Cronaca
«Sei un piccolo, grande uomo»: Gioco “celebrato” su Facebook


di Vittorio Fiorenza
Il “silenzio” intonato da una tromba, petali di fiori sparsi lungo il corteo e la bara bianca portata a spalla. Tanti giovani ai funerali di Nicola Gioco, il 21enne assassinato in un agguato in via Pistoia, a Biancavilla. Un corteo composto, seguito alla messa celebrata in chiesa madre da frate Antonio Vitanza.


Nicola Gioco, 21 anni
Nei confronti del ragazzo, su Facebook si contano decine di messaggi. «Ci mancherai piccolo, grande uomo», scrive uno zio. Che si sfoga: «Bastardi, un bambino cosa ha fatto di male per meritare una fine così?». E giù, centinaia di ragazzini e giovanissimi utenti che cliccano “Mi piace”. C’è chi lascia un saluto: «Addio sciatuzzu, riposa in pace». Chi esprime cordoglio: «Un ragazzino non deve fare questa fine». Emozioni senza mai nominare la parola “mafia”. Sentimenti che, in contesti simili, un tempo erano tabù e che oggi, ai tempi dei social network, non hanno limiti.
Ne esce uno spaccato sociale e giovanile per nulla circoscritto. Tutto cristallizzato su monitor o schermi di tablet e smartphone, che lascia chissà quanti spunti di riflessione per istituzioni politiche, parrocchie, operatori scolastici, educatori.
Ma ci sono pure segnali dell’«altra» città. Nel gruppo facebook “Vivi Biancavilla”, la condanna alla faida è esplicita: «Ora basta, no alle mafie». E in tanti invitano alla mobilitazione. Così, ieri sera, in piazza Roma, i rappresentanti di gruppi giovanili e politici si sono incontrati e –questa la decisione– si sono impegnati a promuovere un corteo antimafia.
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Cronaca
Mitragliatrice e pistole nascoste nel solaio del terrazzo: nei guai un 25enne
Giovane incensurato arrestato dai carabinieri: trovati a casa sua anche 300 grammi di marijuana


Una fedina penale pulita, appena 25 anni. È finito nei guai per detenzione abusiva di armi e munizioni, armi clandestine, possesso di droga ai fini di spaccio. Lo hanno arrestato i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Paternò con i colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di “Sicilia”.
I militari hanno svolto una perquisizione nell’abitazione del giovane biancavillese, recuperando, ben nascosta sul solaio del terrazzo, una sacca con all’interno un vero e proprio arsenale.
Si tratta di una mitragliatrice Skorpion e due pistole (un revolver calibro 357 magnum e una calibro 7,65), tutte armi clandestine con matricola abrasa, perfettamente funzionanti ed estremamente letali, nonché 89 cartucce. Il revolver aveva già 6 cartucce nel tamburo e la pistola il colpo in canna con 6 cartucce nel caricatore. Tutto sequestrato e inviato al Ris di Messina per gli accertamenti balistici e dattiloscopici.
Sempre durante i controlli, rinvenuta anche una busta di plastica termosaldata, con all’interno circa 300 grammi di marijuana, un bilancino di precisione ed il materiale necessario al confezionamento dello stupefacente.
Il 25enne arrestato è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Disposto il trasferimento nel carcere di Catania-Piazza Lanza, in attesa della convalida da parte del Giudice delle indagini preliminari.
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