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Strategie e strumenti per il giovane commercialista: come la tecnologia semplifica e potenzia il lavoro

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Nella società moderna – caratterizzata da una crescente complessità sia dal punto di vista normativo che fiscale – il ruolo del commercialista è diventato cruciale e imprescindibile.

Da questa maturata consapevolezza è nata la necessità, da parte di TeamSystem – company leader nel mercato delle soluzioni digitali per imprese e Professionisti – di fornire una guida indirizzata a coloro che vogliono intraprendere un percorso professionale nel settore della consulenza fiscale indipendente, “Il Manuale del giovane Commercialista”.

I suggerimenti vanno dai requisiti legali – la partita IVA, il tirocinio di tre anni, l’esame di Stato per l’abilitazione, l’iscrizione all’INAIL e alla Cassa Nazionale di Previdenza dei Dottori Commercialisti – alla struttura legale per il proprio studio.

Entrando più nello specifico nell’argomento, la principale distinzione è quella tra Studi individuali e Studi associati: la scelta dipende da priorità personali, livello di rischio che si è in grado di sopportare e dalla visione di crescita aziendale.

Alla base di tutto c’è la creazione di un business plan efficace, in grado di definire la direzione strategica e operativa di uno studio di commercialista. Analisi del mercato, obiettivi, struttura organizzativa, pianificazione e promozione i suoi punti fondamentali.

Per la sostenibilità a lungo termine dell’intera attività diventa fondamentale la gestione quotidiana dei processi, dalla standardizzazione dei processi all’amministrazione dei documenti e la loro archiviazione, ormai digitale e “coadiuvata” da strumenti tecnologici avanzati come TeamSystem Studio.

L’obiettivo è quello di rendere il lavoro più efficiente e consentire ai Professionisti di concentrarsi sulle attività a maggior valore aggiunto.

Per il commercialista – come per molte altre figure professionali – diventa fondamentale, inoltre, tenersi aggiornato sulle normative e le leggi fiscali, così come sulle tasse e le imposte.

L’ultimo macro-argomento da considerare è quello relativo al marketing e alle tecniche da utilizzare per aumentare il proprio business: si va dal marketing digitale – ottimizzare il sito web dello studio per i motori di ricerca, ad esempio – agli eventi o webinar, fino ad arrivare ai programmi di referral e partnership, al fine di fidelizzare i clienti.

In questo senso, mantenere sempre alto il loro grado di soddisfazione – scegliendo un rapporto proattivo oppure offrendo servizi personalizzati che rispondano a specifiche esigenze – è importante per il successo del professionista e la sostenibilità dell’attività.

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Acquistare online è sicuro? Ecco come non correre rischi

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Lo shopping online è diventato una parte integrante della vita quotidiana per milioni di persone. La possibilità di acquistare qualsiasi tipo di prodotto con un semplice clic, comodamente da casa, ha rivoluzionato il modo in cui si consuma. Tuttavia, l’aumento delle transazioni digitali ha portato con sé anche una serie di rischi legati alla sicurezza, alla protezione dei dati personali e alla possibilità di incorrere in truffe. È quindi fondamentale comprendere quali accorgimenti adottare per fare acquisti online in modo consapevole e sicuro.

Come riconoscere un sito affidabile

Il primo passo per evitare rischi durante lo shopping online è la scelta della piattaforma. Esistono migliaia di siti di e-commerce, ma non tutti offrono le stesse garanzie. Alcuni elementi possono aiutare a capire se un sito è sicuro. Tra questi, la presenza del protocollo HTTPS nella barra degli indirizzi, che indica una connessione protetta, e un layout professionale, aggiornato e coerente con la proposta commerciale. È inoltre importante verificare la presenza di informazioni chiare sul venditore, compresi i contatti, l’indirizzo fisico e le condizioni di vendita.

Un altro indicatore rilevante è la reputazione del sito. Leggere le recensioni degli utenti può offrire un quadro più realistico sull’affidabilità della piattaforma. In questo senso, è utile consultare fonti indipendenti e comparare le esperienze di altri consumatori. La trasparenza su resi, rimborsi e tempi di consegna è un altro fattore che può contribuire a rafforzare la fiducia nei confronti del negozio online.

