Cronaca
Tentato furto nella chiesa retta dal prete biancavillese Giuseppe Scrivano
Nella parrocchia catanese della “Civita”, bloccato dalla Guardia di finanza un uomo di 30 anni

Tentato furto all’interno della chiesa San Francesco di Paola”, nel cuore del quartiere “Civita” di Catania, retta dal sacerdote biancavillese Giuseppe Scrivano.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania hanno denunciato alla Procura un uomo di trent’anni, ritenuto responsabile dell’atto.
In particolare, i militari della Compagnia “Pronto Impiego”, a seguito di una segnalazione, hanno fatto accesso, grazie anche alla collaborazione di un sagrestano, nei locali della chiesa. I “baschi verdi” hanno effettivamente riscontrato la rottura di diverse porte a vetro e l’apertura di mobili. E poi, giunti al piccolo teatro facente parte del complesso ecclesiastico, hanno individuato un uomo, sorpreso mentre rovistava all’interno del mobilio.
Prontamente bloccato e sottoposto a perquisizione personale, al 30enne è stata rinvenuta una pinza metallica. Trovata pure una spranga di ferro accanto ad una porta con i vetri in frantumi. Ritrovati, posizionati in ordine sopra una libreria e pronti per essere asportati, diversi oggetti preziosi. Tutto restituito al parroco, padre Giuseppe Scrivano.
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Cronaca
Aggredisce e minaccia la madre: «Ora t’ammazzo», arrestato un 35enne
Intervento dei carabinieri, a seguito di un’accorata richiesta di aiuto di una donna maltrattata

La telefonata ai carabinieri è arrivata da una casalinga 63enne. Un’accorata richiesta di aiuto. Ancora una volta, la donna era stata picchiata dal figlio, che pretendeva denaro per l’acquisto di alcol, droga o giocare ai video poker. Immediato l’intervento dei militari: arrestato un 35enne per maltrattamenti contro familiari ed estorsione.
Appena arrivati nell’abitazione, i carabinieri hanno trovato la donna attorniata dai familiari, marito e tre figli, tra cui il 35enne. La donna, che sin dà subito è apparsa emotivamente provata, pur non volendo affidarsi alle cure dei sanitari, nonostante mostrasse i segni delle percosse, soprattutto sulle braccia e sul collo, ha comunque deciso di confidarsi con i militari, raccontando quanto appena accaduto.
Dalla ricostruzione dei fatti, è quindi emerso come il figlio avrebbe da lei preteso l’ennesima somma di denaro, questa volta di 30 euro, che sarebbe riuscito ad ottenere solo dopo averla aggredita. In quel frangente, provvidenziale sarebbe stato l’intervento del padre 70enne, che in difesa della moglie, sarebbe intervenuto bloccando l’uomo.
Il 35enne, a quel punto, soddisfatto, dopo essere uscito per alcune ore, sarebbe rincasato solo in serata, completamente ubriaco, dando il via ad un nuovo litigio. Dopo aver fatto cadere una bottiglia di birra sul pavimento, si sarebbe infatti nuovamente scagliato contro la povera madre, dandole la colpa dell’accaduto. La reazione dell’uomo sarebbe stata minacciosa: «Colpa tua se la birra mi è caduta a terra, ora t’ammazzo». E poi si sarebbe scagliato contro una porta, danneggiandola insieme ad altre suppellettili.
Effettivamente, anche alla presenza dei militari, il 35enne non si è calmato, proseguendo anzi con le minacce alla madre: «Appena torno (dal carcere) t’ammazzo».
La donna aveva già presentato una denuncia nei confronti del figlio per analoghi fatti. Motivo per cui, i carabinieri hanno stavolta arrestato il 35enne, trasferendolo nel carcere di piazza Lanza, a Catania.
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