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Vietata fiera abusiva degli animali, Glorioso la “scopre” dopo 9 anni

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Un anno fa le violenze contro un carabiniere e due donne in via della Montagna. Un’ordinanza, ora, soltanto ora, l’ha vietata. La Lav: «A farci male, più che le aggressioni subite, fu l’assordante silenzio delle istituzioni locali».

 

di Vittorio Fiorenza

Doveva accadere che un maresciallo dei carabinieri, Guido Costigliola, fosse ferito a sangue. Doveva accadere che un’attivista della Lav, Angelica Petrina, fosse trascinata a terra e riempita di calci. E doveva accadere che un legale, l’avv. Pilar Castiglia, fosse presa a schiaffi, insultata e persino rapinata. Doveva accadere che il militare e le due donne fossero costretti alle cure al pronto soccorso ed uscirne con una prognosi dai 15 ai 30 giorni.

Ebbene sì: doveva accadere tutto questo a Biancavilla affinché, dopo nove anni a capo dell’amministrazione comunale, Glorioso si accorgesse dell’esistenza della fiera abusiva degli animali lungo via della Montagna (sempre silenziosamente allestita) e firmasse un’ordinanza per vietarla.

L’annuncio sul suo profilo Facebook, Glorioso, lo ha scritto alcuni giorni fa. Lo ha fatto –ha spiegato– «per la tutela degli animali da forme di maltrattamento, per il rispetto della legalità e contro la violenza, come quella perpetrata l’anno scorso, in modo grottesco, a un carabiniere e a due donne di un’associazione animalista».

Grottesco? Glorioso cerchi il significato in qualche dizionario. Il termine non è per nulla adeguato per descrivere ciò che è successo l’anno scorso, quando un pezzo di Stato (quello dell’istituzione comunale, per essere precisi) non ha compiuto il suo dovere. Assente, latitante. Vergognosamente silenzioso e pilatesco.

Giusto per rispolverare la memoria, ecco un breve elenco dei fatti, su cui è ancora aperta un’inchiesta della Procura di Catania. La responsabile provinciale Lav, Angelica Petrina, giorno 1 ottobre aveva inviato a Glorioso un messaggio nel quale veniva ricordato ciò che è sempre stato sotto gli occhi di tutti: la fiera (abusiva) del bestiame. Nel messaggio si sollecitava il capo dell’amministrazione a preparare ed ordinare un intervento precauzionale in modo da evitare l’esposizione degli animali. Il giorno dopo? Nessuna presenza dei vigili urbani. Glorioso non aveva mosso un dito.

Il blitz dell’attivista animalista aveva scatenato, quindi, la reazione violenta degli espositori, già presenti con camion e recinti per la vendita di capre, pecore, agnelli, maiali… Non avendo sortito alcun effetto le telefonate ai vigili urbani, l’unico intervento è stato quello di una pattuglia dei carabinieri. Militari della stazione di Biancavilla che suppliscono i vigili urbani. Quando il maresciallo Costigliola invita un “venditore” a mostrare i documenti e, al rifiuto, di seguirlo in caserma, scoppia la ribellione nei confronti dei militari.

Le immagini esclusive di Biancavilla Oggi –acquisite agli atti della Procura– mostrano quei drammatici e concitati momenti, fino al ferimento del maresciallo con la testa e il volto insanguinati. A poca distanza, la vile aggressione con annessa rapina all’avv. Pilar Castiglia, che non è un’attivista della Lav, ma che era intervenuta a difesa di Angelica Petrina (poco prima ripetutamente picchiata), sollecitando l’arrivo delle forze dell’ordine.

Momenti che, a distanza di un anno esatto, la Lav di Catania ricorda così: «Brutalmente picchiati e rapinati. La folla degli abusivi incitava l’inaudita violenza degli aggressori su due donne inermi e un rappresentante dello Stato. Il tragico epilogo fu: la testa spaccata del Maresciallo, diversi lividi, escoriazioni e traumi per l’Avvocato e la Petrina, che riportò anche la frattura di una costola. Quello che fece più male -e brucia ancora- non furono le botte, le umiliazioni del “ve la siete cercata…”, le rapine, gli sputi, i calci, i pugni o le sberle prese, quello che causò più sofferenza fu l’assordante silenzio delle istituzioni locali».

Appunto, le istituzioni locali. C’è un’inchiesta in corso su quei fatti. Sotto indagine non soltanto coloro che hanno usato violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Ma anche diversi vigili urbani per verificare il motivo del loro mancato intervento e, quindi, le loro presunte omissioni. Sono aspetti di carattere penale su cui si esprimerà la magistratura.

