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A Vanessa Neri il “Premio Francese” Riconosciuto il coraggio della lealtà

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La giovane biancavillese si è ribellata all’estorsione messa in atto dal direttore del periodico con cui collaborava per l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti. Lui è stato radiato e condannato. A lei, il prestigioso riconoscimento.

 

di Vittorio Fiorenza

Un riconoscimento dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia a Vanessa Neri «per il coraggio della lealtà». La giovane giornalista pubblicista di Biancavilla ha ricevuto la targa dal presidente Riccardo Arena, nell’ambito della cerimonia, a Palermo, della diciottesima edizione del premio giornalistico intitolato a Mario Francese, cronista giudiziario del Giornale di Sicilia, ucciso dalla mafia nel 1979.

Neri si è ribellata a Vincenzo Anicito, direttore della “Gazzetta RossAzzurra” di Paternò, con cui ha collaborato per due anni, perché sarebbe stata costretta a pagare da sé la retribuzione e le ritenute d’acconto, elementi necessari per l’iscrizione all’Ordine. Ne è scaturito un procedimento disciplinare ed uno giudiziario, a conclusione dei quali Anicito è stato prima radiato dall’Ordine e poi condannato dal Gip di Catania a 3 anni e quattro mesi di carcere (pena sospesa) per estorsione.

Un coraggio, quello di Vanessa Neri, oggi premiato dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia, che ha comunque iscritto all’Albo la giovane biancavillese.

«L’accesso alla nostra professione –ha detto il presidente Arena– è molto spesso frutto di compromessi e imbrogli ai danni di giovani come Vanessa. Lei ha avuto il coraggio di dire la verità. Molti suoi colleghi o aspiranti tali non lo hanno, questo coraggio, e diventano giornalisti con la truffa. Noi abbiamo creduto in Vanessa sostituendoci ad un direttore che non ha fatto il proprio dovere, denunciandolo e costituendoci parte civile nel processo».

«Purtroppo oggi –ha sottolineato ancora Arena– Vanessa non fa la giornalista perché ritenuta “sbirra” e perché un sistema di omertà l’ha emarginata. Ma noi speriamo e confidiamo che Vanessa possa lavorare. Questo riconoscimento è per il suo futuro».

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Condannato e radiato giornalista per estorsione su ragazza di Biancavilla

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Gravi disservizi elettrici a Biancavilla: spetta indennizzo di 50 euro in bolletta

Interi quartieri rimasti senza energia per oltre 17 ore, nonostante le ripetute segnalazioni all’Enel

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Oltre 17 ore per ripristinare l’erogazione elettrica in alcuni quartieri di Biancavilla. La giornata di maltempo ha causato guasti in cabine elettriche del nostro territorio. Dalle ore 17 del 17 gennaio (in piena allerta meteo), per il ripristino dell’energia si è dovuto attendere verso le 9.30 del giorno successivo.

Nonostante le ripetute segnalazioni al numero verde, i tecnici di Enel Energia hanno eseguito gli interventi secondo criteri di priorità in base alle zone. Biancavilla si è ritrovata così ancora una volta a subire gli effetti di impianti obsoleti e un sistema altamente vulnerabile. Non si tratta di aree periferiche, ma del centro urbano con decine di abitazioni interessate. L’illuminazione pubblica, invece, non è mancata.

Per un così prolungato disservizio, gli utenti hanno diritto ad un indennizzo automatico in bolletta entro 60-90 giorni, secondo i criteri dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Non bisogna seguire nessuna procedura: se riconosciuta dall’autorità, la somma sarà caricata direttamemnte in fattura. L’indennizzo dovrebbe essere quantificato in un minimo di 30 euro, cui aggiungerne 20 per ogni 4 ore oltre le 8 ore base. Il ristoro in bolletta – a seconda delle ore eventualmente riconosciute – potrebbe essere anche superiore ai 50 euro.

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