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I contagi sono a quota 47 a Biancavilla, Bonanno: «Dati destinati a salire»
Anziani a rischio, il sindaco annuncia procedure di tracciamento con l’Asp: «Non nascondo la preoccupazione»

Mai così tante persone contagiate a Biancavilla: 47. Questo il numero delle persone infette, comunicato nell’ultimo bollettino del Comune, sulla base di dati forniti dall’Asp di Catania.
«Un numero – specifica il sindaco Antonio Bonanno – che è impietosamente destinato a salire». Il trend dei giorni scorsi, d’altra parte, ha indirizzato ad una scenario con una epidemia in progressiva espansione anche a Biancavilla.
«Non vi nascondo la mia preoccupazione dinanzi ad una curva dei contagi che non arresta la sua salita», ammette il primo cittadino.
«Nel frattempo, assieme all’Asp, stiamo effettuando – annuncia poi Bonanno – una ricognizione sul tracciamento di ogni contagiato. Dobbiamo tutelare le persone che sono state in contatto e, tra queste, molti sono soggetti deboli perché vittime di altre patologie».
Ma non basta. Per arginare la diffusione del virus è necessario adottare una condotta precisa.
«Tocca anche ad ognuno di noi – dice Bonanno – prenderci cura, con i nostri comportamenti, delle persone anziane. E di quelle che – all’interno della famiglia – sappiamo che possono essere a rischio».
«Non ne usciremo presto. È per questo che, al di là dei casi che si registreranno nei prossimi giorni, dobbiamo attenerci al nostro senso di responsabilità. Mascherina sempre, distanziamento sociale, risciacquo frequente delle mani», conclude il sindaco, ricordando le precauzioni, sempre valide, da seguire.
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Il vescovo Luigi Renna in visita ai reparti dell’ospedale di Biancavilla
«Bisogna essere grati per questo presidio che fa sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura»

Un saluto ad ogni paziente ricoverato, l’incontro con il personale medico e infermieristico, la visita al pronto soccorso e in tutti i reparti (con canti e sventolio di bandiere, in particolare, in “Pediatria”). L’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, ha fatto tappa all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.
«Sono rimasto molto ben impressionato – ha detto Renna – dalla manutenzione e dalla cura delle strutture, ma soprattutto dalla relazione che si è venuta a creare tra pazienti, medici, personale sanitario. È un ambiente luminoso sotto tutti gli aspetti. Bisogna essere grati per questo presidio che permette ai cittadini di sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura e ci sprona a fare sempre meglio».
Il vescovo è stato accolto dal commissario straordinario dell’Asp, Maurizio Lanza, e dal direttore sanitario della struttura, Mario Patanè. Un’occasione attraverso la quale ha conosciuto anche il personale di recente assunzione.
«Ho incontrato molti nuovi giovani medici, infermieri e operatore socio-sanitari. E questo – ha sottolineato il vescovo – fa ben sperare sia perché l’azienda sta assumendo sia perché ci sono tanti giovani che non emigrano, ma rimangono nel nostro territorio. È la vittoria di una sfida molto importante. Sappiamo che la nostra Sicilia si sta spopolando, dobbiamo fermare questa emorragia e credo che le assunzione abbiano un duplice vantaggio. Anzitutto dota di professionalità fresche il sistema sanitario e poi permette ai giovani di mettere su famiglia e di creare una società solida nella nostra Isola».
«Un ospedale proiettato nel futuro»
Sulla questione del personale si è soffermato il commissario Lanza: «Non c’è nessun problema per il personale infermieristico perché abbiamo approvato la nuova graduatoria. Conosciamo, invece, le carenze di determinate specialità mediche che riguardano tutta Italia».
Per l’ospedale di Biancavilla, Lanza ha voluto ribadire che si tratta di una struttura «pronta ad accogliere e proiettata nel futuro perché gli investimenti sono stati e saranno tanti». In particolare, «il vecchio plesso è oggetto di una nuova ristrutturazione e affiancherà il nuovo: due strutture sulle quali bisogna puntare per il futuro».
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