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Cronaca

Furto da 15mila euro al Cimelli Cafè, sparito il server di videosorveglianza

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carabinieri

di Vittorio Fiorenza

Con una mazza hanno mandato in frantumi la vetrata. Una volta entrati dentro il locale (comunque coperto da assicurazione), i malviventi hanno portato via sigarette, il contante conservato dentro la cassa e le schede telefoniche. Il danno stimato, secondo quanto indicato nella denuncia presentata dai proprietari, sarebbe stato di circa 15mila euro, quello provocato al bar tabacchi “Cimelli Cafè” di viale Europa, questa notte, intorno alle 3.

Il sistema d’allarme ha inviato un sms di avviso. Subito dopo, una pattuglia dei carabinieri è arrivata sul posto, ma dei malviventi non c’era già alcuna traccia.

I militari della stazione di Biancavilla hanno avviato le indagini. A loro disposizione, però, non ci sono le immagini del sistema di video sorveglianza in quanto i ladri hanno portato vie pure il server con la registrazione.

Nella serata di ieri, sempre a Biancavilla, si è registrato un altro furto in un’abitazione: rubati soldi in contante ed oggetti in oro.

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Cronaca

Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne

Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

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La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.

Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.

Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.

Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.

Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».

La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.

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