Non c’è bisogno di una sentenza o di scomodare pubblici ministeri e giudici, invece, per valutare la condotta politico-istituzionale di Glorioso e del comandante della polizia municipale, Vincenzo Lanaia, prima, durante e dopo (soprattutto dopo!!!) le violenze di via della Montagna.

Quella è sotto gli occhi di tutti: basti soltanto considerare che Glorioso (sotto il cui regno quasi decennale la fiera abusiva è stata allestita tacitamente) non ha mai chiamato né la Petrina né la Castiglia per un messaggio di solidarietà e non si è espresso (solito vizio!) sulla costituzione di parte civile del Comune nel processo che sarà celebrato. È già sufficiente per una reazione di vergogna ed imbarazzo, fino a trasformarsi in uno sdegno senza fine.

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Operai muniti di motosega in piazza Falcone-Borsellino: tagliati gli alberi

Lavori in corso a “Spartiviale”: prosegue la riqualificazione dell’intero quartiere sud di Biancavilla

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© Foto Biancavilla Oggi

Gli alberi di pino presenti in piazza Falcone-Borsellino di Biancavilla sono stati abbattuti. Tagliati del tutto. Operai, minuti di motosega, al lavoro nell’area vicina alla chiesa Santissimo Salvatore. Un intervento radicale che cambia la fisionomia della piazza e che ha suscitato perplessità in quanti sono passati da viale Europa.

È noto che i pini non siano adatti alle aree urbane, a causa della loro mole e delle radici che, con il tempo, rovinano la pavimentazione o creano deformazioni del manto stradale. Ecco perché verranno sostituiti con alberi più adeguati al luogo.

I lavori in corso si inseriscono nell’ambito del più articolato progetto di riqualificazione dell’interno quartiere di Spartiviale. Non soltanto la piazza intitolata ai due magistrati antimafia. Anche lo stesso viale Europa, così come via Filippo Turati, la strade limitrofe, lo spazio in cui si svolge la fiera settimanale e via Belvedere sono interessati agli interventi.    

A quasi 2 milioni di euro ammontano i finanziamenti. Opere che cambieranno l’aspetto dell’area sua di Biancavilla. I lavori riguarderanno strade, marciapiedi e nuove attrezzature di svago per i bambini. Saranno piantati nuovi alberi e verrà migliorato il sistema di captazione delle acque.

© RIPRODUZIONE RISERVATA 

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L’Etna dà spettacolo, ma attenzione: soccorsi in territorio di Biancavilla

Nonostante l’ordinanza del sindaco Antonio Bonanno, visitatori improvvisati nella zona sommitale

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© Foto di Placido Recupero

La colata di lava che sta “rigando” i fianchi dell’Etna attira sulla parte sommitale del Vulcano molti curiosi che vogliono ammirare da vicino uno spettacolo unico. Accade nonostante i divieti. Il rischio di incidenti è alto.

In località monte Denza, in territorio di Biancavilla, un uomo ha riportato un infortunio ad una caviglia, impendendo di proseguire. È scattato così l’intervento del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi. In meno di mezz’ora i militari hanno raggiunto il malcapitato, che presentava alcuni principi di ipotermia e lamentava un forte dolore. I soccorritori hanno posizionato l’infortunato sulla barella speciale per il trasporto a mezzo motoslitta. Raggiunto il cancello della pista Altomontana “Filiciusa-Milia”, l’uomo è stato affidato alle cure degli operatori sanitari del 118 intervenuti in ambulanza, che hanno provveduto successivamente a condurlo in ospedale.

Il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha firmato un’ordinanza per impedire che visitatori improvvisati si avventurino in luoghi che in questo momento presentino condizioni ad alto rischio.

«Gli esperti – spiega Bonanno – ci informano del rischio di esplosioni idro-magmatiche provocate dall’interazione tra colata lavica e neve. Frammenti di lava incandescente possono raggiungere curiosi ed escursionisti sprovveduti, con conseguenze che è facile immaginare. Va bene, quindi, ammirare lo spettacolo ma la sicurezza viene prima di ogni altra cosa».

Certo è che anche dal versante di Biancavilla, la colata offre una visuale spettacolare. La foto che pubblichiamo qui a seguire è stata scattata proprio da un nostro lettore, Placido Recupero, appassionato di fotografia, al punto che la sua Reflex è diventata la sua compagna di viaggio. «Grazie alla fotografia – ci dice – riesco a condividere con gli altri momenti ed emozioni uniche che rimangono immortalate per sempre». L’immagine dell’Etna innevato con l’eruzione e la linea di fuoco ne è un esempio.

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