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Politica

Biancavilla si candida per riqualificare zona “Casina”: in ballo 4 milioni di euro

Progetto elaborato dalla Giunta Bonanno per le piazze Martiri della Resistenza e Martiri d’Ungheria

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Il Comune di Biancavilla partecipa con un progetto di 4 milioni di euro nel raggruppamento tra comuni catanesi. Insieme si apprestano a varare un Piano Urbano Integrato, che passerà al vaglio della Città Metropolitana. A quest’ultima, assegnati oltre 185 milioni di euro, fondi del Pnrr per la cosiddetta “Rigenerazione Urbana”. Entro il 7 marzo l’ex Provincia provvederà a individuare i progetti finanziabili. Proprio in queste ore, i tecnici del Comune sono impegnati ad ultimare le schede progettuali.

«Se il Piano Integrato sarà scelto e finanziato – osserva il sindaco Antonio Bonanno – vogliamo intervenire nel quartiere Casina: Piazza Martiri d’Ungheria e Piazza della Resistenza. In quella area previsto un grande parcheggio cittadino. Gli interventi comprendono la rivisitazione della pavimentazione, la formazione di marciapiedi, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la realizzazione di punti di innovazione energetica con colonnine di ricarica».

«Sono grato all’assessore Marco Cantarella che sta facendo un ottimo lavoro, curando tutto l’iter progettuale. Spero davvero -dice Bonanno- che questo nostro progetto possa essere realizzato, sì da coprire un’area importante della nostra città».

Nell’arco di pochi mesi, infatti, quasi tutto il territorio di Biancavilla è stato interessato da importanti interventi di riqualificazione. Si pensi ai 5 milioni per il quartiere di Spartiviale (fondi Pnrr) e lavori lungo Viale dei Fiori (fondi Aree Interne). Quasi tutta la città, in sostanza, è coinvolta in un processo di riqualificazione.

Sempre con i fondi del Pnrr, la giunta comunale ha approvato il progetto per l’ammodernamento e il miglioramento del centro di raccolta comunale dei rifiuti. L’obiettivo è quello di ottimizzare la raccolta differenziata. Presentata un’istanza di finanziamento per dotare il Comune di Biancavilla di un ecocompattatore, un macchinario che seleziona i rifiuti e ne riduce il volume.

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Politica

Cantarella rieletto segretario del Pd (con sottinteso turnover in Consiglio?)

Compromesso tra le due anime del partito, reduci nei mesi scorsi da feroci scontri, accuse e ricorsi

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Per lunghi mesi, il Pd di Biancavilla è stato dilaniato da feroci polemiche: accuse sulla gestione del partito, ricorsi sulla violazione delle regole interne, critiche sull’assenza di trasparenza, per esempio sul numero e sui nominativi dei tesserati.

Tutto archiviato. Tutto passato. Come nelle migliori delle tradizioni di una certa “sinistra”, un colpo di mano ha (avrebbe) cancellato ogni veleno. Così, il congresso cittadino (con la candidatura unica di Vincenzo Cantarella a segretario) ha sancito un voto quasi unanime. Cantarella eletto con 98 voti su 107: votato anche, quindi, dall’ala che, nei mesi scorsi, lo aveva avversato ritenendolo illegittimo e definendo la sua precedente elezione una farsa.

Il partito si ricompatta, dunque. Quali retroscena ci siano, la nota inviata alla stampa dal segretario Cantarella non le racconta. Al di là delle comunicazioni di circostanza, fonti del partito biancavillese lasciano intendere ad un compromesso. La ritrovata unità con i “dissenzienti” ritornati sui propri passi, presuppone un segnale dall’altra parte del Pd. Il segnale dovrebbe essere l’attuazione di un’intesa stabilita già in campagna elettorale e che la zuffa tra correnti ha ritardato: il turnover in Consiglio Comunale.

