Cronaca
Fu sorpreso con un mini arsenale: condanna definitiva per Amoroso
La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, nei confronti di Vito Amoroso, classe 1967, pregiudicato, condannato in via definitiva alla pena di 4 anni e 4 mesi di reclusione per il reato di detenzione illegale di armi clandestine, munizionamento e ricettazione.
Il provvedimento si riferisce all’arresto effettuato dalla Squadra Mobile il 4 agosto 2013 allorquando, a seguito di perquisizione eseguita presso l’abitazione catanese di Amoroso, furono rinvenute e sequestrate 5 pistole con matricola abrasa, complete di caricatori e cartucce, 2 caricatori completi di cartucce ed un numeroso munizionamento di vario calibro.
Noto per essere stato coinvolto in varie operazioni antimafia degli anni ’90, lo scorso dicembre, Amoroso, ritenuto esponente di rango apicale del clan biancavillese, è stato tratto in arresto nell’ambito del blitz “Adernò” eseguito dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Adrano poiché ritenuto responsabile di reati in materia di sostanze stupefacenti. Per tale motivo, quest’ultimo provvedimento gli è stato notificato in carcere.
►VIDEO Operazione “Adernò”: l’arresto di Vito Amoroso
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Cronaca
Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla
È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante
Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata
Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.
L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.
Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.
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