Cultura
Viaggio agli albori di Biancavilla con la rievocazione storica “Arbereshe”
Giunta alla terza edizione, l’evento culturale prevede un breve corteo in costumi d’epoca

Torna a Biancavilla “Arbereshe”, la rievocazione, tra storia e leggenda, della fondazione di Biancavilla, avvenuta alla fine del 1400 per opera di un gruppo di esuli albanesi. La manifestazione culturale, giunta alla terza edizione ed allestita dall’omonima associazione, avrà dimensioni più ridotte, a causa delle restrizioni Covid. Ci sarà, comunque, il corteo in costumi d’epoca, che partirà dal palazzo comunale e convoglierà in piazza Roma.
Patrocinio e finanziamento sono stati garantiti dall’amministrazione comunale. L’appuntamento è fissato per il 3 ottobre alle ore 18.30.
«I cortei in costume storico, le ricostruzioni di ambienti e di mestieri, le performance teatrali volte alla rievocazione del passato di una comunità, sono forme culturali che riflettono la volontà di recuperare la propria identità etnologica, ma soprattutto la volontà di svolgere pratiche collettive che coinvolgano in prima persona tutti i cittadini».
Sono parole della prof. Graziella Milazzo, che guida l’associazione ideatrice ed organizzatrice dell’evento storico-culturale.
«Queste forme di rappresentazione folkloristica e culturale –prosegue Milazzo – sono in forte crescita e si sono sviluppati sia in ambito regionale, che nazionale ed europeo. Le rievocazioni storiche traggono ispirazione da un immaginario storico, ma nel contempo richiedono un’attenta ricerca storiografica ed etnografica. Inoltre, hanno un forte potere attrattivo in ambito turistico perché trasmettono la storia, in modo semplice ed immediato».
«Nel caso della cittadina di Biancavilla –conclude Milazzo – la Rievocazione Storica Arbereshe si propone di rievocare e raccontare la storia della fondazione del paese e di stimolare il senso civico e di appartenenza alla comunità».

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Cultura
Paolo e Francesca a Villa delle Favare: versi danteschi per San Valentino
Incontro promosso da SiciliAntica con il prof. Antonio Maglia e Elisa Salomone alla chitarra

L’occasione è stata la giornata di San Valentino, festa degli innamorati. La location, quella di Villa delle Favare, a Biancavilla. Qui, l’associazione “SiciliAntica” ha presentato una lettura del canto V dell’Inferno della Divina Commedia di Dante.
Il prof. Antonio Maglia, già autore del libro “Le malattie infernali. Il canto XXX dell’Inferno e la medicina nell’opera di Dante”, ha approfondito la spiegazione del canto dedicato all’amore. Canto di cui Dante spiega cause ed effetti per bocca di Francesca da Rimini e ribadisce il ruolo centrale delle donne nella Divina Commedia.
Nella sala conferenze di Villa delle Favare la recitazione degli struggenti versi sui due innamorati, accompagnata dai brani di Rosa Balistreri, magistralmente eseguiti da Elisa Salomone. Pubblico emozionato e partecipe.
All’incontro, presenti il presidente di SiciliAntica di Biancavilla, Enzo Meccia, con il vice Nunzio Sergi, oltre che la vice presidente provinciale Lina Salomone.
L’associazione “SiciliAntica” di Biancavilla, che raggruppa quasi un centinaio di iscritti, conferma così il suo radicamento nel territorio e la vivacità della sua proposta culturale. Di recente ha organizzato una serata a tema in cui i soci hanno letto liberamente testi originali, passi letterari e poesie. «La grande affluenza di pubblico dei due incontri sottolinea ancora una volta la grande voglia di cultura presente nel nostro paese, di cui SiciliAntica si fa portatrice e promotrice».
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Cultura
Sangiorgio e i lager, in provincia di Modena la testimonianza del figlio
Incontro a Prignano sulla Secchia sul biancavillese sopravvissuto ai campi di sterminio

La figura di Gerardo Sangiorgio, il biancavillese cattolico antifascista, sopravvissuto ai lager nazisti, ancora una volta celebrata anche fuori dalla Sicilia. A Sangiorgio dedicato un incontro nella sala conferenze del Comune di Prignano sulla Secchia (in provincia di Modena). La testimonianza su Sangiorgio, internato militare, data dal figlio Placido Antonio, collaboratore di Biancavilla Oggi.
Ad ascoltarlo, una sala gremita da cittadini ed alunni della scuola secondaria di primo grado “F. Berti”, accompagnati dai docenti, dalla dirigente scolastica Pia Criscuolo e dal suo vicario, Giuseppe Ciadamidaro, anche lui biancavillese.
La dirigente si è detta entusiasta di questo evento arricchente non solo per i cittadini, ma anche per gli alunni, auspicando che ogni anno queste iniziative vengano incentivate e divulgate.
Il prof. Sangiorgio ha parlato della Repubblica di Salò (a cui il padre non giurò fedeltà), al trattamento disumano verso i deportati, alla storia personale di suo padre nei campo di concentramento e poi di ritorno a Biancavilla. È seguito un vivace dialogo con gli alunni, che hanno posto domande su vari aspetti.
Presente all’incontro, il sindaco Mauro Fantini e gli assessori organizzatori dell’evento, Chiara Babeli e Cristian Giberti, che hanno prestato la loro voce leggendo le poesie di Gerardo. Il primo cittadino ha ringraziato Sangiorgio per la sua presenza e la bellissima testimonianza su suo padre, estendendo i ringraziamenti anche al nostro sindaco, Antonio Bonanno, per la cortese lettera inviata e letta all’inizio dell’incontro.

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