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L’addio a mons. Giosuè Chisari Gristina: «Un talento ricevuto da Dio»



Nella chiesa dell’Annunziata (dove fu viceparroco) si sono svolti i funerali del sacerdote biancavillese, morto all’età di 86 anni. A celebrare la funzione è stato l’arcivescovo. Presente anche il parroco della Cattedrale di Catania.
di Vittorio Fiorenza
L’orchestra “Arturo Toscanini” gli ha dedicato una marcia funebre e il coro dell’associazione “Mondo nuovo” ha animato l’intera celebrazione. Canti e musica per l’addio a mons. Giosuè Chisari. Non poteva esserci funerale diverso per il sacerdote biancavillese che ha dedicato la sua vita ala musica, fino a diventare organista della Cattedrale di Catania, docente all’Istituto musicale “Vincenzo Bellini”, direttore del museo belliniano e direttore del complesso bandistico di Biancavilla.
“Padre Chisari” aveva 86 anni. I funerali sono stati celebrati nella chiesa dell’Annunziata (dove fu viceparroco) dall’arcivescovo di Catania, Salvatore Gristina. Presente anche il parroco della Cattedrale di Catania, Barbaro Scionti, e tutto il clero biancavillese. In rappresentanza del conservatorio di Catania, Vincenzo Benina e Lorenzo Fallica.
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►È morto “padre Chisari”, una vita per la musica e un sogno irrealizzato
«Mons. Chisari –ha detto il vescovo– ha ricevuto dal Signore talento in abbondanza e lo ha fatto fruttificare. La competenza musicale ha caratterizzato la sua vita e il suo impegno, sia in ambito sacerdotale che civile, dove è stato apprezzato e gli sono stati riconosciuti i giusti meriti».
Grazie alla disponibilità dei familiari, il materiale musicale da lui posseduto –ha annunciato, inoltre, il vescovo– sarà conservato nella biblioteca del seminario di Catania.
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Impennata Covid, a Biancavilla il 30% di casi in più negli ultimi 15 giorni
Sono 183 i biancavillesi con positività al virus: +32 “nuovi ingressi” registrati in due settimane


Non se ne parla, i “bollettini” hanno interrotto la loro periodicità. Ma il Covid non arretra. Anzi, secondo gli ultimi dati verificati da Biancavilla Oggi, nella nostra città c’è –in linea con il trend nazionale– un aumento dei nuovi casi.
Se confrontiamo le statistiche delle ultime due settimane, l’incremento dell’incidenza della positività al coronavirus è balzata di circa il 30%. Se 15 giorni fa, le persone positive a Biancavilla erano un centinaio, adesso quelle registrate sono 183. Nello specifico, i “nuovi ingressi” sono 32, quindi circa il 30% in più rispetto a due settimane fa.
Un salto non indifferente. Ma il dato –riferito al quadro offerto dall’Asp di Catania e dalla struttura commissariale Covid– è da ritenere sottostimato. C’è una realtà sommersa. A causa dei test che si fanno a casa, tanti casi di positività non vengono comunicati ufficialmente o arrivano alle autorità sanitarie con ritardo.
Da qui, la necessità della prevenzione e delle accortezze da seguire quando si frequentano luoghi pubblici. E per chi rientra nel target di età o di “fragili” condizioni di salute, l’opportunità della quarta dose del vaccino.
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