 41enne, con l’ausilio del Nucleo cinofili. È stato King, il cane antidroga, a fiutare la sostanza stupefacente, nascosta in una cassettiera, in cucina.
I militari, qui, hanno trovato una busta sottovuoto trasparente piuttosto capiente, contenente diverse decine di grammi di marijuana. Sulla parte alta della stessa cassettiera, invece, trovato un bicchiere di plastica, al cui interno erano presenti 135 euro in banconote di diverso taglio, oltre a diverse monete, ritenute provento di attività illecita.
La perquisizione ha consentito di notare pure, nel comodino della camera da letto, un “pizzino” con nomi e numeri, adesso al vaglio dei militari perché si suppone sia un resoconto dello spaccio. Un “promemoria” che costituisce il tassello conclusivo grazie al quale i militari hanno ricostruito l’attività illegale messa in piedi dal 41enne.
Per lui sono scattate le manette. La marijuana sequestrata verrà sottoposta ad analisi di laboratorio, in modo da capire il tasso di tetraidrocannabinolo contenuto.
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