Politica
Pippo “Pig” e le altre figurine politiche nell’album della satira “biancavillana”
Ce n’è veramente per tutti: nessuno è risparmiato. C’è innanzitutto il sindaco, personaggio protagonista dipinto come Pippo “Pig” Glorioso o come un sosia perfetto di Mayor “Joe” Quimby dei Simpson. E poi consiglieri, assessori, figure e figurine della politica paesana, vecchi e nuovi, in una ricca carrellata. Tutti “svelati” nei loro vizi e nei loro vezzi, nei loro tic e nei loro caratteri, almeno così come vengono percepiti nell’opinione pubblica biancavillese. Già, in fondo questo deve fare la satira.
Quelle che vedete sono tutte “opere” satiriche pubblicate nel profilo facebook “Biancavilla Antica e Bella”. Chi bazzica sul social network le conosce già perché sono on line da mesi e alcune da qualche anno. Chi non è un frequentatore di bacheche e gruppi sul web e vede per la prima volta questi fotomontaggi politici non può che farsi qualche risata.
Diciamolo pure: lasciano molto a desiderare nell’aspetto grafico. Poca cura, molti pasticci, pezzi grossolani staccati alla meno peggio e appiccicati qua e là, in maniera molto sbrigativa. Ma – immaginiamo – nelle intenzioni degli sconosciuti o dello sconosciuto “Forattini biancavillese” (definizione nostra, pure questa satirica!) c’è soltanto la voglia di graffiare con sottili (mica tanto) sottintesi, come è giusto che sia, i nostri politici e i nostri amministratori per i loro limiti e i loro difetti, le loro furbizie e le loro incapacità.
E soprattutto esprimere quelle verità sotto gli occhi di tutti che – non riportabili nelle cronache giornalistiche, non politicamente corrette nel dibattito pubblico “ufficiale” – possono essere spiattellate soltanto con il linguaggio dell’irriverenza.
È satira quella di “Biancavilla Antica e Bella”, per quanto grezza e amatoriale, perché, mai volgare, mai offensiva, mai diffamatoria, riesce ad infastidire gli amministratori e a divertire gli amministrati, non senza indurli alla riflessione.
Così, scorrendo questo album satirico della politica biancavillota (e spesso biancavillana), alla vista di un Pippo “Pig” che sguazza nei fanghi del depuratore, passando da un cimitero di politici-zombie ad un call center di poveri precari, districandoti tra montagne di rifiuti e deliziandoti con vassoi di pasticcini, non puoi che riempirti i fianchi con una sana e fragorosa risata. Ma di breve durata. Perché è una risata con un retrogusto amaro.
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Politica
L’Ortopedia chiude a Biancavilla? Il “no” del Pd: interrogazione all’Ars
L’atto parlamentare, con Ersilia Saverino prima firmataria, investe il presidente Schifani e l’assessore Volo
Il paventato accorpamento del reparto di “Ortopedia e Traumatologia” dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla a quello del “Santissimo Salvatore” di Paternò solleva perplessità e prese di posizione.
Il Partito democratico ha presentato, tramite il gruppo all’Ars, un’interrogazione (prima firmataria la deputata Ersilia Saverino) rivolta al governatore Renato Schifani e all’assessore alla Salute, Giovanna Volo.
I parlamentari chiedono un intervento per scongiurare una decisione simile e, anzi, di potenziare l’Ortopedia di Biancavilla «per scongiurane la chiusura per una adeguata gestione della sanità pubblica, a salvaguardia del diritto alla salute e all’accesso alle cure e all’assistenza», In quest’ottica si sollecita di rettificare la riforma della rete ospedaliera «in modo da assicurare ai presidi ospedalieri più piccoli un numero congruo di posti letto e di personale sanitario destinando ad essi maggiori risorse finanziarie pubbliche al fine di garantire il decoro e la dignità dei pazienti».
L’ospedale di Biancavilla, punto di riferimento per oltre 100.000 abitanti di tre province (Catania, Enna e Messina), vanta strutture all’avanguardia, tra cui sale operatorie con flusso laminare e un reparto di Rianimazione. Tuttavia, la scelta di accorpare il reparto al presidio di Paternò è motivata dall’Asp con esigenze di ottimizzazione del personale e miglioramento delle performance sanitarie.
Il gruppo dei “Democratici per Biancavilla”, che ha sollecitato l’interrogazione parlamentare, ha definito «illogica e penalizzante» l’eventuale accorpamento dei reparti. Il trasferimento a Paternò, infatti, lascerebbe scoperta l’area pedemontana e dell’entroterra, mentre il “Santissimo Salvatore” si trova a pochi chilometri dal più attrezzato “Garibaldi” di Catania.
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Dino
2 Maggio 2015 at 2:18
MS Paint rulez!!