Politica
Centrodestra rifiuta la vicepresidenza Maggioranza in tilt: D’Asero o Salvà?




I consiglieri Luigi D’Asero e Pippo Salvà
IL RETROSCENA. La poltrona di vicepresidente offerta al Centrodestra, che però rifiuta e annuncia voto bianco: «Vogliamo marcare le distanze da Glorioso». Così, la maggioranza si ritrova a fare una propria scelta, ma si blocca sul dilemma di due nomi. Elezione rinviata.
di Vittorio Fiorenza
Chiuso il capitolo della presidenza del Consiglio Comunale di Biancavilla con l’elezione di Vincenzo Cantarella, l’Aula è stata chiamata all’elezione del vicepresidente (figura finora mai espressa ed ora tirata fuori dal cilindro di norme e regolamenti).
La coalizione di governo la dà alla minoranza di Centrodestra, che però “ringrazia” e rifiuta l’offerta: “Affari tuoi”. «Non accettiamo poltrone, non vogliamo avere nulla a che fare –spiega Vincenzo Amato, capogruppo di Forza Italia– con la coalizione di Glorioso e vogliamo marcare le distanze da coloro che in questi ultimi anni hanno mancato di rispetto alle prerogative e alla dignità dei nostri consiglieri».
A questo punto, lo schieramento di Glorioso si riunisce per indicare un proprio nome. Il primo cittadino lancia quello dell’autonomista Luigi D’Asero, così da creare forse un bilanciamento con la carica più alta ricoperta da un esponente Pd. Tutti d’accordo? Pare di sì. Ma appena rientrati in aula per l’appello, uno ad uno, i consiglieri di maggioranza si rialzano e vanno via.
Seguono le proteste dai banchi dell’opposizione in una seduta ridotta a pochi intimi, peraltro nell’allarmante assenza di pubblico.
Cosa è successo? È successo che qualcuno, all’ultimo minuto, all’interno degli stessi gruppi di maggioranza, abbia contrapposto al nome di D’Asero quello di Pippo Salvà, trovando consensi. Se si fosse andati al voto con questa mancata compattezza si sarebbe verificata una fumata nera, facendo emergere una plateale spaccatura.
Così, l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di Glorioso (ad eccezione del presidente Cantarella e del consigliere D’Asero) ha fatto mancare il numero legale, rinviando il punto alla seduta di prosecuzione.
«Questa maggioranza -dice Ada Vasta del Nuovo Centrodestra- riesce a litigare anche per la poltrona del Vice Presidente. I cittadini aspettano delle risposte che non arriveranno mai dalla compagine di governo, impegnata a litigare su personalismi e gruppi consiliari. A noi le discussioni sulle poltronissime non interessano. Sarebbe più utile che il sindaco rispondesse alle nostre interrogazioni consiliari e ai cittadini di Biancavilla. Avrebbero dovuto rinunciare -fa notare la consigliera- ad esprimere un nome, visto che la vice presidenza tocca per statuto all’opposizione. Ma l’ occasione è stato un buon pretesto per far saltare il Consiglio. Speriamo solo che non ci mettano un altro mese a decidere».
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Politica
Mezzi in azione per ripulire una discarica vicina ad aziende agricole
Intervento dell’amministrazione comunale in zona “Sparadrappo”, all’interno del Parco dell’Etna


Intervento di pulizia, per conto del Comune di Biancavilla, di un’area di contrada Sparadrappo, ricadente nel Parco dell’Etna. Si è proceduto alla bonifica di una porzione di terreno che i soliti incivili avevano trasformato in una discarica a cielo aperto.
«Lo abbiamo fatto –ha detto il sindaco Antonio Bonanno– accogliendo le sollecitazioni venute dai proprietari e dagli imprenditori che nella zona hanno dato vita ad affermate aziende agricole. Quella zona ricade non soltanto sotto la nostra responsabilità ma è anche territorio di Santa Maria di Licodia».
Nonostante questo, l’impiego di mezzi per rimuovere i cumuli di rifiuti è stato effettuato su input dell’amministrazione comunale di Biancavilla.
«L’opera di ripulitura –specifica ancora Bonanno– è un gesto di buona volontà della mia amministrazione. Era doveroso affiancare l’opera meritoria degli imprenditori che hanno a cuore il territorio ai piedi del vulcano e su di esso hanno deciso di investire. Alcuni di loro stamattina erano presenti, li ho ringraziati per la loro sensibilità e ho assicurato che non faremo mai mancare il nostro contributo».
«Questa è la terza “porta dell’Etna”, è insensato sporcarla quando in città – solo per fare un esempio – la raccolta dei rifiuti sta dando i frutti desiderati. Dopo ore di lavoro, l’escavatore ha rimesso a nuovo tutta l’area. Ora –conclude il primo cittadino– c’è da augurarsi che nessuno scriteriato torni a insozzarla di nuovo. Vigileremo perché ciò non accada».
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