Nelle prossime settimane, dunque, potrebbero arrivare le dimissioni della consigliera Melissa Pappalardo per consentire il subentro di Alfio Distefano, che a sua volta dovrebbe essere “a tempo” fino al turnover di Alfio Stissi e ancora di Giuseppe Sant’Elena.

Ipotesi e ragionamenti non nuovi all’interno del Pd, ma che adesso tornano di attualità politica. Anche alla luce dell’esito del voto dei democratici biancavillesi per la segreteria provinciale (89 voti su 109 per Giuseppe Pappalardo) e quella regionale (98 su 107 preferenze per Anthony Barbagallo). Effetto del colpo di mano che ha (avrebbe) cancellato ogni veleno. Il condizionale, quando si parla del Pd di Biancavilla, è sempre d’obbligo.

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I retroscena

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Politica

Bomba d’acqua, ma viale dei Fiori non si è allagato: una notizia attesa da 8 anni

È l’effetto dei lavori di contenimento eseguiti negli ultimi mesi (nel 2017 c’era chi negava le nostre immagini)

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Forte pioggia e grandine si sono abbattute con una certa violenza anche su Biancavilla. Un vero e proprio test per viale dei Fiori, interessato ad una serie di interventi anti-allagamenti. Ecco, quindi, il tratto in cui solitamente, persino per banali acquazzoni, si accumulava anche 30 centimetri di acqua. Come si vede nel video che pubblichiamo sotto, non c’è stato il consueto allagamento con l’acqua ristagnante anche ore. È una notizia. Una notizia che abbiamo atteso otto anni perché potessimo registrarla. Effetto delle opere messe in atto da mesi e che, peraltro, ancora non sono del tutto completate.

«La bomba d’acqua che ha colpito Biancavilla non ha allagato, come in passato, Viale dei Fiori. La prova “in diretta” ha dimostrato – sottolinea il sindaco Antonio Bonanno – che il sistema di contenimento delle acque piovane, con grandi vasche di laminazione installate di recente, ha retto bene, pur non essendo ancora attive le pompe di sollevamento. Viale dei Fiori non è stata sommersa dall’acqua com’è avvenuto per lungo tempo. L’annosa questione degli allagamenti pare essere risolta: possiamo, quindi, dirci soddisfatti. Andrà ancora meglio, una volta che entreranno a regime anche le pompe di sollevamento e rilancio delle acque».

Altri disagi si sono riproposti in altre parti di Biancavilla. Su questo fronte, Bonanno annuncia «la realizzazione di altre caditoie nei punti sensibili della città, abbiamo previsto 15 azioni risolutorie nelle zone dove sono emerse delle criticità».

“Biancavilla Oggi ” e i negazionisti del 2017

Su viale dei Fiori, Biancavilla Oggi ha scritto un’infinità di articoli, registrando i disagi. Basterebbe consultare il nostro archivio degli ultimi 8 anni. Siamo stati i primi, a ridosso della cosiddetta inaugurazione del maggio 2017 del “nuovo viale dei Fiori” (così veniva presentato), a denunciare con video e foto l’inadeguatezza dei lavori eseguiti. Opere allora effettuate per esigenze di protezione civile: lo scopo era fare di quell’arteria una via di fuga in caso di emergenza. Menomale che di emergenze non ce ne siano state in concomitanza di forte pioggia.

Ricordiamo perfettamente quando sollevammo il caso per la prima volta, evidenziando che si stava per inaugurare un’opera che… faceva acqua da tutte le parti. Esponenti dell’allora maggioranza e di Giunta si premurano a darci addosso. Si preferì il negazionismo assoluto. In una seduta di Consiglio Comunale ci accusarono di avere manipolato video e foto, inventandoci di sana pianta l’allagamento di viale dei Fiori. La storia è nota a tutti. L’assunzione di responsabilità non rientra nella prassi dei nostri politici. Tanto meno chiedere scusa. Non a noi, che non ce ne facciamo nulla. Ma ai biancavillesi.

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