Cronaca
A mano armata al “Cimelli’s Cafè” Rapinatore arrestato un’ora dopo
Ha puntato una pistola contro la titolare. Mario Monforte, 41enne di Biancavilla, fuggito via con 120 euro, è stato immediatamente rintracciato dai carabinieri.
Ha preso di mira il “Cimelli’s Cafè”, lo stesso bar-tabaccheria di viale Europa che nei giorni scorsi era stato “visitato” da alcuni malviventi che, tramite una mazza ferrata, ne avevano infranto la porta d’ingresso per rubare sigarette, schede telefoniche e denaro contante.
Stavolta, l’uomo è entrato nella rivendita con la pistola in pugno ed il volto travisato da sciarpa e berrettino, costringendo la titolare a consegnargli i 120 euro contenuti nella cassa e dileguandosi poco dopo per le stradine limitrofe.
Per fortuna, la donna, dopo essersi ripresa dallo spavento, ha avuto la forza di chiedere aiuto al 112 che immediatamente ha fatto convergere in zona una pattuglia del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò.
Acquisite le testimonianze della vittima e di alcuni presenti, i carabinieri, nel giro di un’ora, sono riusciti a risalire all’identità del criminale.
L’uomo è stato rintracciato ed ammanettato nei pressi della propria abitazione con ancora i soldi in tasca, lo stesso abbigliamento indicato dai testimoni e la pistola, poi risultata a salve, utilizzata per la rapina.
L’arrestato, il 41enne Mario Monforte di Biancavilla, dopo le formalità di rito, è stato trasferito al carcere di Catania di piazza Lanza con l’accusa di rapina aggravata.
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Cronaca
Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla
È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante
Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata
Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.
L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.
Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.
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