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Istituzioni

Palazzo comunale chiuso… per ferie: nove giorni di congedi forzati e festivi

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© Foto Biancavilla Oggi

La carta di identità è scaduta e ve ne siete accorti proprio ora che dovete partire per un viaggio? Avevate in mente di andare in qualche ufficio per il disbrigo di una vecchia pratica, approfittando di questo periodo in cui c’è meno confusione per evitare attese e lunghe code? Nulla da fare. Il palazzo comunale è chiuso… per ferie.

Il municipio di Biancavilla sospende le proprie attività d’ufficio, tra ferie forzate e festivi, per nove giornate consecutive. Non era mai accaduto. Ma per tentare di contenere i costi, tenendo conto delle disposizioni nazionali di spending review, il sindaco Giuseppe Glorioso ha emesso un’ordinanza per la chiusura del Comune.

Il provvedimento del primo cittadino riguarda le giornate che vanno dall’11 al 14 agosto, periodo in cui «negli uffici comunali si verifica un afflusso ridottissimo di utenti». Se si considerano, però, sabati, domeniche e la giornata festiva del Ferragosto, il municipio di fatto resterà con le porte sbarrate per nove giorni in maniera consecutiva.

L’ordinanza del sindaco dispone, in particolare, il «collocamento in congedo ordinario d’ufficio del personale dipendente che espleta attività lavorative in cinque giornate settimanali».

Questo significa che l’ordinanza prevede «l’esclusione degli appartenenti al Corpo di Polizia Municipale, dei custodi del civico cimitero e degli addetti al servizio idrico, fermo restando l’obbligo di garantire i servizi essenziali e, in particolare, quelli di Stato».

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Istituzioni

Bonanno: «Sconfitti i nazifascisti, ci furono restituite libertà e democrazia»

Festa della liberazione, l’assessora Valentina Russo e il presidente Luigi D’Asero omaggiano i Caduti

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«Celebriamo il 25 Aprile, Festa della Liberazione che commemora la liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal fascismo. È una data che unisce tutti gli italiani nel ricordo e nella riconoscenza verso coloro che, con coraggio e sacrificio, hanno lottato per restituire all’Italia la libertà e la democrazia. La Festa della Liberazione ci invita a riflettere su quei valori universali che stanno alla base della nostra Repubblica: il rispetto della persona, il rifiuto di ogni forma di oppressione, la difesa della pace e dei diritti civili».

Queste le parole del sindaco Antonio Bonanno, in occasione dell’80esimo anniversario della fine della guerra e la liberazione dell’Italia dal regime fascista e dall’occupazione nazista. Parole nette e chiare, più di quelle pronunciato in anni precedenti e nelle quale la parola “fascimo” non veniva menzionata. Biancavilla Oggi lo aveva fatto notare lo scorso anno in questo articolo.

Per questo importante anniversario, in piazza Annunziata, davanti al monumento ai Caduti, breve cerimonia con l’assessora Valentina Russo e il presidente del Consiglio Comunale, Luigi D’Asero. Con loro rappresentanti dell’Arma dei carabinieri, della polizia municipale e delle associazioni di protezione civile. Assenti, come sempre, i rappresentanti di tutte le forze politiche.

«Il 25 Aprile – parlano Russo e D’Asero – ci ricorda che la libertà non è un’eredità scontata, ma un bene prezioso da custodire ogni giorno, con responsabilità e partecipazione. La speranza è che questo 25 Aprile trovi uniti noi tutti nel rinnovare l’impegno verso una società più giusta, solidale e inclusiva».

Alla fine della cerimonia, un pensiero commosso rivolto a Papa Francesco i cui funerali si svolgeranno domani.

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Associazionismo

L’Avis di Biancavilla è senza una sede, il Comune offre i locali dell’ex macello

Il sindaco Antonio Bonanno: «Abbiamo sempre supportato l’associazione e continueremo a farlo»

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I locali dell’ex macello di via Taranto, a Biancavilla, sono a piano terra e si prestano alle esigenze del volontariato, anche perché per anni utilizzati da associazioni locali. Per queste ragioni, il Comune di Biancavilla mette a disposizione dell’Avis alcune stanze.

È questa la soluzione del sindaco Antonio Bonanno per andare incontro alla sezione “Nino Tropea”, costretta a lasciare i locali del vecchio plesso ospedaliero di via Guglielmo Marconi (dove era ospitata dal 2018), in quanto l’Asp deve avviare i lavori per realizzare la “Casa di comunità”.

L’Avis di Biancavilla si ritrova al momento senza una sede, come spesso è successo nei 38 anni della sua storia. Circostanza che pregiudica lo svolgimento della sua attività, che è stata sempre in crescita, al punto che nel 2024 ha raggiunto il record delle 560 sacche di sangue raccolte. Da qui, l’appello lanciato, anche attraverso il nostro giornale, affinché si possa trovare un immobile idoneo.

Il sindaco Bonanno aveva già incontrato i vertici dell’associazione, prospettando l’offerta di un paio di stanze dell’ex macello comunale. Allo stato attuale ci sono dei lavori di riqualificazione dell’edificio: quelli interni sono ultimati, mancano da completare gli spazi esterni. Bisognerà attendere.

«Ho detto loro che alcune stanze dell’ex macello le mettiamo a disposizione, una volta finite le opere in corso. Nel frattempo, inoltre, abbiamo dato disponibilità – dice il primo cittadino – dei locali comunali di via Chieti per consentire il deposito degli arredi. Abbiamo sempre supportato l’Avis in quanto associazione meritevole del nostro territorio. C’era stata la nostra intercessione con l’Asp anche nel 2018, quando l’associazione trovò collocazione nei locali del vecchio plesso ospedaliero. Continueremo ad essere a fianco dell’Avis».

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