Politica
Dopo anni di attesa, trovati i fondi per avviare l’asilo nido comunale


L’amministrazione comunale di Biancavilla ha posto fine ad una fase di stallo che si protraeva da anni: quella legata al recupero dei fondi per mettere in moto l’Asilo nido comunale. Dopo avere inviato (a giugno scorso) il rendiconto definitivo alla Regione, l’amministrazione Bonanno ha recuperato i fondi necessari – all’interno della programmazione annuale dei Pac – a far partire le attività didattiche ospitate nella struttura di via Turati, già dal prossimo anno scolastico.
«Si tratta di un servizio che reputo molto importante per la nostra città – spiega il sindaco Antonio Bonanno, supportato dal lavoro dell’assessore ai Servizi sociali Alfio Stissi -: il Comune di Biancavilla sblocca una vicenda che andava avanti da circa un decennio e che si era arenata del tutto. È, adesso, nostra intenzione dare continuità ad un servizio che deve divenire riferimento costante per le famiglie di Biancavilla che ne usufruiranno. Recuperiamo il tempo perduto e mettiamo a regime un’attività didattica comunale che in città mancava in maniera davvero inspiegabile».
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Antonio Bonanno rinuncia all’aumento del proprio “stipendio” di sindaco
Notevole risparmio per il Comune: la scelta ricadrà in automatico pure su tutti gli amministratori


Una legge regionale ha aumentato le indennità di funzione dei sindaci. Un atto che ricade, a cascata, anche sugli altri amministratori (vicesindaci, assessori, presidenti del Consiglio Comunale e consiglieri).
A Biancavilla, però, il primo cittadino ha rinunciato a tale aumento di “stipendio”. Antonio Bonanno lo ha già formalmente comunicato al segretario generale. Gli uffici comunali, quindi, sono tenuti al calcolo delle “spettanze”, così come finora è avvenuto, senza ulteriori carichi per l’ente.
«La mia decisione –spiega Bonanno– è coerente con il mio primo atto da sindaco. Appena insediato, tagliai del 30% le indennità del sindaco e degli amministratori».
Il risparmio economico per il Comune di Biancavilla è in via di definizione da parte degli uffici competenti. Certo è che si tratta di somme non di poco rilievo.
«Gli effetti della rinuncia –sottolinea ancora Bonanno– portano a un notevole risparmio. L’aumento delle indennità dei sindaci ridetermina, infatti, anche il compenso massimo mensile percepibile dagli assessori, dai consiglieri comunali e dal presidente del Consiglio Comunale. Per le regioni a statuto speciale, come la Sicilia, gli aumenti sono a carico degli enti interessati. Graverebbero, cioè, sulle casse del Comune di Biancavilla e questo non possiamo permettercelo».
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