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Cronaca

Operazione antimafia “Garden”, scarcerato Davide Santangelo

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di VITTORIO FIORENZA

Non ci sono più le esigenze di custodia cautelare in carcere. Così, per Davide Santangelo, uno degli 11 arrestati nell’operazione antimafia “Garden”, condotta dalla polizia a Biancavilla quasi un anno fa, ha lasciato la cella dell’istituto penitenziario di “Bicocca” in cui si trovava rinchiuso.

La sua giovane età (24 anni quando sono scattate le manette), il suo status di incensurato ed il dettaglio che avesse un proprio lavoro sono stati elementi che hanno contribuito alla decisione del Tribunale del riesame, su istanza del suo legale, l’avv. Salvatore Centorbi.

«La misura è stata revocata –spiega l’avv. Centorbi a Biancavilla Oggi– perché non più sussistenti le esigenze cautelari, così è stata operata una rivalutazione e Santangelo ha potuto lasciare il carcere».

Al giovane viene contestato il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Per il giudizio ha scelto il rito abbreviato, il cui procedimento sarà incardinato il prossimo mese e si suppone si possa arrivare a sentenza già nella prima parte del 2016.

L’operazione “Garden”, coordinata dalla Dda di Catania, scaturita dagli omicidi di Alfredo Maglia ad Adrano, di Agatino Bivona in via Fallica e di Nicola Gioco in via Pistoia, aveva portato in più “puntate” al coinvolgimento di undici persone per associazione mafiosa, detenzione di armi ed estorsioni.

Nel corso delle indagini, sequestrato un arsenale e sventati due omicidi (uno dei quali doveva avvenire il giorno di San Placido dello scorso anno).

Tutti movimenti criminali per ambizioni di potere e desideri di vendetta determinati dalla frattura dello storico clan mafioso di Biancavilla, platealmente sancita con l’eliminazione del boss Giuseppe Mazzaglia, detto “Fifiddu”, nell’aprile del 2010, in via Carlo Pisacane.

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Cronaca

Mitragliatrice e pistole nascoste nel solaio del terrazzo: nei guai un 25enne

Giovane incensurato arrestato dai carabinieri: trovati a casa sua anche 300 grammi di marijuana

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Una fedina penale pulita, appena 25 anni. È finito nei guai per detenzione abusiva di armi e munizioni, armi clandestine, possesso di droga ai fini di spaccio. Lo hanno arrestato i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò con i colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di “Sicilia”.

I militari hanno svolto una perquisizione nell’abitazione del giovane biancavillese, recuperando, ben nascosta sul solaio del terrazzo, una sacca con all’interno un vero e proprio arsenale.

Si tratta di una mitragliatrice Skorpion e due pistole (un revolver calibro 357 magnum e una calibro 7,65), tutte armi clandestine con matricola abrasa, perfettamente funzionanti ed estremamente letali, nonché 89 cartucce. Il revolver aveva già 6 cartucce nel tamburo e la pistola il colpo in canna con 6 cartucce nel caricatore. Tutto sequestrato e inviato al Ris di Messina per gli accertamenti balistici e dattiloscopici.

Sempre durante i controlli, rinvenuta anche una busta di plastica termosaldata, con all’interno circa 300 grammi di marijuana, un bilancino di precisione ed il materiale necessario al confezionamento dello stupefacente.

Il 25enne arrestato è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Disposto il trasferimento nel carcere di Catania-Piazza Lanza, in attesa della convalida da parte del Giudice delle indagini preliminari.

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