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Cani randagi, mancano le risorse: «Solo un vigile urbano a disposizione»

di Orazio Caruso
La mancanza di fondi sta rendendo difficile il compito degli agenti della polizia municipale di Biancavilla di effettuare la sterilizzazione di cani randagi.
La problematica è stata affrontata nel corso della trasmissione radiofonica “Ditelo a Rgs”, in onda dalle 7.30 sulle frequenze di Radio Giornale Sicilia. L’argomento è stato discusso in trasmissione, dopo la segnalazione fatta alla redazione giornalistica, da un cittadino biancavillese, Kevin Russo.
A dialogare con i conduttori, Giovanni Villino e Max Albegiani, Barbara Caruso, ispettore capo della polizia municipale di Biancavilla, la quale, nel suo intervento ha sottolineato le difficoltà giornaliera che è costretta ad affrontare, data la mancanza di fondi comunali.
«Abbiamo delle grosse difficoltà oggettive nel nostro lavoro -ha esordito l’ispettore Caruso- Ci siamo rivolti all’Asp di nostra competenza, la quale ha tra le sue prerogative la sterilizzazione dei randagi, ma essendo oberata di lavoro, dati i rapporti con tutti i comuni della provincia, in questo mese abbiamo effettuato solo sei sterilizzazioni. Per trovare gli opportuni appoggi abbiamo siglato una convenzione con un “rifugio sanitario” per cani a Zafferana Etnea».
È una struttura in cui il randagio entra, viene curato, sterilizzato e rimesso in libertà: «La legge regionale 15 del 2000- prosegue l’ispettore Caruso- ci consente di rimettere sul territorio i cagnolini, classificati non morsicatori, i quali non costituiscono un pericolo per la pubblica incolumità. Si viene cosi a costituire il cosiddetto “cane di quartiere”, una figura che ancora deve prendere corpo in città».
Inoltre, Barbara Caruso ha evidenziato la crescente difficoltà ad affrontare il problema, essendo la sola unità, nel corpo della locale polizia municipale, ad occuparsi della problematica randagismo: obbligata, in pratica, ad operare con pochissime risorse economiche dinanzi a decine di casi di randagi che circolano liberamente in città.
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Paziente operata a 104 anni, intervento straordinario all’ospedale di Biancavilla
Il sindaco Bonanno si congratula con i medici Natale Giuffrida e Antonino Rossitto: «Sanità che funziona»

Un delicato intervento chirurgico di protesi al femore su una paziente di 104 anni è stato eseguito con successo all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. A renderlo noto è il sindaco Antonio Bonanno, che ha voluto esprimere il proprio apprezzamento ai professionisti coinvolti.
«Faccio le mie più vive congratulazioni ai dottori Natale Giuffrida e Antonino Rossitto, ortopedici dell’ospedale di Biancavilla – ha dichiarato Bonanno – per il delicato intervento al femore eseguito con successo su una paziente di 104 anni, la signora Vita di Cesarò».
Un ringraziamento particolare è stato rivolto anche all’intera squadra sanitaria che ha collaborato all’operazione. «Un plauso va anche all’equipe anestesiologica e al personale infermieristico – ha aggiunto il primo cittadino – che hanno garantito un’assistenza di altissima qualità».
Per il sindaco, l’episodio rappresenta un motivo di orgoglio non solo per la struttura ospedaliera, ma per l’intera comunità. «Questo intervento testimonia l’eccellenza e la professionalità del nostro ospedale – ha sottolineato – capace di offrire cure avanzate e umanamente attente anche nei casi più complessi».
«La sanità pubblica, quando funziona con competenza e dedizione, è motivo di orgoglio per l’intera comunità», ha rimarcato Bonanno.
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Ss 284, a Biancavilla sparito lo spartitraffico: appello per il ripristino
Intervento dell’associazione Aiace: «Non possiamo aspettare che si verifichi un’altra tragedia»

I birilli spartitraffico lungo la Strada Statale 284, nel tratto di Biancavilla, non ci sono più. Con il tempo sono stati distrutti, danneggiati, scardinati. Eppure non erano lì per caso. Quei dispositivi flessibili erano stati fortemente voluti, attraverso petizioni e prese di posizioni, da cittadini di Biancavilla, Adrano, Bronte e dei centri vicini. Una volontà contro incidenti stradali in un’arteria ad alto rischio. L’assenza dello spartitraffico adesso riaccende i riflettori sulla sicurezza.
L’Associazione Consumatori AIACE, attenta su questi temi e sulla Ss 284, lancia un appello urgente alle istituzioni (Comune di Biancavilla, alla Prefettura, all’Anas e alla Polizia Stradale): «Chiederemo formalmente agli enti competenti il ripristino immediato della barriera spartitraffico con i birilli flessibili. Non possiamo aspettare che si verifichi un’altra tragedia».
L’associazione chiede interventi concreti anche per altri aspetti: un manto stradale drenante, che non si trasformi in una trappola a ogni pioggia; una pavimentazione a norma, senza buche né tratti usurati; aree di sosta sicure e pulite, libere da rifiuti e cani randagi, che rappresentano un pericolo reale per chi è alla guida; guard rail a norma, per contenere i veicoli in caso di uscita di strada.
Tutti elementi che – denuncia l’associazione – risultano assenti in lunghi tratti della Strada Statale 284, la principale arteria che collega Biancavilla, Adrano, Santa Maria di Licodia e Paternò.
«Autovelox non omologato, annullato verbale»
Intanto, l’associazione cita l’avv. Andrea Carmanello che ha reso nota una sentenza recentissima del Giudice di Pace di Biancavilla con cui è stato annullato un verbale elevato con autovelox. Il motivo? Il dispositivo era approvato ma non omologato, contrariamente a quanto stabilito dalla Cassazione.
«Una decisione di grande valore, che può aprire la strada – sottolinea Aiace – a molti ricorsi e annullamenti, anche in altri comuni. È bene che i cittadini lo sappiano, perché conoscere i propri diritti è il primo modo per difendersi».
«Non si può morire per strada mentre si va a lavorare, a scuola o semplicemente si torna a casa – scrive l’associazione –. La sicurezza non può ridursi a qualche autovelox. Sappiamo bene che in molte zone d’Italia questi strumenti sono stati utilizzati più per fare cassa che per prevenire realmente incidenti. Ma non è così che si salvano vite».
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