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Cronaca

«Sei un piccolo, grande uomo»: Gioco “celebrato” su Facebook

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© Foto Biancavilla Oggi

Il “silenzio” intonato da una tromba, petali di fiori sparsi lungo il corteo e la bara bianca portata a spalla. Tanti giovani ai funerali di Nicola Gioco, il 21enne assassinato in un agguato in via Pistoia, a Biancavilla. Un corteo composto, seguito alla messa celebrata in chiesa madre da frate Antonio Vitanza.

Nei confronti del ragazzo, su Facebook si contano decine di messaggi. «Ci mancherai piccolo, grande uomo», scrive uno zio. Che si sfoga: «Bastardi, un bambino cosa ha fatto di male per meritare una fine così?». E giù, centinaia di ragazzini e giovanissimi utenti che cliccano “Mi piace”. C’è chi lascia un saluto: «Addio sciatuzzu, riposa in pace». Chi esprime cordoglio: «Un ragazzino non deve fare questa fine». Emozioni senza mai nominare la parola “mafia”. Sentimenti che, in contesti simili, un tempo erano tabù e che oggi, ai tempi dei social network, non hanno limiti.

Ne esce uno spaccato sociale e giovanile per nulla circoscritto. Tutto cristallizzato su monitor o schermi di tablet e smartphone, che lascia chissà quanti spunti di riflessione per istituzioni politiche, parrocchie, operatori scolastici, educatori.

Ma ci sono pure segnali dell’«altra» città. Nel gruppo facebook “Vivi Biancavilla”, la condanna alla faida è esplicita: «Ora basta, no alle mafie». E in tanti invitano alla mobilitazione. Così, ieri sera, in piazza Roma, i rappresentanti di gruppi giovanili e politici si sono incontrati e –questa la decisione– si sono impegnati a promuovere un corteo antimafia.

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Cronaca

Arrestato un biancavillese in Sardegna: sul suo camion 70 kg di marijuana

Circa 100 buste sottovuoto: se immessa sul mecato, la sostanza avrebbe fruttato oltre 100mila euro

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Un insospettabile. Forse proprio per questo è stato individuato per effettuare un servizio di corriere della droga, con il proprio autoarticolato. Ma non è sfuggito ai “radar” della Guardia di finanza, insospettivi dal suo atteggiamento nervoso.

Un 38enne di Biancavilla è stato fermato al porto “Isola Bianca” di Olbia, in Sardegna. Era in procinto di imbarcarsi sulla motonave diretta a Civitavecchia e Livorno.

Sul suo camion, carico di mobilio usato, le Fiamme gialle, con l’ausilio dei cani antidroga, hanno scoperto un grosso quantitativo di sostanza stupefacente: quasi 70 kg di marijuana. Erano contenuti in oltre 100 buste sottovuoto termosaldate, nascoste in alcuni divani da bar. Se immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato oltre 100mila euro.

I militari hanno, quindi, sequestrato la droga ed arrestato l’autotrasportatore per traffico di stupefacenti, per poi condurlo nel carcere di Nuchis.

A Biancavilla, l’uomo si era fatto “conoscere” per una vicenda privata che ha portato i carabinieri a denunciarlo per incendio doloso. Ma mai era stato “catalogato” a fatti o dinamiche di criminalità organizzata. L’episodio avvenuto in Sardegna ora è al vaglio degli inquirenti per ulteriori approfondimenti, nel tentativo di risalire ai committenti e alla destinazione del quantitativo di droga.

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