Cronaca
Lite per futili motivi: aggredisce due vicini, poi viene bloccato con il taser
In via Giacomo Matteotti intervento dei carabinieri di Paternò e di Biancavilla per placare un esagitato
Due persone sono state aggredite da un uomo, andato in escandescenza. Banali motivi alla base dell’episodio, avvenuto nei pressi di via Giacomo Matteotti, a Biancavilla. Il presunto aggressore si è scagliato contro alcuni vicini dell’abitazione dei nonni. Un parapiglia che ha fatto intervenire i carabinieri.
Sul posto, i militari del Nucleo Radiomobile della compagnia di Paternò assieme ai colleghi della stazione di Biancavilla. Per bloccare e placare l’uomo, i carabinieri gli hanno intimato l’utilizzo del taser, lo strumento di immobilizzazione elettrica in dotazione alle forze dell’ordine. In via Matteotti si è radunata una folla attratta dal trambusto e dai lampeggianti delle pattuglie dei carabinieri.
Nelle prossime ore dovrebbe essere formalizzata una denuncia, per aggressioni e minacce, da indirizzata al vaglio dell’autorità giudiziaria. Intanto, il presunto aggressore è stato portato all’ospedale “Santissimo Salvatore” di Paternò per verificare il suo stato psicofisico.
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Cronaca
Prende a pugni la moglie fino a farla sanguinare: arrestato un 46enne
La vittima trova il coraggio di denunciare, intervento dei carabinieri per bloccare un albanese
Pugni in testa e in faccia, fino a farla sanguinare. È l’ennesima storia di violenza contro una donna, a Biancavilla. Un 46enne di origini albanesi è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, ai danni della moglie 45enne.
La pattuglia è stata messa in allarme dalla vicina di casa della vittima. Sentendo delle urla, è uscita in strada e ha visto la donna che scappava con il volto pieno di sangue. Poco prima, infatti, la signora sarebbe stata aggredita dal marito che, tornato a casa ubriaco, dapprima avrebbe dato dei forti pugni al muro e poi se la sarebbe presa con lei.
La donna era in camera da letto e non avrebbe nemmeno compreso quali fossero le accuse mosse dal marito quando lui, invece, avrebbe iniziato a colpirla con pugni alla testa, tenendo un cellulare nelle mani.
Atti violenti pure all’ospedale
Quando i militari hanno raggiunto l’abitazione della vittima, un’ambulanza l’aveva già trasportata al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata”. I carabinieri, quindi, sono entrati in casa sua per comprendere cosa fosse accaduto. Tracce di sangue notate sulle pareti dell’ingresso, sulle lenzuola in camera da letto e anche su un cellulare rotto lasciato per terra. In cucina, invece, l’aggressore era riverso in terra, ubriaco. Per questo è stato richiesto l’intervento al 118.
All’ospedale cittadino, i medici hanno dovuto ricucire una ferita alla tempia della signora mentre l’uomo ha aggredito verbalmente i medici e i carabinieri, fino a scagliarsi contro questi ultimi e colpendone uno con una manata al petto.
Bloccato e messo in sicurezza, i medici hanno potuto medicarlo, mentre la donna, dimessa, ha deciso di denunciarlo, raccontando la serie di vessazioni e angherie che avrebbe subito nel corso del loro matrimonio e decidendo di trasferirsi a casa di suo fratello. Il 46 enne è stato, perciò, arrestato e collocato ai domiciliari, in un’abitazione diversa da quella coniugale.
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