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L’incredibile evoluzione dei videogame nella nostra era

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Non c’è dubbio che lo sbarco del web e la sua disponibilità nella vita di tutti i giorni ha cambiato tantissimi aspetti della nostra società. È chiaro che l’impatto si è avuto in maniera importantissima prima di tutto sul mondo del lavoro, poi sullo shopping e su innumerevoli altre attività che prima non prevedevano l’impiego di internet e ora, invece, non ne possono più fare a meno.

Uno degli ambiti dove certamente internet ha pesato maggiormente è senza dubbio quello dei videogame. Alzi la mano chi non si ricorda le care e vecchie console: particolarmente ingombranti, un po’ macchinose, caratterizzate ovviamente da una grafica che era sufficiente o poco più. Il web ha cambiato in modo particolare le modalità di fruizione dei videogiochi, garantendo l’unica opportunità di potersi divertire e sfidare un amico che si trova davanti allo stesso schermo, ma esattamente dall’altra parte del tempo. Gli scenari, in tal senso, sono evidentemente cambiati tantissimo.

L’evoluzione anche degli smartphone nell’ambito del gaming

Non c’è dubbio che il passaggio successivo sia stato possibile grazie al salto di qualità che è stato fatto dal settore dei dispositivi mobili. Gli smartphone hanno rappresentato un altro aspetto focale per il settore dei videogame, ma in realtà un po’ per tutta la nostra vita. Ora c’è la possibilità davvero di ammirare i migliori gaming phone della storia, che consentono di potersi divertire praticamente in qualsiasi luogo, dato che è sufficiente poter disporre unicamente di una connessione funzionante a internet. Sul mercato si sono diffusi con il passare del tempo dei modelli sempre più performanti e potenti, in grado davvero di garantire prestazioni assurde solo a pensare alle potenzialità, invece, esplorabili fino a qualche anno prima.

Quanto è cambiato dagli anni

Correvano gli anni Settanta e Ottanta, quelli in cui i videogiochi si sono presentati al grande pubblico come l’ennesima diavoleria elettronica in grado di conquistare un po’ tutti. Il primo passo è stato quello di sviluppare dei titoli dedicati solo ai computer, ma con potenzialità e caratteristiche evidentemente molto limitate.

Poi è arrivato il turno delle console, tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta, che hanno rivoluzionato ancora una volta il settore. Una nuova modalità di gioco portata in dote: se prima si giocava solo ed esclusivamente nei bar e nelle sale giochi, ora le cose sono diverse, dal momento che tutti hanno una console all’interno della propria abitazione.

Le sale da giochi chiudono e intanto si diffondono titoli del calibro di Crash Bandicoot, ma anche Super Mario o Link, che conquistano letteralmente il mercato. Gli utenti possono senza problemi salvare le partite e poi riprenderle anche qualche mese più tardi. E l’inserimento anche dell’opzione che consente di connettere altri utenti alla stessa console è l’innovazione che fa la differenza.

Cambia il modo di giocare, dato che si passa da una modalità di gioco “single player” ad una modalità cooperativa piuttosto che di sfida tra due o più utenti. Il gioco online cambia ancora una volta le carte in tavola: grazie alla possibilità di collegarsi al web, infatti, l’esperienza di gioco trascende ormai da qualsiasi limite fisico. Un’esperienza che si può condividere con chiunque, ma ben presto tutto ciò si trasforma in una tendenza che non equivale al puro svago, ma ha anche un impatto dal punto di vista sociale.

Al giorno d’oggi, ormai, siamo approdati nell’epoca delle interconnessioni, dove ogni dispositivo in casa dialoga con gli altri, dove i social network la fanno da padroni e giocare ai videogame è considerato un momento di sharing. Ovvero, la possibilità di condividere quel determinato attimo ed esperienza ludici con un gran numero di persone in tempo reale ovviamente.

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Una stagione, un cappello: questi i modelli ideali in base al periodo dell’anno

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Quando si parla del cappello, si inquadra un accessorio che ha attraversato i secoli e che, da sempre, permette di distinguersi per originalità o ricercatezza.

