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L’addio a mons. Giosuè Chisari Gristina: «Un talento ricevuto da Dio»

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Nella chiesa dell’Annunziata (dove fu viceparroco) si sono svolti i funerali del sacerdote biancavillese, morto all’età di 86 anni. A celebrare la funzione è stato l’arcivescovo. Presente anche il parroco della Cattedrale di Catania. 

 

di Vittorio Fiorenza

L’orchestra “Arturo Toscanini” gli ha dedicato una marcia funebre e il coro dell’associazione “Mondo nuovo” ha animato l’intera celebrazione. Canti e musica per l’addio a mons. Giosuè Chisari. Non poteva esserci funerale diverso per il sacerdote biancavillese che ha dedicato la sua vita ala musica, fino a diventare organista della Cattedrale di Catania, docente all’Istituto musicale “Vincenzo Bellini”, direttore del museo belliniano e direttore del complesso bandistico di Biancavilla.

“Padre Chisari” aveva 86 anni. I funerali sono stati celebrati nella chiesa dell’Annunziata (dove fu viceparroco) dall’arcivescovo di Catania, Salvatore Gristina. Presente anche il parroco della Cattedrale di Catania, Barbaro Scionti, e tutto il clero biancavillese. In rappresentanza del conservatorio di Catania, Vincenzo Benina e Lorenzo Fallica.

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►È morto “padre Chisari”, una vita per la musica e un sogno irrealizzato

«Mons. Chisari –ha detto il vescovo– ha ricevuto dal Signore talento in abbondanza e lo ha fatto fruttificare. La competenza musicale ha caratterizzato la sua vita e il suo impegno, sia in ambito sacerdotale che civile, dove è stato apprezzato e gli sono stati riconosciuti i giusti meriti».

Grazie alla disponibilità dei familiari, il materiale musicale da lui posseduto –ha annunciato, inoltre, il vescovo– sarà conservato nella biblioteca del seminario di Catania.

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Una stagione, un cappello: questi i modelli ideali in base al periodo dell’anno

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Quando si parla del cappello, si inquadra un accessorio che ha attraversato i secoli e che, da sempre, permette di distinguersi per originalità o ricercatezza.

Di modelli in commercio ce ne sono così tanti che, a volte, può essere difficile trovare quello più adatto alle proprie esigenze.

Fortunatamente il cappello è un accessorio che diversamente da altri può essere indossato 365 giorni all’anno e questo grazie all’esistenza di modelli prettamente estivi o primaverili – in cui sono inclusi anche quelli da baseball, di cui vengono mostrate diverse varianti su Fullgadgets.com – e di altri decisamente più adatti alle stagioni fredde, ovvero autunno e inverno.

Quali sono i più trendy? Scopriamone qualcuno nelle prossime righe!

Cappellino da baseball con visiera

Il berretto da baseball con visiera – questo è il nome tecnico dell’accessorio – è entrato a far parte della storia della moda nel 1860. Nel corso di quella stagione sportiva, i giocatori della squadra di baseball Brooklyn Excelsiors indossarono quello che, a tutti gli effetti, può essere definito come un antenato dell’accessorio attualmente disponibile sul mercato e indossato ogni giorno da milioni di persone, con le influencer che mettono al centro dell’attenzione modelli con specifici colori.

Indossato inizialmente per proteggere gli occhi dei giocatori di baseball, oggi è molto amato sia in tinta unita, sia con loghi di squadre sportive e atenei, senza dimenticare le città (alcune, come New York, sono dei veri e propri brand).

Si indossa soprattutto nei mesi caldi dell’anno, ma nessuno vieta di indossarlo pure in autunno o in inverno come dettaglio in più capace di aggiungere carattere al look.

Coppola

Cappello tra i simboli universali della Sicilia, la coppola, secondo alcune teorie, sarebbe stata inventata non in Trinacria, bensì nel Regno Unito. Sarebbero stati poi alcuni inglesi, emigrati in Sicilia, a diffondere il suo utilizzo nell’isola.

Apprezzato dai fan dello stile vintage e reso trendy, negli ultimi anni, da celebrities come David Beckham e Brad Pitt, viene indossata soprattutto in inverno. Per proteggersi dal freddo e, nel contempo, non rinunciare allo stile, è il caso di focalizzarsi verso tessuti come il velluto a coste, non plus ultra dell’eleganza, e il tweed.

Bucket hat

Il bucket hat, meglio conosciuto, in Italia, come cappello da pescatore, è un altro accessorio versatile che, negli ultimi anni, soprattutto grazie ai social sta vivendo un grande momento di popolarità.

Nato in Irlanda all’inizio del ‘900, è adatto a tutte le stagioni ed è anche un’icona della cultura hip hop e del rap.

A seconda del materiale, può essere indossato in una stagione piuttosto che in un’altra.

Nei mesi freddi dell’anno si può, per esempio, focalizzarsi su modelli in pile e in tessuto.

In primavera e in estate, invece, si può rendere speciale il look con un cappello da pescatore in denim, dettaglio originalissimo nei look total denim che si ispirano agli anni ‘90, ma anche indossarne uno in feltro.

Berretto di lana

Se c’è un modello di cappello che, nei mesi freddi dell’anno, va tantissimo, questo è il berretto di lana, un grande classico della moda casual. Il celebre beanie è comodissimo quando si tratta di proteggersi dal freddo, in quanto permette, a differenza degli altri modelli descritti, di coprire completamente le orecchie.

Ancora una volta, parliamo di un accessorio che, al di là della comodità, deve molta della sua popolarità alle influencer.

Sono numerose le star di Instagram che lo indossano sia nei loro post, sia quando vengono fotografate per strada.

Degna di menzione, in questo caso, è Chiara Ferragni, che lo sfoggia di frequente nei suoi street look e che lo ha incluso anche nelle collezioni del suo brand di moda.

Tornando alla stagionalità, rammentiamo che molti VIP, soprattutto internazionali, lo scelgono pure per look estivi, abbinandolo a capi come la canottiera.

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