Pagamenti: le modalità più sicure

La fase del pagamento è uno dei momenti più delicati quando si acquista online. Le modalità di pagamento più sicure sono quelle che permettono una protezione del consumatore in caso di problemi, come le carte di credito con sistemi antifrode, i servizi di pagamento digitale e le piattaforme intermediarie come PayPal. Questi strumenti offrono un ulteriore livello di sicurezza perché permettono di contestare l’addebito qualora il prodotto non venga consegnato o risulti diverso da quanto descritto.

Bisogna invece diffidare delle richieste di pagamento tramite bonifico bancario su conti esteri o servizi di trasferimento di denaro non tracciabili. Queste modalità non offrono alcuna tutela e sono spesso utilizzate in casi di frode. Una buona prassi consiste nel salvare sempre la ricevuta del pagamento e le eventuali comunicazioni con il venditore, che potrebbero rivelarsi utili in caso di reclamo.

Truffe comuni e come evitarle

Le truffe online si manifestano in molteplici forme. Una delle più diffuse è la creazione di siti clone, ovvero copie quasi identiche di e-commerce famosi, realizzate per sottrarre dati sensibili o denaro agli utenti. Altre forme comuni sono le offerte troppo vantaggiose per essere vere, che possono nascondere tentativi di phishing, e i falsi annunci sui social network.

Per ridurre il rischio di incorrere in queste truffe, è consigliabile accedere ai siti digitandone l’indirizzo manualmente anziché cliccare su link ricevuti via email o messaggi. È bene anche non inserire mai i propri dati personali in pagine non protette o non ufficiali. L’utilizzo di software antivirus aggiornati può contribuire a rilevare e bloccare tempestivamente eventuali minacce.

In ambito digitale, un altro settore soggetto a regolamentazioni e controlli è quello dei casinò online. Anche in questo caso, l’affidabilità della piattaforma è cruciale: gli utenti più esperti tendono a scegliere slot online affidabili che pagano di più, basandosi su recensioni, licenze e garanzie di payout. Sebbene non sia shopping tradizionale, il comportamento degli utenti in queste aree può offrire spunti interessanti anche per chi acquista beni e servizi.

La protezione dei dati personali

Oltre agli aspetti economici, la sicurezza dello shopping online riguarda anche la tutela dei dati personali. I siti di e-commerce raccolgono informazioni sensibili come nome, indirizzo, numero di telefono e, in alcuni casi, dati bancari. È fondamentale che tali informazioni vengano trattate nel rispetto delle normative sulla privacy, come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) in Europa.

Un segnale positivo è la presenza di una policy sulla privacy chiara e facilmente consultabile. Gli utenti dovrebbero avere la possibilità di sapere quali dati vengono raccolti, con quale finalità e per quanto tempo verranno conservati. Inoltre, è opportuno evitare di creare account con password deboli o già utilizzate per altri servizi. L’uso dell’autenticazione a due fattori rappresenta un’ulteriore misura di protezione contro accessi non autorizzati.

Cosa fare in caso di problemi con un acquisto

Nonostante tutte le precauzioni, può capitare di avere problemi con un ordine online. Se il prodotto non arriva, è danneggiato o non corrisponde a quanto descritto, il primo passo è contattare il servizio clienti del venditore. Molti e-commerce offrono procedure di reso semplificate o rimborsi rapidi, specialmente se si tratta di grandi piattaforme internazionali.

Nel caso in cui il venditore non risponda o rifiuti la richiesta di assistenza, è possibile rivolgersi a servizi di conciliazione o associazioni di consumatori. Inoltre, quando l’acquisto è stato effettuato con metodi di pagamento tracciabili, si può procedere con una contestazione dell’addebito presso la propria banca o tramite la piattaforma di pagamento utilizzata. Nei casi più gravi, quando si sospetta una vera e propria truffa, è possibile sporgere denuncia presso le autorità competenti o segnalare il sito al servizio della Polizia Postale.

Va anche ricordato che in Italia il consumatore ha diritto a recedere da un acquisto effettuato online entro 14 giorni lavorativi dalla consegna, senza dover fornire alcuna motivazione. Questo diritto è sancito dal Codice del Consumo e si applica alla maggior parte dei beni, con alcune eccezioni previste dalla legge.