Di modelli in commercio ce ne sono così tanti che, a volte, può essere difficile trovare quello più adatto alle proprie esigenze.

Fortunatamente il cappello è un accessorio che diversamente da altri può essere indossato 365 giorni all’anno e questo grazie all’esistenza di modelli prettamente estivi o primaverili – in cui sono inclusi anche quelli da baseball, di cui vengono mostrate diverse varianti su Fullgadgets.com – e di altri decisamente più adatti alle stagioni fredde, ovvero autunno e inverno.

Quali sono i più trendy? Scopriamone qualcuno nelle prossime righe!

Cappellino da baseball con visiera

Il berretto da baseball con visiera – questo è il nome tecnico dell’accessorio – è entrato a far parte della storia della moda nel 1860. Nel corso di quella stagione sportiva, i giocatori della squadra di baseball Brooklyn Excelsiors indossarono quello che, a tutti gli effetti, può essere definito come un antenato dell’accessorio attualmente disponibile sul mercato e indossato ogni giorno da milioni di persone, con le influencer che mettono al centro dell’attenzione modelli con specifici colori.

Indossato inizialmente per proteggere gli occhi dei giocatori di baseball, oggi è molto amato sia in tinta unita, sia con loghi di squadre sportive e atenei, senza dimenticare le città (alcune, come New York, sono dei veri e propri brand).

Si indossa soprattutto nei mesi caldi dell’anno, ma nessuno vieta di indossarlo pure in autunno o in inverno come dettaglio in più capace di aggiungere carattere al look.

Coppola

Cappello tra i simboli universali della Sicilia, la coppola, secondo alcune teorie, sarebbe stata inventata non in Trinacria, bensì nel Regno Unito. Sarebbero stati poi alcuni inglesi, emigrati in Sicilia, a diffondere il suo utilizzo nell’isola.

Apprezzato dai fan dello stile vintage e reso trendy, negli ultimi anni, da celebrities come David Beckham e Brad Pitt, viene indossata soprattutto in inverno. Per proteggersi dal freddo e, nel contempo, non rinunciare allo stile, è il caso di focalizzarsi verso tessuti come il velluto a coste, non plus ultra dell’eleganza, e il tweed.

Bucket hat

Il bucket hat, meglio conosciuto, in Italia, come cappello da pescatore, è un altro accessorio versatile che, negli ultimi anni, soprattutto grazie ai social sta vivendo un grande momento di popolarità.

Nato in Irlanda all’inizio del ‘900, è adatto a tutte le stagioni ed è anche un’icona della cultura hip hop e del rap.

A seconda del materiale, può essere indossato in una stagione piuttosto che in un’altra.

Nei mesi freddi dell’anno si può, per esempio, focalizzarsi su modelli in pile e in tessuto.

In primavera e in estate, invece, si può rendere speciale il look con un cappello da pescatore in denim, dettaglio originalissimo nei look total denim che si ispirano agli anni ‘90, ma anche indossarne uno in feltro.

Berretto di lana

Se c’è un modello di cappello che, nei mesi freddi dell’anno, va tantissimo, questo è il berretto di lana, un grande classico della moda casual. Il celebre beanie è comodissimo quando si tratta di proteggersi dal freddo, in quanto permette, a differenza degli altri modelli descritti, di coprire completamente le orecchie.

Ancora una volta, parliamo di un accessorio che, al di là della comodità, deve molta della sua popolarità alle influencer.

Sono numerose le star di Instagram che lo indossano sia nei loro post, sia quando vengono fotografate per strada.

Degna di menzione, in questo caso, è Chiara Ferragni, che lo sfoggia di frequente nei suoi street look e che lo ha incluso anche nelle collezioni del suo brand di moda.

Tornando alla stagionalità, rammentiamo che molti VIP, soprattutto internazionali, lo scelgono pure per look estivi, abbinandolo a capi come la canottiera.

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