Politica
A Biancavilla euforia a “5 Stelle” per la nomina di Catalfo a ministro

«Ho provato una forte emozione, oltre che smodato piacere, nel sentire il nome di Nunzia Catalfo, quale ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, incarico che nel precedente governo è stato svolto da Luigi Di Maio. Su Nunzia Catalfo la scelta è stata azzeccata. La senatrice da anni si è occupata di formazione e di lavoro e ad oggi ricopre l’incarico di presidente della commissione lavoro e previdenza in Senato. Ricordo l’entusiasmo e la dedizione profusa nel suo lavoro, quando lo scorso ottobre a Roma, nel suo ufficio, mi ha mostrato i disegni di legge a cui stava lavorando col suo staff, non ultime le misure sul reddito di cittadinanza, sul decreto dignità, sul salario minimo e su altri ancora».
È quanto dichiara, a nome del Movimento 5 Stelle di Biancavilla, il consigliere comunale Dino Asero, a commento dell’ingresso nel governo della senatrice di origini biancavillesi.
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►Una “biancavillese” al governo: Nunzia Catalfo, ministro del Lavoro
«Nel mese di maggio, assieme ad un nutrito numero di attivisti pentastellati, abbiamo organizzato – ricorda Asero – un incontro pubblico a Biancavilla sul reddito di cittadinanza, al quale Nunzia ha prontamente partecipato dimostrando doti oratorie e padronanza di termini e contenuti appropriati poiché prima firmataria della suddetta legge».
«Nunzia Catalfo – dice ancora Asero – è stata sempre vicina al Movimento 5 Stelle di Biancavilla: disponibile alle richieste di noi attivisti per la soluzione dei problemi del territorio biancavillese, presente e di supporto durante la nostra campagna elettorale nella passata competizione. Ebbene a Nunzia Catalfo, quale nuovo ministro del governo Conte II, va l’augurio del Movimento 5 Stelle di Biancavilla con l’auspicio, che si presenta assoluta certezza, che nel corso di questi anni metterà la stessa grinta, tenacia e competenza sino ad oggi mostrata».
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Istituzioni
Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi
L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.
Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.
Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.
Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.
Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.
«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.
Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».
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Politica
Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa
I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

QUESITI | SI | NO |
Licenziamenti illegittimi | 94,58% | 5,42% |
Lavoratori piccole imprese | 94,05% | 5,95% |
Lavoro precario | 94,08% | 5,92% |
Sicurezza sul lavoro | 91,12% | 8,88% |
Cittadinanza italiana | 65,68% | 32,32% |
Fonte: Comune di Biancavilla
Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.
Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.
I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.
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