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Maltrattamenti e stalking, 35enne biancavillese rinviato a giudizio

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di VITTORIO FIORENZA

Una convivenza e un rapporto sentimentale andati in frantumi. Tutto finito? No, anzi, pure dopo sarebbe continuato il clima di paura. Non soltanto violenza fisica e verbale, ma anche una serie di atti persecutori che avrebbero reso la vita impossibile alla vittima.

Con due distinte accuse, una per maltrattamenti, l’altra per stalking, un 35enne biancavillese è stato rinviato a giudizio dal Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Catania, Giovanni Cariolo.

Come si legge nel decreto che dispone il giudizio, l’imputato dovrà rispondere di maltrattamenti «perché teneva abitualmente e con frequenza comportamenti violenti contro la convivente, sia verbali che fisici, picchiandola, denigrandola e minacciandola, oltre a creare un clima di paura e di violenza».

Altra contestazione mossa all’uomo è quella degli atti persecutori, ovvero stalking, «perché con condotte reiterate consistite nel pedinare, nel minacciare di morte la convivente, con la quale aveva avuto una relazione sentimentale, e nel perseguitarla, cagionava alla stessa un perdurante stato di ansia e di paura per la propria incolumità». Da qui, il coraggio della donna, assistita dall’avv. Pilar Castiglia, a presentare querela.

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Cronaca

Basta un commento per il colore del cappellino indossato e scoppia la rissa

Quattro giovani (di cui due minorenni) denunciati dai carabinieri di Biancavilla per una violenta lite

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In quattro, tutti giovanissimi, denunciati dai carabinieri di Biancavilla per una violenta rissa. È bastato un commento rivolto da un 17enne di origine straniera ad un suo coetaneo per accendere gli animi. Un banale commento sul colore acceso del cappello da baseball indossato.

Dalla discussione animata agli insulti, fino a passare all’aggressione fisica con calci e pugni. Una lite che, oltre ai 17enni, ha coinvolto anche i loro due rispettivi amici, entrambi maggiorenni.

I passanti che hanno assistito alla rissa, spaventati, hanno allertato i carabinieri, ma i quattro giovani erano già andati via. Ai militari, tuttavia, sono bastate 48 ore per individuare le persone coinvolte e a ricostruire i fatti accaduti.

Tra i partecipanti, presente anche un 22enne straniero, vecchia conoscenza dei carabinieri di Biancavilla, che già nel novembre 2022, era stato denunciato per un’altra rissa, a causa della quale era stato sottoposto al Daspo Urbano. All’origine di quell’episodio di violenza, la relazione sentimentale con una 18enne, apertamente osteggiata dai familiari della ragazza. Familiari che, per impedire la continuazione del rapporto, li avevano seguiti ed aggrediti mentre passeggiavano in centro.

Per questi motivi, ora, il 22enne è stato denunciato, non solo per la partecipazione alla rissa, ma anche per aver violato la prescrizione imposta dal Daspo Urbano di non stazionare nei pressi di locali adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande.

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