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Politica

Contagio Covid: chiusi per sanificazione tutti i plessi del 2° Circolo didattico

Ordinanza del sindaco Antonio Bonanno dopo un altro caso di infezione da coronavirus a scuola

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di VITTORIO FIORENZA

Ancora un’altra scuola chiusa di Biancavilla – stavolta il 2° Circolo didattico – su ordinanza del sindaco Antonio Bonanno. Ancora per lo stesso motivo: tra il personale si è verificato un contagio da coronavirus. Un bidello del plesso di via Liguria (nel quartiere “Grassura”) è risultato positivo. Ma per adottare le precauzioni del caso, tutti i plessi saranno interessati da interventi di sanificazione, igienizzazione, disinfezione e pulizia straordinaria.

Così, dal 9 all’11 novembre, niente lezioni. Resteranno a casa alunni, insegnanti e altro personale scolastico dei plessi di via Liguria, di via dei Mandorli e “Cielo stellato”.

L’atto del primo cittadino, disposto su richiesta del dirigente scolastico, richiama «i provvedimenti ministeriali e regionali vigenti in materia di misure urgenti per il contenimento del contagio da Covid-19 e per la gestione dell’emergenza epidemiologica in atto». Un’ordinanza che fa particolare riferimento «alle misure per l’igiene dei servizi pubblici».

La chiusura del 2° Circolo didattico si aggiunge – come reso noto dal nostro giornale – a quella della scuola media “Luigi Sturzo”, dove saranno anche attuati interventi di sanificazione dal 9 al 12 novembre. Un’intera classe di alunni e i relativi docenti sottoposti ad isolamento domiciliare. Anche qui è stato accertato un contagio tra il personale ed altri casi sospetti, tra gli insegnanti, in attesa dell’esito del tampone.

Un mese fa, poi, era toccata la stessa sorte al plesso di scuola dell’infanzia “Clara Zappalà” di via Pistoia, a causa di una insegnante risultata infettata dal virus.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Istituzioni

Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi

L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

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© Foto Biancavilla Oggi

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.

Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.

Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.

Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.

Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.

«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.

Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».

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Politica

Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa

I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

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© Foto Biancavilla Oggi
QUESITISINO
Licenziamenti illegittimi94,58% 5,42%
Lavoratori piccole imprese94,05%  5,95%
Lavoro precario94,08% 5,92% 
Sicurezza sul lavoro91,12% 8,88%
Cittadinanza italiana65,68%32,32% 

Fonte: Comune di Biancavilla

Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.

Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.

I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.

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