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Nassiriya, a Biancavilla l’omaggio al maresciallo Massimiliano Bruno

Il sindaco Bonanno e i vertici dell’Arma ricordano le vittime dell’attentato terroristico in Iraq

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Cerimonia in onore del maresciallo dei carabinieri Massimiliano Bruno. Al cimitero di Biancavilla ricordato il militare di origine bolognese, una delle 19 vittime dell’attentato di Nassiriya.

Le spoglie mortali riposano a Biancavilla, dove agli inizi degli anni ’90 Bruno ha prestato servizio presso la stazione di via Benedetto Croce.

Il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha ricordato il maresciallo Bruno come un «valoroso carabiniere».

Oltre al primo cittadino, alla cerimonia biancavillese, non sono mancati i vertici dell’Arma. Presenti il comandante provinciale, col. Rino Coppola, quello della compagnia di Paternò, cap. Gianmauro Cipolletta, e il comandante della locale stazione, mar. Fabrizio Gatta.

A fianco a loro i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Biancavilla con il loro presidente, Antonio Rapisarda.

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In città

Nella chiesa del Purgatorio evento ispirato ai “nannareddi” della Civita

Uno spettacolo-recital con Carmelo Zuccaro organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi

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Un’atmosfera carica di emozione nella Chiesa del Purgatorio di Biancavilla, dove si è tenuto il concerto di Natale “a bona nova”. Lo spettacolo-recital, organizzato dall’Arciconfraternita dei Bianchi, ha rievocato musiche, canti, poesie e litanie della novena natalizia tradizionale siciliana, cantata da suonatori e poeti di inizio Novecento nei quartieri di Catania, dove venivano chiamati “nannareddi”, e di tutte le città della Sicilia.

Un evento che è ispirato dai ricordi d’infanzia di Carmelo Zuccaro, che nel quartiere catanese della “Civita” ascoltava direttamente dai “nannareddi” musiche, canti e recitativo, ed arricchito dalle testimonianze degli anziani dello stesso quartiere. Proprio a loro si deve il recupero dei contenuti di questo antico racconto, che rievoca atmosfere e tradizioni di epoche ormai scomparse ma che riescono ancora ad affascinare e coinvolgere il pubblico.

Uno spettacolo impreziosito dal suono finale della “ciaramella” ed animato dallo stesso Zuccaro, nel ruolo di cantaturi. Con lui: Giorgio Maltese al violino, friscalettu, mandolino e ciaramedda, Mimmo Aiola alla chitarra e Savì Manna, poeta.

Prima del concerto, una messa celebrata dall’assistente spirituale della confraternita, don Pino Salerno, in memoria dei confrati defunti. Speciale ricordo per Gianmarco Rapisarda, prematuramente scomparso nell’ottobre scorso. Conclusioni affidate al governatore dell’arciconfraternita, Agostino Sangiorgio, per i saluti e gli auguri.

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