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Il preside Mario Amato: «I ragazzi cercano spazi, intervenga il Comune»




Il preside Mario Amato
di Vittorio Fiorenza
«Parlerò con i ragazzi, dirò loro che se si fanno male mentre scavalcano o giocano a pallone, quando la scuola è chiusa, i loro genitori mi denunciano. Ecco perché farò affiggere dei cartelli in cui sarà chiaramente indicato il divieto di accesso».
Il prof. Mario Amato è dirigente scolastico del Primo circolo didattico, ma quest’anno è pure reggente della scuola media “Luigi Sturzo”, al centro delle discussioni suscitate dalla pubblicazione delle immagini di Biancavilla Oggi dei ragazzi che scavalcano cancello ed alte inferriate per giocare a calcio. La storia professionale di Amato è essenzialmente legata alla “Sturzo” per averci insegnato anni.
«Ritorno in questa scuola da reggente dopo 11 anni e –sottolinea Amato– mi spiace vedere gli stessi problemi che ho lasciato. Non solo: abito a due passi dalla “Sturzo” e mi capita di vedere gruppi di ragazzi con il pallone in mano che si dirigono verso il campetto, quando l’edificio è chiuso e non sono previste attività programmate. Evidentemente non è stato sufficiente, ai tempi del preside Nino Longo, innalzare le inferriate con la parte superiore appuntita».
Il preside, però, allarga la riflessione: «C’è da parte di questi ragazzi una richiesta di spazi. Solo questo. Non hanno mai fatto danni alla scuola. Resta il loro bisogno di avere un posto in cui giocare. Di questo il Comune si deve fare carico».
Non una riflessione generica, quella di Amato. Ad essa si legano una precisa proposta e un interrogativo, rivolti all’amministrazione comunale: «È possibile sistemare il nostro campetto e dotarlo di un ingresso autonomo. Si può poi fare un protocollo di intesa con il Comune per consentire l’utilizzo ai ragazzi anche fuori dagli orari scolastici. Ma il Comune è disposto a farlo? Ed è disposto a mettere un addetto per la struttura?».
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Coltre nera su Biancavilla: alla pioggia si aggiunge adesso la cenere vulcanica
Il sindaco Antonio Bonanno attiva la protezione civile: «Chiedo a tutti la massima attenzione»


Alle forti raffiche di vento e alla pioggia che stanno colpendo da diverse ore il nostro territorio si sono aggiunti i boati e la cenere vulcanica che sta cadendo copiosa su Biancavilla e su tutto il comprensorio. Una coltre nera ricopre piazze, strade, terrazze e balconi.
Secondo quanto comunicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia «il tremore vulcanico, già al livello alto, ha registrato un repentino aumento dei valori». E «il sistema Etnas è nello stato F2», che comporta quindi l’altissima probabilità di accadimento imminente o in corso di fontane di lava.
È per questo che i sindaci e i comuni delle aree sommitali dell’Etna sono stati invitati ad attivare nuovamente il sistema di protezione civile.
«Con gli uomini della Protezione Civile stiamo monitorando la situazione», ha fatto sapere il primo cittadino di Biancavilla, Antonio Bonanno. Per queste ragioni «chiedo a tutti la massima attenzione: guidare con prudenza e raccomando di evitare l’uso di motocicli e mezzi a due ruote».


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