In città
Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita
Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi
Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.
Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.
Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.
Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.
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In città
In piazza il presepe si “anima” con gli ospiti e gli operatori del “Cenacolo”
In una cornice suggestiva, la seconda edizione dell’evento promosso dalla Comunità Terapeutica Assistita
Per il secondo anno consecutivo, a Biancavilla, gli ospiti e gli operatori della Comunità Terapeutica Assistita “Cenacolo Cristo Re” hanno messo in scena “Luce che illumina ogni uomo”. È la rappresentazione della Natività di Cristo, inserita nel cartellone delle manifestazioni del Comune di Biancavilla.
Nella cornice di piazza Roma, ai piedi del campanile della chiesa madre e della chiesa del Rosario, luci e musiche suggestive. EAl centro, il racconto dell’Annunciazione, l’arrivo di Maria e Giuseppe tra i pastori. E ancora: la nascita del Bambino Gesù, la danza degli angeli, Erode e i magi. Un susseguirsi di scene che hanno fatto rivivere l’atmosfera magica e coinvolgente del mistero del Natale.
L’evento è il frutto dell’impegno degli ospiti che per settimane si sono preparati intensamente. Lo hanno fatto nell’ambito dei laboratori specifici di recitazione, canto, scenografie, coordinati dagli educatori, e uno di sartoria, sotto la guida dell’infermiera Lina Furnari.
Coinvolte tutte le figure sanitarie dell’istituto che opera nell’ambito della salute mentale: dal direttore sanitario , Giampaolo Di Pietro, agli educatori, pedagogista, infermieri e ausiliari.
Una particolarità si è avuta in questa seconda edizione: la presenza dei dipendenti andati in pensione negli ultimi anni. In questo modo, con la partecipazione di familiari, amici, volontari (notevole il contributo di Paolo Pinnale, Salvuccio Furnari, Giuseppe Barbagiovanni con Calogero e Salvatore, i ragazzi del Cgs Life e tanti altri), dei circoli che si affacciano nella piazza (primo fra tutti, quello dei Cacciatori), la manifestazione ha avuto la caratteristica dell’inclusività e della fraternità.
Al termine, il canto della Novena eseguita da Elisa Salomone ha dato un tocco di tradizione e il pensiero di padre Pino Salerno ha attualizzato il messaggio evangelico inerente alla Natività. La regia dell’evento è stata affidata a Filadelfio Grasso.
Pienamente soddisfatto il direttore del “Cenacolo”, Giosuè Greco, secondo cui tali occasioni riescono a porre la struttura terapeutica al centro di una comunità territoriale capace di offrire sensibilità e attenzione per chi è diversamente abile. Nello specifico, tali occasioni fanno vivere più intensamente a grandi e piccini il senso della Festa più attesa dell’anno.
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