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È allarme topi, interventi insufficienti Il Comune: «Non ci sono soldi»

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di Alessandro Rapisarda

L’Sos, gli abitanti della zona di via Siracusa e via Sacco e Vanzetti lo avevano lanciato attraverso Biancavilla Oggi nei giorni scorsi: si intervenga perché qui c’è una presenza allarmante di topi, persino i bambini ci giocano e poi li ammazzano con le scope.

Adesso, un ulteriore Sos di strade vicine, da via Giovanbattista Vico a via San Domenico, da via Macerata a via Monte Cimone, gli abitanti denunciano la presenza di ratti.

«Abbiamo chiamato l’ufficio tecnico di Biancavilla e ci hanno detto che, considerate le troppe richieste di intervento, i soldi non bastano», sottolineano.

In diverse zone la derattizzazione è stata fatta, ma non c’è un piano complessivo e quindi si interviene alla giornata. In sostanza, si procede a “rattoppa buche”. Interventi inadeguati e insufficienti.

Mai come in questo periodo, in redazione erano arrivate così numerose segnalazioni, da ogni parte di Biancavilla, sulla presenza di roditori, anche grossi, come mostra più di ogni altra parola la foto che un gruppo di abitanti ci ha inviato dall’area attigua al viale Cristoforo Colombo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ecco la “sala mortuaria” dell’ospedale di Biancavilla: una grave offesa alla dignità

Le condizioni ignobili di un luogo che dovrebbe accogliere con rispetto la persona deceduta e i loro familiari

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© Foto Biancavilla Oggi

Muri scrostati e mancanza di pulizia. Uno spazio ristrettissimo. Un ripiano rivestito di marmo (non in acciaio, come dovrebbe essere). Ripiano su cui sono evidenti, come nell’annesso lavandino, residui (organici?) che mostrano una mancanza di sanificazione minima. È qui che vengono appoggiate le salme. Un condizionatore d’aria, in alto sul muro, posto al di sopra di una piccola grata di ferro arrugginito.

È questa la camera mortuaria dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. Ma sembra un ripostiglio, ricavato in una stanzetta di fronte al vecchio pronto soccorso del plesso di via Cristoforo Colombo. Una porta in legno, un catenaccio e una targa: “Sala mortuaria”. Biancavilla Oggi vi mostra come si presenta, nel video che qui pubblichiamo.

Il luogo – a due passi dalla direzione sanitaria – è un’offesa al decoro e alla dignità che bisognerebbe riservare ai pazienti deceduti in reparto. Salme collocate qui, in attesa della vestizione funebre, della sistemazione nella bara e della consegna ai familiari. Un’attesa durante la quale gli operatori delle pompe funebri sono costretti a muoversi in pochissimo spazio. I parenti del paziente deceduto possono soltanto stazionare fuori, all’aperto, dove si trovano alcuni vecchi sedili in plastica.

Un’indecenza, tra muffa e ruggine. Una realtà poco conosciuta della struttura ospedaliera di Biancavilla, ma che rappresenta una triste esperienza per i familiari che hanno dovuto affrontare il decesso di un proprio caro in ospedale. Riesce difficile comprendere come nella nuova struttura ospedaliera non sia stata prevista o non ancora realizzata una sala mortuaria degna ad ospitare la persona deceduta e ad accogliere i familiari. Una questione di civiltà e di umanità. È una pretesa eccessiva?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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