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Bergamo e Roma puntano sulla gamification per salvare l’ambiente

È proprio il caso di dirlo: salvare l’ambiente è un gioco da ragazzi. Sarà la Generazione Z, infatti, ad aiutare il nostro pianeta e a cambiare il nostro stile di vita. Grazie a due grandi alleati: la tecnologia da un lato e la gamification dall’altro.
Ma se per il primo termine non ci sono problemi di comprensione, qualche dubbio in più potrebbe venire sul secondo. Con gamification si intende infatti l’applicazione in contesti ordinari, quotidiani e normali di meccanismi e tecniche tipiche di un contesto ludico. Il settore del gaming è stato un pioniere nell’utilizzo della gamification, in quanto ha sempre cercato di sfruttare al massimo le tecnologie disponibili per offrire un’esperienza di gioco immersiva e coinvolgente. Tutto questo è stato possibile grazie all’utilizzo di elementi come la storia, la grafica e la meccanica di gioco.
E in che modo tutto questo andrà a influire sulla sostenibilità ambientale ce lo spiegano i casi di Roma e Bergamo.
Un gioco tra cultura e raccolta differenziata
Dalla capitale arriva l’idea di “Giochi da non rifiutare”, un’idea innovativa frutto, guarda caso, dell’intuito e della genialità di un team di under18, composto da Irene Casariu, Alessia Proietti D’Ascaneo, Claudia Gemma, Leonardo Marinangeli, Ludovica Santambrogio. I ragazzi, vincitori dell’Hackaton “Women Empowerment”, organizzato da GenQ in collaborazione con Needs, puntano sulla gamification per raccogliere i rifiuti in cassonetti interattivi sperimentali.
20 sacchetti a disposizione, 3 mezzi per la raccolta rifiuti. In premio una MIB Card, la carta che garantisce l’accesso gratuito a tutti i musei di Roma. “Durante l’Hackathon ci sono stati presentati quattro problemi principali che riguardano la città di Roma – racconta uno dei membri del gruppo – i mezzi pubblici affollati, l’inquinamento dell’aria, il problema dei rifiuti e le strade piene di buche. Lo scopo era di pensare ad una soluzione a questi disagi attraverso lo studio degli open data messi a disposizione dal comune di Roma Capitale. Arrivare al progetto finale non è stato semplice, volevamo fare qualcosa di realizzabile, che venisse realmente presa in considerazione, calibrando soldi da spendere ed impatto sul problema”.
Bergamo in bicicletta
A Bergamo invece puntano tutto sulla mobilità green, in particolare sulle biciclette. Grazie a Pin Bike, infatti, sarà possibile tramutare in soldi i chilometri percorsi sulle due ruote: 25 centesimi al chilometro, per un massimo di 30 euro al mese, erogati sottoforma di voucher da spendere all’interno del distretto commerciale bergamasco. “Monitoriamo l’uso della bici dei residenti nel comune di Bergamo per chi si sposta con mobilità alternativa e dolce – ha spiegato Stefano Zenoni, Assessore alla Mobilità – sia che lavorino o studino qui o fuori, e a seconda dei chilometri fatti, vengono dati premi economici per l’impegno”.
Salvare il pianeta attraverso il gioco, insomma, non è poi così difficile.
https://infocasino.it/news/gamification-applicata-al-gambling-online

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Si è smarrito un bambino: carabinieri, vigili urbani e volontari cercano Nicolò
Il piccolo ha 8 anni, capelli castano chiaro e indossa una maglietta bianca e un paio di jeans blu

Apprensione a Biancavilla per un bambino di 8 anni, Nicolò, di cui non si hanno notizie dalle ore 18. Si trovava con la famiglia in uno studio medico, all’angolo tra via Antonio Gramsci e via Privitera, quando il piccolo sarebbe stato attratto di un cane. Lo ha seguito fino a smarrirsi.
I familiari lo hanno cercato e chiamato per tutto il quartiere. Ma finora senza esito. Per questo sono in giro una pattuglia dei carabinieri e due della polizia municipale per rintracciare il bambino. A loro si sono aggiunti alcuni volontari della protezione civile.
Nicolò ha capelli castano chiaro, indossa una maglietta bianca Guess, jeans blu e scarpe blu della Puma. Chiunque lo notasse può chiamare il comando dei carabinieri e segnalare la sua presenza per essere ricongiunto ai familiari, residenti in via Matteotti.
AGGIORNAMENTO
Il bambino è stao ritrovato. O meglio, è tornato a casa da solo. Dalla compagnia dei carabinieri di Paternò erano anche arrivati rinforzi. Per fortuna, il piccolo è ora con la sua famiglia.
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