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Cronaca

Agguato in via Pistoia per un 21enne: «Briganti, ammazzaru ‘mpicciriddu»

Secondo omicidio mafioso in 48 ore: dopo Bivona, ucciso Nicola Gioco, nipote di Alfredo Maglia

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© Foto Biancavilla Oggi

Ancora un morto ammazzato, a Biancavilla. A cadere sotto i colpi di pistola, in un agguato in pieno centro storico, è stato Nicola Gioco, 21 anni, nipote di Alfredo Maglia, assassinato lo scorso ottobre nel garage di casa sua ad Adrano. Un’esecuzione di inequivocabile matrice mafiosa, quella di ieri sera, che segue di appena 48 ore quella di Agatino Bivona, il 63enne freddato in via Fallica.

Il ragazzo, che sarebbe un incensurato, era alla guida della propria auto, una Mercedes Classe A, quando da piazza Santo’Orsola, a due passi dal palazzo comunale, ha svoltato per via Pistoia. I killer, forse a bordo di una moto o di uno scooter, hanno fatto fuoco in quel punto (proprio all’imbocco della strada si sono contati a terra sei bossoli). Gioco ha continuato la sua corsa. Ma ha percorso qualche decina di metri, poi è stato finito con un’altra raffica di pistolettate.

È successo alle 20.40 e in piazza Sant’Orsola, tra i punti più trafficati del paese, è stato un fuggi fuggi. All’arrivo dei carabinieri e dei vigili urbani, si è radunata una folla, soprattutto di giovanissimi. Scene di disperazione si sono avute quando sono arrivati i familiari e gli amici della vittima. Urla di strazio e di rabbia: «Bastardi, briganti. Ammazzaru ‘mpicciriddu, aveva una vita davanti».

Due morti in due giorni. Tre delitti in tre mesi. E se si contano i precedenti omicidi più recenti, si la statistica si aggrava: 6 morti in 4 anni. Un’escalation di violenza mafiosa simile si può rintracciare soltanto negli anni ’80, quando Biancavilla costituiva con Adrano e Paternò il famigerato “triangolo della morte”.

Adesso non è più un semplice regolamento di conti e non soltanto una guerra per il controllo del territorio. Sembra essersi innescata pure una catena di vendette, che non si sa a dove porterà. Sparare all’impazzata, come è successo in via Fallica (dove ci sono diverse attività commerciali) e, ieri, sera, in via Pistoia (a due passi da una scuola materna), provoca terrore.

«I fatti –dice il sindaco Giuseppe Glorioso, dopo avere telefonato al prefetto– impongono un intervento forte dello Stato. Ritengo improcrastinabile una seria attività di controllo e prevenzione per il ripristino della legalità e lo stop alla violenza».

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Cronaca

Ubriaco alla guida della sua auto, denunciato giovane di Biancavilla

È successo al centro di Catania: sottoposto all’alcoltest, il 23enne era anche barcollante

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Un 23enne di Biancavilla è stato sottoposto a controllo e all’alcoltest, nelle vie del centro di Catania, da parte dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. Il giovane, in piena notte, sfrecciava alla guida di un’auto di grossa cilindrata

Quando i militari gli hanno chiesto di scendere dal veicolo, il conducente barcollava. Non riusciva nemmeno ad esprimersi correttamente perché aveva la bocca “impastata”, come solitamente accade a chi abusa di alcolici.

L’etilometro ha confermato ciò che i Carabinieri avevano già compreso: il ragazzo aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal Codice della Strada.

Per questo motivo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria e la sua auto è stata affidata all’amico che viaggiava con lui, che non aveva bevuto alcolici.

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