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Rimosso lo spartitraffico di viale dei Fiori, presto l’avvio dei lavori definitivi

Decisione presa dopo l’effetto “galleggiante” delle barriere in plastica causato dalle piogge

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Lo spartitraffico “New Jersey” di viale dei Fiori è stato rimosso. La barriera, costituita da elementi in plastica, era stata posata in via sperimentale lo scorso mese. L’allagamento del solito tratto di strada, causato dalle piogge, ha reso “galleggiante” i separatori di corsia. Da qui, la decisione dell’amministrazione comunale della loro rimozione.

Nei prossimi mesi, tuttavia, sono in programma degli interventi radicali che dovrebbero risolvere del tutto il problema degli allagamenti. Cosa che accade fin dall’inaugurazione del maggio 2017 dell’arteria stradale, costata 1 milione e 500mila euro e realizzata come via di fuga per ragioni di protezione civile in casi di emergenza e calamità. Una motivazione paradossale, che stride con gli effetti pericolosi che si verificano ad ogni acquazzone.  

«Pasticci ereditati, lavori in gara a settembre»

Sulla questione è tornato ad intervenire il sindaco Antonio Bonanno con una nota inviata alla stampa.

«All’atto del mio insediamento- ricorda Bonanno– con le casse comunali svuotate e con milioni di debiti da pagare, non abbiamo potuto affrontare subito la questione semplicemente perché i soldi non c’erano. Lo abbiamo fatto in tempi più recenti, riuscendo ad aggiudicarci un sostanzioso finanziamento di 400mila euro grazie al quale riusciamo ora a intervenire. Ultimato il progetto necessario, infatti, ci siamo mossi per ottenere il finanziamento e, adesso, ci avviamo finalmente ad attuare un intervento strutturale. I lavori a settembre vanno in gara in modo da poter dare inizio ai lavori nella stagione autunnale».

L’intervento prevede, da una parte, la posa di una vasca di laminazione per la raccolta delle acque lungo Viale dei Fiori e, dall’altra, la realizzazione di un sistema di captazione delle acque nella zona a nord “Cartalemme”. Per la messa in sicurezza della strada, inoltre, è stato ottenuto un altro finanziamento di 1,3 milioni. Si attende la gara: inizio dei lavori previsto a dicembre.

«Ai consiglieri comunali d’opposizione ricordo –sottolinea il sindaco– che quella strada non in perfette condizioni, non è opera nostra, ce la siamo ritrovata. Gli altri fanno i pasticci e a noi tocca risolverli. Lo facciamo volentieri, per il bene dei cittadini».

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Politica

Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla

La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica

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La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.

Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.

E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.

«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».

I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».

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