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Contagi Covid a quota 231 a Biancavilla, lo chef Carmelo Gentile ottava vittima
L’uomo, 66 anni, era ricoverato da quasi un mese in gravi condizioni all’ospedale “Maria Santissima Addolorata”

Era ricoverato da quasi un mese all’ospedale a causa degli effetti dell’infezione da coronavirus. Un quadro clinico grave fin da subito, fino all’ulteriore peggioramento delle sue condizioni. È morto all’età di 66 anni, Carmelo Gentile, chef apprezzato. Era stato lui stesso, accusati i primi sintomi, a recarsi nella struttura sanitaria. Poi il ricovero, prima in reparto, poi in Rianimazione. Biancavilla conta così l’ottava vittima Covid dall’inizio dell’emergenza.
Così il sindaco Antonio Bonanno: «Questo maledetto virus non allenta la presa. Questa mattina abbiamo appreso della scomparsa di un altro nostro concittadino che si trovava ricoverato al “Maria Santissima Addolorata”. Sono davvero dispiaciuto. Non possiamo far altro, nel nostro piccolo, che essere vicini al dolore dei familiari. Tutto il nostro cordoglio».
Gli ultimi dati forniti dall’Asp di Catania registrano 231 contagi a Biancavilla in questa seconda ondata. Ci sono stati, però, anche 81 guarigioni. Le persone attualmente a casa perché positive al virus sono 150, mentre quelle in isolamento sono 305. I biancavillesi ricoverati sono 8.
«A distanza di qualche giorno l’Asp torna ad aggiornare la situazione sul fronte dei contagi. Un ritardo –spiega Bonanno– dovuto all’allineamento dei dati (così come chiedemmo a suo tempo) e che è servito ad avere una fotografia quasi esaustiva».
Un quadro su cui il primo cittadino fa due considerazioni. La prima: «Il numero dei positivi cresce ma è un dato che tiene conto di casi positivi che non erano stati inizialmente conteggiati e che invece sono stati inseriti adesso a distanza già di giorni; in proporzione, aumenta anche il numero dei guariti, altro dato altamente indicativo».
La seconda: «La curva dei contagi è in flessione anche grazie, lo ribadisco ancora una volta, alle azioni intraprese nel corso delle ultime settimane».
Sempre valide le precauzioni da adottare: distanziamento, mascherina e uso di igienizzanti. Chi può, resti a casa ed eviti il più possibile contatti esterni.
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Il vescovo Luigi Renna in visita ai reparti dell’ospedale di Biancavilla
«Bisogna essere grati per questo presidio che fa sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura»

Un saluto ad ogni paziente ricoverato, l’incontro con il personale medico e infermieristico, la visita al pronto soccorso e in tutti i reparti (con canti e sventolio di bandiere, in particolare, in “Pediatria”). L’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, ha fatto tappa all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.
«Sono rimasto molto ben impressionato – ha detto Renna – dalla manutenzione e dalla cura delle strutture, ma soprattutto dalla relazione che si è venuta a creare tra pazienti, medici, personale sanitario. È un ambiente luminoso sotto tutti gli aspetti. Bisogna essere grati per questo presidio che permette ai cittadini di sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura e ci sprona a fare sempre meglio».
Il vescovo è stato accolto dal commissario straordinario dell’Asp, Maurizio Lanza, e dal direttore sanitario della struttura, Mario Patanè. Un’occasione attraverso la quale ha conosciuto anche il personale di recente assunzione.
«Ho incontrato molti nuovi giovani medici, infermieri e operatore socio-sanitari. E questo – ha sottolineato il vescovo – fa ben sperare sia perché l’azienda sta assumendo sia perché ci sono tanti giovani che non emigrano, ma rimangono nel nostro territorio. È la vittoria di una sfida molto importante. Sappiamo che la nostra Sicilia si sta spopolando, dobbiamo fermare questa emorragia e credo che le assunzione abbiano un duplice vantaggio. Anzitutto dota di professionalità fresche il sistema sanitario e poi permette ai giovani di mettere su famiglia e di creare una società solida nella nostra Isola».
«Un ospedale proiettato nel futuro»
Sulla questione del personale si è soffermato il commissario Lanza: «Non c’è nessun problema per il personale infermieristico perché abbiamo approvato la nuova graduatoria. Conosciamo, invece, le carenze di determinate specialità mediche che riguardano tutta Italia».
Per l’ospedale di Biancavilla, Lanza ha voluto ribadire che si tratta di una struttura «pronta ad accogliere e proiettata nel futuro perché gli investimenti sono stati e saranno tanti». In particolare, «il vecchio plesso è oggetto di una nuova ristrutturazione e affiancherà il nuovo: due strutture sulle quali bisogna puntare per il futuro».
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