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«Acqua melmosa del depuratore usata per irrigare i campi, pratica diffusa»

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di Vittorio Fiorenza

«Certo che succede: in tanti irrigano i loro fondi agricoli con quell’acqua putrida che fuoriesce dal depuratore del Comune. Da oltre dieci anni mi occupo delle mie campagne e l’ho visto fare a tanti».

Accetta di parlare, a condizione che il suo nome e la sua identità non siano svelati. È un agricoltore che cura le sue proprietà e che ben conosce il percorso dell’acqua che fuoriesce dall’impianto di depurazione.

Che percorso è?
È un percorso lasciato libero, non controllato, non monitorato mai da nessuno. È acqua buttata a “vadduni”, come diciamo noi.

E cosa succede?
Succede che da questo percorso viene intercettata l’acqua e poi viene incanalata e utilizzata per irrigare i campi.

È una prassi diffusa?
Più che diffusa, direi diffusissima.

Mai nessuno ha controllato?
Mai, non ho visto mai nessuno. Eppure, chi sta a Biancavilla e ha a che fare con le campagne e l’agricoltura, non può non conoscere questa realtà.

Pur sapendo che non si deve fare ed è illegale.
La cosa assurda è che, per esempio anziani contadini, non hanno la consapevolezza piena che questa prassi sia illegale. Lo hanno sempre fatto. Quindi paradossalmente non hanno la reale percezione della gravità di questa abitudine.

Non vedono i loro alberi meno rigogliosi, i loro frutti meno genuini?
Guardi, capita l’esatto contrario. Sarà che quell’acqua torbida è ricca di materiale organico, sta di fatto che gli alberi e i frutti presentano un ottimo aspetto. Esternamente non si vede nessun effetto, anzi. Poi, se avranno conseguenze o meno sulla salute, non saprei dirlo.

Però, dopo gli interventi al depuratore dell’ultimo anno, si vede che l’acqua è meno torbida?
A me sembra uguale, fa sempre puzza. Ma è solo un’impressione a vista d’occhio.

Lei l’ha utilizzata?
No, mai. E mi girano i coglioni a sapere e vedere che altri la utilizzano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Lavori straordinari: l’isola ecologica di Biancavilla chiude per sei settimane

Potenziata la raccolta “porta a porta” dei rifiuti ingombranti, previste due giornate “svuotacantine”

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© Foto Biancavilla Oggi

L’isola ecologica del Comune di Biancavilla è interessata da una serie di interventi di manutenzione straordinaria e resterà chiusa fino al 24 febbraio. Alla riapertura, la gestione della struttura passerà alla società Caruter: tutto ciò per garantire agli utenti una maggiore efficienza del servizio.

Per venire incontro alle esigenze dei cittadini, in questi giorni è stato potenziato il servizio di raccolta ingombranti “porta a porta”. È sempre attivo il numero telefonico 095 7600439 da chiamare per il ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti e RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).

La società, inoltre, organizza due giornate di “svuotacantine”, lunedì 27 gennaio e lunedì 10 febbraio, per poter conferire rifiuti ingombranti, legno e RAEE. Quanti risiedono in aree non servite, possono richiedere all’Ufficio Tecnico l’autorizzazione al conferimento dei rifiuti nel rispetto del calendario della raccolta differenziata.

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Direttore responsabile: Vittorio Fiorenza

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