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L’autovelox “becca” 400 indisciplinati Attenti all’acceleratore sulla Ss 284
di Vittorio Fiorenza
Tre controlli a settimana con l’ausilio dell’autovelox hanno prodotto, nell’arco di un mese e mezzo, circa 400 multe per eccesso di velocità nel tratto biancavillese della Strada Statale 284. È questo il primo bilancio dell’attività messa in atto dalla polizia municipale di Biancavilla sull’arteria particolarmente trafficata e spesso teatro di incidenti mortali.
L’alto numero di verbali registrato, nonostante la postazione dei vigili urbani non sia montata tutti i giorni e che, quando montata, è attiva soltanto per alcune ore, dimostra quanto frequenti siano le infrazioni sulla Ss 284 e quanto pericolosa sia questa arteria.
Va anche detto che, dai controlli effettuati dalla polizia municipale biancavillese, gran parte degli eccessi di velocità è stata riscontrata nel tratto in cui il limite è di 90 km/h. una postazione autovelox nel tratto con limite 50 km/h significherebbe praticamente un’infrazione per ogni passaggio di auto. C’è poi un 30% di automobilisti indisciplinati che ha superato i 100-120 Km/h. Per loro, una multa di 168 euro è inevitabile. Per il restante 70% di indisciplinati, il verbale è di 41 euro, che se pagati subito diventano 29.
Non sono ancora stati fatti i conteggi esatti, ma per questo primo mese e mezzo di controlli con autovelox, l’incasso per il Comune dovrebbe aggirarsi intorno ai 20mila euro, metà dei quali è destinata al servizio di polizia municipale e al miglioramento delle condizione di viabilità.
«I controlli finora sono stati effettuati sulla Strada Statale 284, che anche la prefettura segnala come pericolosa. Contiamo però – specifica il comandante della polizia municipale, Vincenzo Lanaia – di estende la postazione in altre arterie». Viale dei Fiori e la Strada Statale 121 che da piano Rinazze porta a Schettino sono le arterie con maggiore priorità di controllo.
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“Biancavilla Oggi” e il racconto della politica diventano una tesi di laurea
Davide D’Amico “dott.” in Filologia moderna: focus con Vittorio Fiorenza, Giuseppe La Venia e Nicola Savoca
A dieci anni dalla fondazione e dall’irruzione di Biancavilla Oggi nel panorama giornalistico locale, la nostra testata è stata oggetto di studio con un focus sul modo di raccontare le vicende della politica. Un’analisi linguistica e lessicale effettuata sulla cronaca e gli editoriali pubblicati dal nostro giornale.
La ricerca, intitolata “Il giornalismo politico: il lessico”, costituisce la tesi della laurea magistrale in Filologia moderna, conseguita dal giornalista Davide D’Amico all’Università degli studi eCampus ed assegnata dalla commissione presieduta dalla prof.ssa Alessandra Mita.
Oltre a concentrare l’attenzione su Biancavilla Oggi, lo studio ha preso in esame le esperienze giornalistiche dell’emittente Tva di Adrano e del quotidiano online Corriere Etneo. D’Amico, per la sua indagine, si è avvalso anche di interviste al nostro direttore Vittorio Fiorenza, al direttore del Corriere Etneo, Nicola Savoca, e al giornalista adranita, inviato del Tg1, Giuseppe La Venia.
Il lessico nella cronaca politica locale
Fulcro della tesi (relatrice la prof.ssa Alexandra Corina Stavinschi, docente di Pragmatica e Linguistica testuale) è l’analisi della cronaca politica locale. Un’analisi che ha evidenziato come il lessico sia diventato poco settoriale, avvicinandosi alla lingua comune. Ma anche con una doppia matrice: l’uso di termini tradizionali e neologismi e il prelievo di tanti termini da altri ambiti (economico e sportivo, su tutti).
«L’esperienza giornalistica, ormai decennale, di Biancavilla Oggi ci ha portato ad essere una voce radicata, distinta ed autorevole nel nostro territorio. Ma non ci aspettavamo – sottolinea Vittorio Fiorenza – di essere addirittura “analizzati” con metodologia scientifica e diventare argomento di una tesi di laurea. Ne siamo felici ed orgogliosi: l’ennesimo riconoscimento della qualità del nostro lavoro. A maggior ragione perché tale attenzione proviene da un amico e collega, apprezzato per la sua serietà e professionalità. Siamo grati a Davide D’Amico: ci congratuliamo con lui per questo importante e meritato traguardo».
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salvatore
10 Settembre 2014 at 13:04
invece di fare cassa con l’autovelox, perchè non sollecitate l’ANAS a mettere in sicurezza una strada diventata una mulattiera piena di buche, che è stata costruita (malamente, basta pensare agli imbocchi fatti in prossimità di curve !) nel 1974 cioè 40 anni fa e che ogni giorno miete vittime!!
Gian Giuseppe
4 Settembre 2014 at 21:33
Ma dove è il limite di 90 km/h nella ss 284? Non esiste da nessuna parte quel limite, dato che al massimo per quella tipologia di strada è di 80 km/h…