Politica
Ore 12.22, la littorina in galleria: storica inaugurazione della metro

Biancavilla ha la sua nuova tratta ferroviaria in galleria. La linea sarà in esercizio a partire da oggi. Ieri cerimonia inaugurale con la littorina arrivata alla stazione “Colombo” alle ore 12.22. Un momento storico che segna, dopo 120 anni (lo scartamento ridotto in paese fu inaugurato infatti nel 1895), il passaggio dal tracciato in superficie a quello in “metropolitana leggera”, nonostante comunque restino parti alla luce del sole.
Con i 4,4 km di linea ammodernati e ricadenti nel territorio di Biancavilla si completano le opere dell’intera tratta Adrano-Paternò che misura 15 km (metà della quale in galleria). Prima l’attivazione del tunnel a Santa Maria di Licodia tra il 2009 e il 2010, poi l’immissione in esercizio della linea di Adrano nel 2011. Oggi, l’ultimo step a Biancavilla, il cui iter, nel corso degli ultimi 15 anni, aveva subito rallentamenti a causa del ritrovamento di tracce di minerali fibrosi di fluoroedenite che hanno spinto ad adottare speciali precauzioni per gli operai impegnati nei lavori.
L’inaugurazione è avvenuta alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità, Giovanni Battista Pizzo, e i sindaci di Biancavilla, Adrano e Santa Maria di Licodia, Giuseppe Glorioso, Pippo Ferrante e Totò Mastroianni, il presidente del Consiglio Comunale di Paternò, Laura Bottino, e il deputato regionale Nino D’Asero.
Assieme ad altri rappresentanti istituzionali, anche semplici cittadini che non hanno voluto mancare ad un momento che si ritaglia uno spazio nella storia cittadina. Padre Francesco Rubino, parroco del “Sacro Cuore”, ha impartito la benedizione. A spiegare i dettagli tecnici, tre ingegneri della Ferrovia Circumetnea: Alessandro Di Graziano, Salvatore Fiore e Virginio Di Giambattista.

Taglio del nastro inaugurale da parte dell’assessore Pizzo affiancato dal sindaco Glorioso e dal parlamentare Nino D’Asero
Quattro le stazioni biancavillesi: Poggio Rosso (verso Santa Maria di Licodia), Centro (in coincidenza della vecchia e storica fermata Fce di zona Casina), via Colombo (praticamente ai piedi della chiesa Sacro Cuore) e Pozzillo (verso Adrano).
Con l’ultimazione delle opere, l’intero tratto è stato ridotto di circa 2 km, sono state eliminate tutte le curve di raggio minimo che limitavano la velocità e i 50 passaggi a livello pubblici e privati, spesso guasti e quindi causa di rallentamenti.
«A fronte di un tempo di percorrenza sulla tratta Paternò-Adrano di circa 68 minuti, adesso –spiegano dalla Fce– si potrà, in 50 minuti, intercsambiare con la rete metropolitana di Catania e proseguire verso il centro del capoluogo etneo, utilizzando, peraltro, lo stesso titolo di viaggio, grazie al nuovo sistema di bigliettazione unica elettronica».
Ad ottobre, intanto, è previsto l’arrivo di littorine nuove e più veloci, mentre a settembre le stazioni di Biancavilla saranno ultimate con gli ultimi dettagli: panchine e cestini, ora mancanti.

La stazione di via Colombo, ai piedi della chiesa Sacro Cuore
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Politica
Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa
I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

QUESITI | SI | NO |
Licenziamenti illegittimi | 94,58% | 5,42% |
Lavoratori piccole imprese | 94,05% | 5,95% |
Lavoro precario | 94,08% | 5,92% |
Sicurezza sul lavoro | 91,12% | 8,88% |
Cittadinanza italiana | 65,68% | 32,32% |
Fonte: Comune di Biancavilla
Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.
Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.
I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.
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Politica
Diritti dei lavoratori e cittadinanza, a Biancavilla in 18mila chiamati al voto
Cinque quesiti sottoposti a referendum: i seggi saranno aperti nelle giornate di domenica e lunedì

Seggi aperti, nelle giornate dell’8 e 9 giugno (domenica dalle ore 7 alle 23) e lunedì (dalle ore 7 alle 15), per cinque quesiti referendari: 4 riguardano il mondo del lavoro e delle imprese, uno riguarda la cittadinanza agli stranieri. A Biancavilla, i cittadini chiamati alle urne sono 18.151. Gli aventi diritto al voto, più precisamente, sono 8718 maschi e 9433 femmine.
Di seguito, i testi dei quesiti che i cittadini troveranno in schede di diverso colore, su cui apporre una X sul sì o sul no.
«Contratto di lavoro a tutele crescenti – Disciplina dei licenziamenti illegittimi: Abrogazione».
«Piccole imprese – Licenziamenti e relativa indennità: Abrogazione parziale».
«Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi».
«Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: Abrogazione».
«Cittadinanza italiana: Dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana».
AGGIORNAMENTO
(ORE 23.00) Un dato di affluenza bassissimo, al di sotto della media regionale e nazionale. Soltanto il 13,94% dei biancavillesi ha votato per i referendum: 2533 votanti su 18.151 aventi diritto. I seggi riapriranno lunedì, dalle ore 7 alle 15.
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vincenzo
1 Agosto 2015 at 21:11
Non hanno creato una metropolitana, ma solo una Littorina Interrata non ha cambiato nulla così come è stata fatta, se è vero che la tratta è più breve(ma non è così) è anche vero che le fermate sono triplicate, quindi non si risparmia certo tempo.
E poi che significa “A fronte di un tempo di percorrenza sulla tratta Paternò-Adrano di circa 68 minuti” ma siamo impazziti? la vecchia littorina faceva Biancavilla (Bar Colombo)- Catania (borgo) in 60 minuti, fino a 56 anni fa, mica in 2 ore?ma chi le ha rese queste dichiarazioni?
E anche se fosse vero(ma è pura fantasia), si legge di una riduzione di soli 2km di tragitto, ma da 68 minuti si passa a 50 minuti, cioè quei 2 km in più si percorrevano in 18 minuti??neppure a piedi? sulle mani a testa in giù?….ma cosa dite, cosa scrivete….
concita
30 Luglio 2015 at 15:50
Bellissima impresa….di cui i cittadini del comprensorio possono pregiati. ….ma gli appartamenti distrutti e le case danneggiate a noi limitrofi della obsoleta strada ferrata ….chi le paga? Chi risarcire cotanto ingente danno?
Vorrei che i vertici presenti ai festeggiamenti di inaugurazione …. mi dessero una degna risposta! !!
vincenzo
1 Agosto 2015 at 20:53
Non ci vogliono certo i vertici per risponderti, i danni li risarcisce la ferrovia circumetnea, tra biancavilla ed adrano sono decine le persone che hanno chiesto e ottenuto il risarcimendo, facendo causa alla FCE, basta andare da un avvocato e far valere i propri diritti