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Normative e limiti all’autoplay: come tutelare i giocatori online

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Come dice il nome stesso, con il termine autoplay si intende la possibilità di impostare una sequenza di giocate che si avviano in automatico nelle piattaforme di gioco online regolamentate dall’ADM. Si tratta di una funzione molto diffusa nel settore del gioco online, soprattutto per tipologie di giochi come le slot machine, le roulette virtuali e i giochi di carte digitali. L’autoplay è, dunque, la possibilità data agli utenti di automatizzare le giocate sulle piattaforme digitali, senza dover intervenire in maniera diretta per ciascun turno di gioco.

Come per qualsiasi strumento digitale e non, l’utilizzo dell’autoplay è accompagnato da molti vantaggi, primo fra tutti offrire un’esperienza pratica, fluida e poco interattiva ai giocatori che vogliono evitare di interagire continuamente con il dispositivo. Ma non mancano neppure i rischi. Fortunatamente, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) li tiene sotto costante controllo, in modo da sostenerne solamente l’utilizzo consapevole e tutelare il più possibile i giocatori online.

Autoplay nei giochi online: cosa dice la normativa italiana

Il gioco in Italia è regolamentato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’ente statale, in riferimento alla funzione dell’autoplay, ha introdotto delle misure per limitare o vietare l’utilizzo dell’autoplay nelle piattaforme di gioco online autorizzate in Italia. In molti casi, infatti, l’autoplay è stato disabilitato o modificato per evitare sessioni di gioco troppo lunghe e per tutelare i giocatori da comportamenti compulsivi.

Le limitazioni e le restrizioni sull’uso dell’autoplay firmate ADM riguardano anche l’obbligo per alcuni operatori di integrare pause obbligatorie durante le sessioni di gioco, mostrando messaggi di avviso che ricordano ai giocatori di tenere sotto controllo la quantità di tempo dedicato al gioco e l’entità del proprio bankroll. In più, possono essere previsti dei blocchi automatici, che si attivano sulla piattaforma dopo un certo numero di giocate consecutive.

Un autoplay sicuro e responsabile deve prevedere anche la possibilità di impostare limiti di puntata e limiti di perdita, interrompendo automaticamente la sequenza di giocate una volta raggiunti questi limiti. Azione necessaria, questa, per dare all’utente il pieno controllo del proprio saldo di gioco.

La possibilità di impostare limiti automatici all’autoplay, interrompendo automaticamente la funzione nel caso in cui, ad esempio, il saldo sta variando troppo o si è superato il limite di tempo di gioco prestabilito, rende l’autoplay una tecnologia che sostiene una modalità di gioco più consapevole, da tenere sempre sotto controllo.

Qualora l’ADM dovesse riscontrare delle violazioni sulla normativa vigente, in seguito ad una delle tante azioni di monitoraggio costante delle piattaforme, può applicare delle sanzioni ai bookmakers trasgressori.

I rischi dell’autoplay

Affinché l’autoplay venga utilizzato in maniera consapevole, bisogna capire quali sono i rischi di questo strumento. Principalmente legati alla perdita di controllo e alla riduzione della soglia di attenzione, è necessario che operatori, regolatori e giocatori si impegnino a mantenere alta l’attenzione sul suo impiego, così da approcciarsi all’autoplay con il dovuto equilibrio.

La possibilità di perdita di consapevolezza è una grande criticità che va a controbilanciare i vantaggi dell’autoplay. L’utente che non viene attivamente coinvolto nelle singole decisioni da prendere durante una sessione di gioco, infatti, è più portato a distaccarsi dalla percezione del tempo trascorso e/o delle risorse economiche investite. Togliere quel classico “clic” può, dunque, abbassare la soglia di attenzione e allungare la durata delle sessioni.

Un altro rischio è legato alla percezione distorta del controllo, poiché l’autoplay può creare l’illusione che, dietro all’esito di una giocata, ci sia una strategia automatica che toglie potere al fattore della casualità. Informare gli utenti sulle dinamiche del gioco rimane importante anche nel caso in cui si giochi in modalità automatica o quando si controllano le schede pronte scommesse oggi.

Pertanto, l’ADM è attiva nell’introduzione delle norme e dei parametri che limitano l’uso dell’autoplay e tutelano il giocatore, in conformità ai principi di gioco responsabile che contrastano i comportamenti compulsivi.

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Registrazione al Tribunale di Catania n. 25/2016
Iscrizione al Roc n. 36315
Direttore responsabile: Vittorio Fiorenza

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